A L’Aquila i giovani scienziati che progetteranno le smart city del futuro

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Una summer school. Sette giorni, dal 22 al 28 luglio 2019. Trenta giovani ricercatori provenienti da diciannove Paesi da quattro diversi continenti. Il Gran Sasso Science Institute  ospita una scuola internazionale sulle smart cities, organizzata insieme all’Università di Milano-Bicocca. Obiettivo: capire come rendere la città del futuro efficiente, verde e innovativa. Il GSSI è una scuola universitaria di alta specializzazione, nata dopo il terremoto. Qui arrivano dottorandi da tutto il mondo per studiare Fisica, Matematica, Scienze sociali e Informatica, in collaborazione con i centri di ricerca del Gran Sasso.

fbf01a69-a4b7-46db-86f0-5ca69881fe71Dunque, i progettisti del futuro si daranno appuntamento nel capoluogo abruzzese per approfondire l’idea di smart city, una città efficiente, verde, aperta all’innovazione e alla partecipazione, in grado di attrarre talenti, creare lavoro e produrre benessere e quale location ideale poteva esserci se non proprio L’Aquila che sta provando lentamente a rigenerarsi. Già nel 2018 si era tenuto il convegno “I-Cities”, organizzato dall’Università dell’Aquila e dal Laboratorio Nazionale CINI “Smart Cities & Communities”, a conferma del ruolo di prim’ordine che la città della perdonanza celestiniana sta assumendo sulla scena internazionale, nel dibattito sulle città intelligenti. Proprio fin dalla sua fondazione, il GSSI studia la città da una prospettiva che è transdisciplinare, tra le aree di ricerca in Informatica e in Scienze Sociali, e offre un corso di dottorato in Studi Urbani e Scienze Regionali.

Il Rettore del GSSI Eugenio Coccia, fisico di fama internazionale, aveva raccontato, in una recente intervista pubblicata sul sito dell’INGV, a proposito dello spopolamento de L’Aquila come città universitaria, in seguito al terremoto, la nascita di questa eccellenza che ha rilanciato la città come moderno centro europeo di studi e di conoscenza, dove trovare un’università generalista, una scuola universitaria superiore e di dottorato internazionale e i laboratori del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Nel 2013 iniziò il reclutamento dei dottorandi. Dopo tre anni arrivò la valutazione positiva ANVUR. Dal 2016 è entrato nel novero delle scuole universitarie superiori.

La summer school è organizzata da Leonardo Mariani dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e da Ludovico Iovino del GSSI, puntando sugli assi dell’interdisciplinarità e sull’internazionalità. «Nel corso della conferenza ‘I-Cities’ 2018 era emersa la necessità di formare studenti e giovani ricercatori di ambiti differenti e indirizzarli verso queste tematiche – dichiara Ludovico Iovino. – Per rispondere a tale esigenza, io e Leonardo Mariani abbiamo progettato questa iniziativa, che coniuga la formazione teorica con le esperienze sul campo e i rapporti con il mondo industriale».  «I partecipanti beneficeranno di una formazione profondamente interdisciplinare, che include temi come smart tourism, cybersecurity, IoT, mobilità intelligente, economia circolare, smart governance e open data – aggiunge Leonardo Mariani – inoltre l’elevata eterogeneità dei partecipanti, combinata alle numerose attività di gruppo previste, creerà un contesto stimolante che faciliterà la contaminazione dei saperi e delle idee».

Comune ai due organizzatori di “Smart City looks like…” la visione sugli obiettivi della scuola. La città dell’Aquila non farà solo da cornice all’evento, ma diventerà un vero e proprio caso di studio, oggetto delle due esperienze sul campo previste dalla scuola. Il 24 luglio, infatti, si terrà una visita alla sede della Thales Alenia Space, mentre il giorno seguente, docenti e studenti saranno introdotti da Fabio Graziosi, professore di ingegneria delle telecomunicazioni presso l’Università degli Studi dell’Aquila, al progetto “Incipit” per la realizzazione di un anello in fibra ottica al servizio di uffici, scuole e università. Infine, si terrà un sopralluogo all’interno dello smart tunnel, l’innovativa struttura sotterranea in costruzione nel post-sisma aquilano, nata proprio per proteggere e gestire al meglio servizi urbani e reti di comunicazione.