Che la partita sarebbe stata tosta lo si sapeva. La Nazionale italiana di softball, appena laureata campione europeo, ha il debutto oggi a Fukushima con una sconfitta (2-0) con la Nazionale statunitense, che è atterrata in Giappone con la voglia di portare a casa la medaglia d’oro. E poi c’era Cat Osterman con la sua voglia di rivalsa, dopo la perdita subita 13 anni fa. 38 anni mancina, Osterman è una delle due giocatrici rimaste della squadra del 2008, quando in finale persero ai giochi di Pechino contro il Giappone 3-1.
“Oggi era oggi. Se uso il 2008 come motivazione, allora sono egoista. Questo non riguarda me. Non si tratta della medaglia d’argento passata. Si tratta di questa squadra e di permettere a questi atleti più giovani di me di vivere un sogno olimpico e, si spera, di salire sul gradino più alto del podio. Quindi oggi si è trattato di come battere l’Italia e di come aiuterò questa squadra a iniziare il percorso” ha commentato Osterman.
“E ‘un po’ triste che non ci possano essere spettatori, soprattutto non spettatori stranieri”, ha detto Monica Abbott, aggiungendo: “Questo è un evento che non accade sempre, quindi è deludente non avere persone sugli spalti, ma anche non avere fan giapponesi quando il Giappone è un paese così amante del softball”.
Le italiane non hanno comunque sfigurato soprattutto con Greta Cecchetti, lanciatrice del Texas A&M Corpus Christi, e Alexia Lacatena.
“Il calendario metteva l’Italia fin da subito davanti al più proibitivo degli impegni, quello contro gli Stati Uniti campionesse del mondo in carica e grandi favorite – insieme al Giappone padrone di casa – per la conquista dell’oro olimpico, guidate in campo dalla leggenda di questo sport Cat Osterman in pedana di lancio alla sua terza partecipazione ai Giochi. L’avvio, come prevedibile, si dimostra difficile per le mazze italiane che faticano contro la trentottenne mancina e, salvo due hit by pitch nei primi due inning, l’unica valida arriverà nel quinto inning tramite singolo di Andrea Filler” si legge nel resoconto della Federazione italiana baseball softball.
C’è anche il riconoscimento del valore delle italiane: “l debutto olimpico non è però semplice nemmeno per l’attacco a stelle e strisce, perché dall’altra parte Greta Cecchetti non si fa vincere dall’emozione e tira fuori dal cilindro una prestazione da assoluto asso: trovatasi immediatamente in una situazione complicata con il leadoff McCleney in base Cecchetti mantiene la calma e si allontana da ogni pericolo, tanto che la prima valida la subirà solamente nel quarto inning, quando Valerie Arioto colpisce un singolo interno alle spalle di Filler e successivamente verrà spinta a casa dal singolo di Michelle Moultrie. È il punto che spezza la parità ma che non fa crollare le azzurre, che riprendono subito il controllo e provano a reagire nell’attacco successivo con la sopracitata valida di Filler ad aprire il quinto inning, ma che non si tramuterà in punto”
Gli Stati Uniti raddoppiano nella parte bassa della quinta frazione. L’Italia, che nella sua storia olimpica contro gli Stati Uniti aveva perso 6-0 a Sydney e 7-0 ad Atene, esce a testa alta dal match inaugurale.
La prossima partita delle giocatrici italiane, campionesse d’Europa, sarà domani, contro l’Australia, formazione quest’oggi sconfitta per 8-1 in 5 riprese dal Giappone. Appuntamento per fare il tifo alle 15 locali (8 del mattino in Italia). Sul sito della Federazione italiana baseball softball tutte le indicazioni per seguire le partite.
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