Fabbricatrici di sogni, un progetto di riscatto per le donne vittime di violenza

Female portrait. Nature. Pretty woman plays with dandelion standing before the sunset view

Ricominciare da se stesse. E’ questa una delle più grandi sfide delle donne vittime di violenza. E spesso lo si può fare se si ha un’autonomia economica. Per questo diventa fondamentale rientrare nel mondo del lavoro in quei casi in cui si è senza occupazione. E lo si può fare anche attraverso la formazione.

Parte da qui il progetto  “Fabbricatrici di sogni”, un’iniziativa nata dall’incontro fra Intesa Sanpaolo, Fondazione Caritas Ambrosiana Onlus e Fondazione S. Carlo Onlus e 61.67 S.r.l., società proprietaria del brand di borse e accessori LaMilanesa.

Con l’avvio della prima fase di sperimentazione a Milano, il progetto intende promuovere occasioni di riscatto per le donne che hanno subito violenza o che si trovano in difficoltà socio-economica attraverso l’erogazione di corsi di alta formazione sartoriale, con l’obiettivo di offrire una prospettiva di inserimento nel mondo del lavoro e di riconquista della propria autonomia. Il progetto genera in questo modo una rete virtuosa in grado di creare valore sociale, empowerment femminile e assicurare la sostenibilità degli interventi, attraverso il recupero di mestieri tradizionali con tecniche di alta sartoria e l’utilizzo di tessuti naturali, valorizzando al contempo la moda made in Italy.

Dopo il brusco arresto dovuto alla pandemia Milano sta ripartendo. La nostra preoccupazione è che nessuno sia lasciato indietro. Per questo ci sembra di buon auspicio questo progetto che riguarda una delle categorie che ha pagato più caramente il prezzo di questa crisi, le donne, e punta sulla valorizzazione delle competenze e sul lavoro: le sole risorse che ci permetteranno di chiudere questo difficile periodo – ha affermato il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti – Aiutare le persone più in difficoltà ad agganciare la ripresa è uno degli obiettivi al centro della nostra azione in questa fase post emergenziale. Cercheremo di perseguire questo intento aprendo collaborazioni anche inedite con tutte le forze vive di questa città che credono nella capacità di riscatto delle persone”.

Le borse e gli accessori realizzati dalle destinatarie del progetto, individuate dalla Fondazione Caritas Ambrosiana, saranno commercializzati con il brand solidale “Fabbricatrici di sogni” e venduti presso tutti i negozi La Milanesa in Italia, all’estero e online. I ricavi delle vendite verranno reinvestiti nell’ambito del medesimo progetto con ulteriori iniziative rivolte a donne in situazione di difficoltà.

Con questo intervento Intesa Sanpaolo conferma il proprio impegno in termini di responsabilità sociale e sostenibilità, grazie anche alla capacità di attivare network in grado di coinvolgere soggetti appartenenti a realtà differenti. L’iniziativa opera inoltre a supporto della Missione Inclusione e Coesione sociale del PNRR e promuove l’empowerment femminile e la creazione di lavoro come strumento di riscatto e di reinserimento nella società delle categorie più fragili” commenta Elena Jacobs, responsabile valorizzazione del sociale e relazioni con le Università Intesa Sanpaolo.

Talvolta, se mi guardo indietro, penso di non essere riuscita a farcela. Invece si, i sogni possono avverarsi. LaMilanesa è nata da un sogno: quello di poter realizzare un “laboratorio” dove insegnare alle donne che hanno subito violenza o che si trovano in situazione di disagio una professione, per essere reinserite nel mondo lavorativo e avere una seconda possibilità per essere indipendenti e felici. Grazie agli altri partner del progetto, siamo riusciti a far nascere “Fabbricatrici di Sogni” e abbiamo da poco avviato il laboratorio con le prime donne coinvolte. Quella che era una speranza ora è diventata una splendida realtà” ha aggiunto Cinzia Macchi, designer LaMilanesa.

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