Sii diversa, ovvero non essere quello che gli altri si aspettano, ma riconosci ciò che sei e ciò che desideri per farne il tuo punto di forza.
E’ il messaggio che arriva da “Bloom” (‘fioritura’ in italiano), una narrazione leggera e delicata, che ci parla attraverso gli occhi di una bimba a cui la vita pare riservare amarezze ma anche grandi opportunità. Quella bimba è la celebre stilista Elsa Schiaparelli, travestita dall’autrice, la canadese Kyo Maclear, del candore e della spontaneità tipici dei bambini appunto. Un libro svelto e leggero come un soffio, come un fiore che sboccia.
“Qual è l’essenza della bellezza?”
Se lo chiedeva Elsa, ancora bambina, soffrendo del confronto con una sorella maggiore cui veniva detto “bella”. Un’attenzione che invece a lei non veniva riservata. Con quel suo viso lungo e i sette nei a costellarle la guancia sinistra, si sentiva brutta, e così provava a trovare la bellezza altrove. Nei fiori per esempio. Come quando ingurgitò dei semi immaginando di coprirsi il viso di fiori.
Ma era proprio nei tratti di quel viso che era scritto il suo destino: la fronte ampia, legata ad un carattere ambizioso e immaginativo, il naso sottile con la punta leggermente rialzata associata a curiosità e attenzione alla novità. E anche se il taglio dei suoi occhi le conferiva uno sguardo malinconico, in realtà celava un temperamento forte e determinato. Che le diede il coraggio per sfidare il rigore della famiglia e della società, di lasciarsi tutto alle spalle appena ventenne e viaggiare. Londra, New York, Parigi, per assecondare il suo bisogno di sentirsi fuori dagli schemi, di osare e di cercare la bellezza, disegnando bozzetti e confezionando abiti.
Fu proprio a Parigi, negli anni ’20, che trovò terreno fertile. Le fortunate frequentazioni con pittori ed esponenti del surrealismo europeo l’aiutarono a trovare la risposta alle sue vibrazioni e cominciare a immaginare e sperimentare una moda eccentrica fatta per sparigliare e provocare. E che ebbe successo.
Come lei stessa aveva dichiarato nella sua autobiografia ‘Shocking Life’, la sua ignoranza in fatto di sartoria era somma, ma ciò non le impedì (o forse fu possibile proprio per questo) di disegnare in modo “folle e senza limiti”.
“(…) le mie dita fremono per il desiderio di combinare i materiali più insoliti. Perché non affiancare merletto e pelle, lana e cellophane, corteccia e velluto? Un volto di fiori sarà anche irrealizzabile, ma perché non una scarpa in testa, un cappotto con tanti cassetti, un abito aragosta?”
Le donne audaci e controcorrente di allora, Marlene Dietrich, Wally Simpson, Amelia Erhart, amavano i suoi capi provocatori ed ingannevoli (con i loro inaspettati ‘trompe l’oeil’), che ancora oggi spiccano iconici nel panorama della storia della moda. Come il colore che Elsa fece mettere a punto ostinatamente per una sua famosa collezione, e che inevitabilmente prese il suo nome: rosa Schiaparelli (o rosa shocking). Un colore intenso, assertivo e ‘scioccante’.
Viene quasi spontaneo fare un paragone con un’icona dei nostri giorni, l’interior designer ed esperta collezionista americana Iris Apfel, che a 97 anni ispira ancora milioni di persone nel mondo con il suo abbigliamento scenografico ed eccentrico. Di nuovo: uscire dall’ovvio per trovare una propria dimensione e spostare il piano del confronto in tema di bellezza. Aveva infatti dichiarato in passato “Non sono bella, e non lo sarò mai. Però ho stile”.
Perché è nella valorizzazione della diversità la misura della propria bellezza. Un messaggio importante per tutte le donne, se si considera che da una recente ricerca è emerso che l’autostima delle donne italiane è tra le più basse al mondo.
Bellezza che non è solo estetica ma anche creativa. E’ nella forza di credere nella propria unicità, nel proprio essere diverse e nei propri sogni, per poter sbocciare. E sbocciare ancora.
Titolo: Bloom, la storia di una stilista Elsa Schiaparelli
Testi: Kyo Maclear
Illustrazioni: Julie Morstad
Edizione italiana: HarperCollins Italia, 2019
40 pagine
Prezzo: euro 15,30