Federica Pellegrini nella corsia numero 1 ha nuotato il 28 luglio 2021 per l’ultima volta i suoi 200 stile libero ai Giochi olimpici di Tokyo2020 in 1’55″91. In realtà alla finale olimpica all’Acquatic Center di Tokyo c’erano due Pellegrini: Federica in corsia 1 e la riga rossa che testimonia, anche oggi, che il record del mondo in questa distanza è ancora suo con il tempo imbattuto di 1’52″98, anno 2009. La riga rossa era con lei, il nuoto glielo doveva in questa sua ultima gara olimpica. Quel nuoto che le ha dato tanto, dal quale ha ricevuto moltissimo ma che le ha tolto come lei stessa ha dichiarato “tanti minuti che adesso il mio fisico mi chiede indietro con gli interessi”.
Prima nuotatrice nella storia del nuoto a disputare 5 finali olimpiche nella stessa distanza, stabilendo un record mai raggiunto da una donna e con la consapevolezza di aver maturato un percorso che l’ha portata a concludere la sua carriera con il sorriso, divertendosi. Come lei soltanto Micheal Phelps era riuscito a qualificarsi dal 2000 al 2016 in 5 finali consecutive, lui nei 200 farfalla.
“Domani sarà puro divertimento perché il reparto medaglie è chiuso per me questa volta. In carriera mi sono sempre posta obiettivi fattibili” aveva dichiarato alla vigilia della finale. “Non si è visto, ma ho nuotato con il sorriso” dichiarerà poi a fine gara. Soddisfatta, felice e divertita. Obiettivo raggiunto, anche questa volta.
Ho avuto la fortuna di vedere i 200 stile libero di Federica Pellegrini dal vivo in alcune occasioni, l’ultima ai Sette Colli a Roma, a fine giugno, ultima gara internazionale pre Olimpiade, dove era apparsa serena nel percorso verso le sue ultime gare olimpiche. Qualche anno prima, nella piscina di Gorizia, le avevo chiesto una battuta e un messaggio da indirizzare ai giovani atleti che amano e praticano nuoto. E oggi quella dichiarazione chiude perfettamente quel cerchio che lei stessa aveva iniziato a disegnare ad Atene, quasi vent’anni fa. Ieri alle Olimpiadi, come anni fa in una piscina di provincia, la parola chiave della sua carriera è stata “divertimento” che, insieme alla passione, ha equilibrato e dato luce, in quasi vent’anni di carriera, a fatica, sacrifici e buio.
Da ragazzina d’argento ad Atene, Federica oggi lascia le corsie da donna “fiera di me, di come sono cresciuta e della donna che sono diventata negli anni” come scrive sul suo account Instagram @kikkafede88, ricevendo migliaia di commenti d’affetto e gratitudine.
“È stato un bel viaggio – ha dichiarato all’asciutto dopo la finale – me la sono goduta. E’ il mio ultimo 200 stile libero a livello internazionale, a 33 anni è il momento migliore. Sono fiera di essere stata capitana negli ultimi mesi. Lascio una squadra mai così forte, ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni in Italia”.
Federica Pellegrini non è stata semplicemente una nuotatrice. È e rimarrà un simbolo e un luminoso esempio per le future generazioni di nuotatrici e nuotatori.
Grazie Fede!