Nelle aziende italiane continuano ad essere basse le percentuali di donne nel management. Una criticità che non è stata risolta negli anni, neanche con la legge Golfo-Mosca che ha portato più donne nei consigli di amministrazione. Il fatto che la percentuale femminile sia arrivata oltre il 36% nei board non ha influenzato in alcun modo la carriera delle donne all’interno delle società. E’ necessario, quindi, un impegno del top management per far crescere una componente di talenti, che ad oggi non vede possibilità di carriera.
All’estero sta diventando sempre più frequente che le imprese fissino degli obiettivi di diversity per il loro management, da conseguire nei prossimi anni. In Italia iniziative di questo tipo restano ancora una rarità. Fra queste c’è quella di Elior, azienda attiva nella ristorazione collettiva, che ha appena ottenuto la certifcazione IDEM per la parità di genere, che riconosce il percorso avviato dall’azienda verso una maggiore valorizzazione dei talenti al femminile.
Per raggiungere questo obiettivo, Elior ha fissato target sia a livello di Gruppo sia specifici per l’Italia, grazie ad una strategia di diversity & inclusion che accompagnerà le scelte dell’organizzazione nei prossimi anni. Il programma è supportato da una nuova Policy D&I, recentemente promossa internamente, che si pone l’obiettivo di non solo favorire le pari opportunità all’interno dell’azienda, ma soprattutto creare proattivamente una cultura aziendale volta all’inclusione in ogni contesto dell’attività lavorativa. Per quanto riguarda la parità di genere, Elior punta a raggiungere il 30% di top manager donne nel 2025 e il 40% entro il 2030. Il percorso dell’azienda non si ferma però alle sole figure dirigenziali, in quanto sono stati fissati obiettivi anche per le figure di middle management, che dovranno essere rappresentate da donne per il 37,5% entro il 2025 e per il 47% entro il 2030.
Tali obiettivi sono supportati da una condivisione di best practice tra i Paesi del gruppo, per assicurare l’adozione delle migliori iniziative dedicate a favorire l’empowerment femminile. Inoltre Elior ha avviato processi interni che possano supportare l’azienda verso questi traguardi, tra i quali l’introduzione nel 2019 del programma di talent performance, sistema di autovalutazione e valutazione delle skills per la costruzione di percorsi di carriera su basi meritocratiche e strumenti per l’ascolto interno.
La realtà italiana
Elior è presente in Italia in più di 2.200 ristoranti e punti vendita attraverso 10.000 collaboratori. L’azienda opera in molteplici settori quali le aziende, le scuole, il socio-sanitario, l’hotellerie, le forze armate, i musei, e il travel con la ristorazione a bordo delle frecce di Trenitalia.
“Crediamo che la crescita e lo sviluppo della nostra azienda non possa prescindere da un percorso di inclusione sempre più forte dei talenti al femminile in azienda. Le donne, il 71% della nostra forza lavoro, rappresentano già un’ampia quota del motore propulsivo che ci permette ogni giorno di soddisfare al meglio i nostri clienti e vogliamo fare sì che le loro competenze ed esperienze vengano sempre di più valorizzate. A questo scopo abbiamo presentato una Policy D&I e settato degli obiettivi specifici che ci guideranno verso una sempre maggiore inclusione. In questo senso la certificazione IDEM rappresenta un primo fondamentale passo avanti di cui siamo molto orgogliosi” sottolinea Ilaria D’Aquila, direttore risorse umane e organizzazione di Elior.
Grazie all’ottenimento della certificazione bronzo, Elior nel prossimo periodo identificherà le priorità d’intervento in ognuna della quattro dimensioni (accesso a percorsi di carriera, retribuzione, organizzazione del lavoro e cultura), stabilendo poi piani di azione specifici per continuare il percorso verso la “gender equality”, consci della strada finora percorsa e dei passi ancora da intraprendere.
“È un piacere per noi di IDEM poter consegnare un riconoscimento importante ad Elior Italia, che da tempo porta avanti un impegno quotidiano per creare un ambiente di lavoro sempre più inclusivo e rispettoso delle diversità – afferma Federico Ferri, senior partner di IDEM – Con Elior abbiamo trovato molta disponibilità nell’accogliere ed abbracciare la metodologia di IDEM: per combattere un fenomeno spesso negato come la discriminazione di genere, bisogna misurarlo per renderlo evidente. Il nostro approccio “data driven” consente di trasformare in obiettivi misurabili le azioni a supporto della parità di genere in modo del tutto simile a quello che si fa per gli obiettivi di business, e quindi di attivare azioni di miglioramento mirate, per generare un cambiamento effettivo all’interno delle aziende e arrivare ad una vera cultura della parità”.
Il percorso verso la parità di genere parte necessariamente dalla consapevolezza della reale situazione all’interno dell’organizzazione, e la consapevolezza scaturisce necessariamente dalla misurazione. In questo senso la metodologia IDEM si pone come finalità quella di trasformare in obiettivi misurabili le azioni a supporto della parità di genere, in modo del tutto simile a quello che si fa per gli obiettivi di business. Questo approccio consente di attivare azioni di miglioramento e di quantificare gli effetti, per generare un vero cambiamento all’interno delle aziende e arrivare ad una vera cultura della parità.