“Sono Giulia, sono nata nel 1994 e lo sport è sempre stato il mio compagno di vita: prima il trampolino elastico poi il nuoto. A gennaio 2010 ho avuto un incidente durante un allenamento di trampolino elastico che mi ha causato una lesione alla colonna vertebrale. Questo ha cambiato la mia vita, togliendomi l’uso delle gambe, ma non il mio modo di essere e di vivere lo sport. Mi sono tuffata in piscina e nell’acqua ho ritrovato la voglia di combattere, di competere e di vincere”.
Queste parole introducono la home del sito di Giulia Ghiretti. Giulia ha avuto il suo primo incontro con lo sport a soli 4 anni: “la mamma mi portava in palestra perché non stavo mai ferma nella speranza di farmi stancare, cosicché potessi lasciarla dormire di notte! Per me lo sport ha avuto un grande ruolo: è importante per imparare a stare in gruppo, ascoltare l’insegnante, stare alle regole fin da piccoli, è educativo”.
Nel 2000 a seguito dell’incidente che l’ha colpita, la sua vita ha preso una direzione diversa ma la motivazione non si è modificata: dalle parole di Giulia Ghiretti si percepisce una grande forza e la voglia di non farsi bloccare dalle barriere della vita, come racconta ad Alleyoop: “non c’è stato alcun cambiamento. Lo sport è sempre stato qualcosa di divertente, una valvola di sfogo ma ha voluto dire anche fatica, voglia di mettersi alla prova e di imparare cose nuove. L’unica differenza tra i due sport è che nel trampolino sei da sola con 6 giudici, quando nuoti, invece, ci sono altre 8 persone nelle corsie a gareggiare con te e giudice è il tempo”.
Ha le idee chiare, sa cosa vuole, tanto che oltre a una vita piena di allenamenti e gare, è riuscita anche a diventare ingegnere biomedico. Un traguardo non da poco conto considerato che lo sport agonistico a questi livelli comporta una gran dose di sacrificio: “Il sacrificio è tanto. Dipende dai periodi ma quando il momento è importante sono 11 allenamenti a settimana con 5 sessioni di palestra. È sempre una sfida tra università, nuoto, famiglia e amici”.
Giulia non nega che si tratti di ritmi non facilmente sostenibili, cui conseguono dei sacrifici anche nella vita privata e da giovane venticinquenne aggiunge: “a volte vorrei avere più tempo per fare altre cose, andare un weekend da qualche parte per esempio, semplicemente prendere e partire ma non si può. Ho scelto di vivere di sport e bisogna prendere il pacchetto completo”. Il livello di sport che ha scelto non è dei più semplici, tanto che lo definisce con alcune parole chiave che danno una chiara idea della personalità combattente di Giulia: “le parole chiave del mio sport sono competizione, fatica, sacrificio, rinuncia, soddisfazione, adrenalina e gioia!”. Nel pacchetto ci sono quindi tantissime soddisfazioni. Basti pensare al palmares che si è guadagnata in questi anni: due ori, 7 argenti e 4 bronzi.
Tra questi successi l’emozione più grande Giulia Ghiretti l’ha provata a Rio: “la mia prima paralimpiade – racconta emozionatissima – entrare durante la cerimonia di apertura allo stadio Maracanà è stato da brivido. Il bronzo conquistato nei 50 m delfino è stato assolutamente inaspettato e stupendo! Le insicurezze ci sono anche, prima dei grandi eventi duemila domande: ‘sono pronta? e gli altri? Cosa faranno? Riuscirò a fare quello che voglio? ’ Ma il bello è che una volta che sono sul blocco di partenza tutto si ferma, la mente smette di macinare pensieri e nuoto”.
Questa grande gioia, così come tutti i momenti di sport importanti Giulia Ghiretti non li ha mai vissuti da sola: “Per me sono tutti essenziali, a partire dalla famiglia che mi segue, mi sopporta nei momenti più difficili, mi aiuta, l’allenatore con cui c’è un continuo confronto, preparatore, staff nutrizionista, fisioterapista, compagni, amici, insomma tutti”.
Alla domanda forse un po’ banale, su cosa desideri fare da grande, Giulia replica in modo tutt’altro che banale, mettendo in evidenza tutto quel sacrificio che caratterizza la sua vita: “Per ora vedo la specialistica in ingegneria biomedica poi più avanti sicuramente un lavoro e una famiglia. I sacrifici sono sempre all’ordine del giorno e il tempo è veramente poco perciò per costruire qualcosa al di fuori del nuoto ci vuole tanta volontà! Mi sento un po’ in ritardo nella vita…ma c’è tempo per ogni cosa”.
È vero c’è tempo per ogni cosa, probabilmente anche per molte altre medaglie da aggiungere al ricco palmares.
Palmares:
2018 Oro 50m Farfalla S5, Europei Dublino
2018 Argento 100m Rana SB4, Europei Dublino
2018 Bronzo 200m Misti SM5, Europei Dublino
2017 Oro 100m Rana SB4, Mondiali Citta del Messico
2017 Bronzo 50m Farfalla S5, Mondiali Citta del Messico
2017 Argento Staffetta 4×50 stile 20p, Mondiali Citta del Messico
2016 Argento 100m Rana SB4, Paralimpiadi Rio de Janeiro
2016 Bronzo 50m Farfalla S5, Paralimpiadi Rio de Janeiro
2016 Argento 100m Rana SB4, Europei Funchal
2015 Argento 100m Rana SB4, Mondiali Glasgow
2014 Argento 100m Rana SB4, Europei Eindhoven
2014 Bronzo staffetta 4×50 mista 20p, Europei Eindhoven
2013 Argento staffetta 4×50 stile libero 20p, Mondiali Montreal
1 Record del mondo (50 farfalla S5 in vasca corta)
35 Titoli Italiani
4 Record Italiani in vasca lunga
2 Record Italiani in vasca corta