Femminicidi, parte in Italia il primo progetto per gli orfani

pexels-brothers-photo-240174

Un progetto da 10 milioni di euro a favore degli orfani di crimini domestici e delle famiglie affidatarie per prendere in carico i minori e offrire un supporto a 360 gradi. E’ il bando “A braccia aperte” dell’impresa sociale Con i Bambini. “Un’esperienza unica in Europa: abbiamo prestato studio e grandissima attenzione per avviare un modello di riferimento”, ci spiega il presidente Marco Rossi Doria, continuando: “L’obiettivo è creare un progetto pilota per capire con le istituzioni quali sono le modalità per offrire un supporto continuativo a questi ragazzi e ragazze – orfani di madre per mano del padre, morto suicida o in carcere -, non solo per i 4 anni di durata del bando ma fino alla loro maggiore età e oltre. Non possiamo lasciarli soli”.

Le attività partiranno a settembre e coinvolgono circa 90 enti e attori di tutto il territorio, da Nord a Sud: associazioni, centri antiviolenza, scuole, università, tribunali, asl ecc divisi in quattro partenariati. Gli enti capifila sono la cooperativa sociale Iside per il Nord Est, il centro antiviolenza Emma per il Nord Ovest, per il Centro Italia Il Giardino Segreto, per il Sud la cooperativa sociale Irene.

A settembre verrà distribuita la prima tranche di finanziamento pari al 25% all’ente capofila, che distribuirà le risorse ai partner, pronti a iniziare a collaborare con le famiglie, costruendo insieme a loro un programma di sviluppo personale per ciascun ragazzo, ragazza, bambino e bambina. Non è un programma standard per tutti, ma molto personalizzato, sono persone e contesti diversi e non omologabili”, racconta il presidente di Con I Bambini.

Al Nord est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto) andranno 1,75 milioni, al nord ovest (Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta) 1,65 milioni, al centro (Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria) e al sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) 3,3 milioni ciascuno. Tra le azioni previste: erogazione di doti educative, assistenza medica e legale, sostegno psico-sociale e sostegno allo studio, accompagnamento all’inserimento lavorativo, sostegno alle famiglie affidatarie, poli regionali e osservatori regionali sul fenomeno, azioni di comunicazione e sensibilizzazione.

I sostegni saranno dedicati a ogni aspetto della vita – studi, interessi, aiuto psicologico, elaborazione del lutto -, per provare a ridurre davvero il terribile danno vissuto e costruire una vita senza i genitori. Noi abbiamo operato in maniera molto articolata, con un bando dedicato alle organizzazioni in grado di affrontare un progetto molto specifico”, sottolinea Rossi Doria.

Il progetto nei dettagli

Primo step: la creazione di una banca dati. Sugli orfani di crimini domestici non esistono dati precisi, l’unica rilevazione risale al progetto Orfani speciali di Anna Costanza Baldry, scomparsa nel 2019: 1600 tra il 2000 e il 2015. “E’ un progetto cruciale, ciascuna cordata prima di avviare il progetto dovrà rilevare il numero dei bambini di cui si occuperà. Questo, grazie all’iniziativa dell’impresa sociale CON I BAMBINI, potrebbe portare alla nascita di una banca dati”, sottolinea Patrizia Schiarizza, presidente de Il Giardino Segreto, associazione che da anni si occupa degli orfani di femminicidio e delle loro famiglie.

Nella cordata con capofila Il Giardino Segreto ci sono circa 30 associazioni ed enti, procure, università, oltre alla Fondazione nazionale assistenti sociali e Anci. “Al momento incrociando i nostri dati e quelli dei media abbiamo circa 50 orfani che potremo seguire nei prossimi 4 anni. Il numero ovviamente è approssimato per difetto. Speriamo che con il bando le cifre aumentino”, continua Schiarizza. “Ci occuperemo della presa in cura e presa in carico degli orfani di femminicidio. Dei 3,3 milioni di euro del bando una buona parte verrà riservata alla dote educativa, dedicata ai bisogni dei bambini, dall’acquisto dei libri alle attività sportive. Il nostro obiettivo è fare rete con le altre tre associazioni capofila”.

Sicuramente il primissimo passo da muovere è il monitoraggio, con la ricerca attiva degli orfani sul territorio, la creazione di un data base, la valutazione dello stato di salute psicofisica e l’analisi dei loro bisogni”, conferma l’avvocata Francesca Garisto, vice presidente Cadmi – Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano -, coinvolta da Iside nella cordata del Nord Est.

Ci sono comunque dati base su cui ragionare: dal 2000 al 2019 in tutta Italia ci sono stati 3230 femminicidi, di cui 2355 in ambito familiare, il 52,17% al Nord. Si tratta di donne quasi sempre con figli”, spiega Garisto che aggiunge: “Come centro antiviolenza abbiamo già un gruppo di avvocate che possono sostenere legalmente le famiglie affidatarie. Il nostro obiettivo è mettere al centro il minore, senza sostituirci a lui. Non adottiamo un protocollo preciso ma costruiamo caso per caso, in base alle esigenze dell’orfano e dell’orfana. Dobbiamo costruire un percorso di sostegno insieme alle famiglie affidatarie. Altro aspetto fondamentale ai fini della prevenzione è la formazione di insegnati, educatori, medici e di tutte le persone che entrano in contatto con i minori. Spesso sono proprio loro a segnalare alla procura situazioni di disagio. Non è necessaria una denuncia, è sufficiente una segnalazione”.

A braccia aperte è un progetto iniziato 5/6 mesi prima del lockdown di marzo 2020 e durerà 4 anni. “Raccolti i materiali di monitoraggio, ci sarà una intensa riflessione comune per arrivare ad avere una valutazione dell’impatto ottenuto. Lavoreremo con le istituzioni per capire quali sono le modalità di continuità del progetto – spiega Rossi Doria – Siamo in collegamento con tribunali per i minori, Ministero dell’interno e Parlamento. Il nostro obiettivo è mettere in campo prototipi tali da suggerire politiche pubbliche mirate a creare le basi per una stabile azione pubblica, affinché orfani e famiglie abbiano un orizzonte di vera speranza”.

***

La newsletter di Alley Oop

Ogni venerdì mattina Alley Oop arriva nella tua casella mail con le novità, le storie e le notizie della settimana. Per iscrivervi cliccate qui.

  • Maria Teresa D' Or.sii |

    Sono la nonna di due ragazzi organi di femminicidio

  Post Precedente
Post Successivo