Dopo la nascita di Skyler mi preparo al prossimo mondiale

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Sono le 7 del mattino. Mi sveglio. Sono sempre stata piuttosto mattiniera, ma negli ultimi due mesi questo mi fa proprio comodo. Così ho tempo per fare colazione e darmi una sistemata prima che la mia bimba si svegli. Skyler ha due mesi, e quando si sveglia non ha molta pazienza: vuole fare colazione anche lei e la sua colazione è latte di mamma. Quindi devo rispondere subito all’appello del mattino.

fontanesiDopo la sua colazione sono pronta per andare: mi aspetta una mezza giornata di allenamenti perchè mi sto preparando per il prossimo mondiale. Moto, palestra, pista. Quello che ho sempre fatto, con passione e una gran voglia di vincere.

Si può continuare a vivere una vita di sport agonistico dopo l’arrivo di un figlio? Qualcuno credeva che mi sarei fermata con la nascita di Skyler, o che magari non sarei più riuscita a tenere certi ritmi. Perchè si dice che un figlio ti cambia la vita. Certo che te la cambia. A me per esempio ha dato una spinta in più per fare ancora meglio quello che già facevo con passione.

fontanesiAmmetto che dopo aver vinto 6 mondiali, di cui 4 di fila, cominciavo a sentire che mi mancava qualcosa. Mi mancava un perchè. Avevo ancora voglia di correre con la mia moto, ma era come se avessi già risposto a tutti i miei perchè e mi mancasse il motivo per cui continuare a correre, a vincere, o almeno a provarci. In questo senso dico che mia figlia mi ha dato una spinta in più.

Prima che nascesse non sapevo come sarebbe cambiata la mia vita, ma di una cosa ero certa: io la volevo davvero questa figlia, ma volevo anche tanto continuare a essere me stessa e a fare le cose che amavo. Correre, gareggiare, viaggiare. Essere sempre Kiara e rapportarmi a lei come Kiara, oltre che come mamma. Ed è quello che sto facendo. A due mesi dal parto mi sto preparando per un nuovo mondiale, e quando il papà può venire in pista al mattino la portiamo con noi. So di essere fortunata: ho attorno a me una rete che mi sostiene e mi è di supporto in tutto.

fontanesi2Ma c’è una cosa in cui la mia vita è cambiata davvero. Prima ero sempre di corsa, riempivo le giornate quasi con l’ansia di avere buchi liberi, mi sommergevo di impegni. Adesso invece, quando dopo gli allenamenti torno a casa, il tempo che passo con Skyler è più rilassato, tranquillo. In qualche modo mi ha ridimensionato ritmo e stile di vita, insegnandomi ad apprezzare di più il tempo con me stessa e con lei, le piccole cose.

Prima ero quasi esasperata dalla vita frenetica. Adesso ho un momento della giornata dedicato a raggruppare le energie e ritrovare i punti fermi. Sarà per questo che la mattina poi mi sento così carica e non vedo l’ora di alzarmi, iniziare una nuova giornata, con lei e con me stessa.

Mia figlia per me non è stata uno Stop. È stato un salutare e ancora più forte Go.