Libri che parlano di donne, scritti da donne o che celebrano le donne nel presente e nella storia. È questo il comune denominatore, un filo rosso unisce le proposte di questo inizio 2019 in libreria, che ha già snocciolato una serie di belle novità e altrettante ne proporrà nei prossimi mesi. Tra attesi ritorni e qualche sorpresa, tante storie tutte da leggere, tutte diverse, tutte uniche.
Al centro, i rapporti familiari, la voglia di crescere e di affermarsi, la necessità di trovare il proprio posto nel mondo. Sensibilità differenti affiorano per dare voce ai piccoli e ai grandi della drammi della vita, violenza, guerra, sopraffazione, emarginazione. Dalla guerra in Siria all’apartheid in Sudafrica, dalla Sicilia all’America Latina, un viaggio intorno al mondo che possiamo compiere grazie al magico potere evocativo della lettura.
Tima Kurdi è siriana, vive in Canada, dove si è trasferita diversi anni fa. È internazionalmente riconosciuta come la portavoce dei profughi siriani, ma è soprattutto la zia del piccolo Alan, il bimbo di tre anni con la maglietta rossa trovato morto sulle coste greche nel 2015. La sua fotografia ha fatto il giro del mondo come un violento cazzotto nello stomaco, facendoci sentire impotenti di fronte alla tragedia della guerra siriana.
«Quando avete visto la fotografia di quel bambino, il mio caro nipote Alan, morto su una costa lontana, siete diventati parte della nostra famiglia. Avete condiviso il nostro orrore, il nostro strazio, il nostro shock e la nostra indignazione. Avreste voluto salvarlo, ma sapevate che era troppo tardi. Nel vostro dolore avete teso le braccia, e così facendo mi avete preso la mano attirandomi a voi. Mi avete aiutato a non affogare. Ora i nostri destini sono intrecciati. Ora siamo tutti una sola famiglia».
“Il bambino sulla spiaggia” è il racconto drammatico di questa vicenda, prova a riannodare i fili di una storia familiare persa tra le bombe e le macerie, e di come due genitori – il fratello di Tima, Abdullah e sua moglie – abbiamo deciso di scappare, mettendo comunque in pericolo i piccoli Alan e Ghalib. Entrambi, purtroppo, moriranno insieme alla mamma, inghiottiti dalle onde del mare. Oggi Tima e Abdullah hanno fondato la Kurdi Foundation per fornire cibo e assistenza ai bambini vittime di guerra.
La maternità è al centro anche dell’ultimo libro di Trevor Noah, il noto attore, comico e anchorman di The Daily Show su Comedy Central, “Nato fuori legge. Storia di un’infanzia sudafricana”, uscito a febbraio. Questo libro, particolarmente amato da Oprah Winfrey, è la storia della sua vicenda di ragazzo nato da una madre sudafricana, di origini Xhosa, e da un padre – bianco – di origini svizzere e tedesche, e per questo a lungo perseguitato a causa dell’apartheid che vietava i rapporti sessuali e i matrimoni misti.
Il suo stile ironico è inconfondibile, la sua parola acuta e pungente è capace di mettere in luce le contraddizioni di una società assurdamente razzista, che esclude e marginalizza. Noah, che è poliglotta, riesce a superare i limiti che questa società vuole imporgli con intelligenza e caparbietà. Ne viene fuori soprattutto grazie all’aiuto di una donna straordinaria, sua madre, che lo ha desiderato tantissimo, nonostante sapesse di mettere al mondo un “fuorilegge”, e che gli ha dato gli strumenti per stare al mondo, forte di una tradizione multietnica e di una storia ricchissima.
Con l’ultimo libro di Amélie Nothomb “I nomi Epiceni”, anch’esso pubblicato da poche settimane, ci domandiamo se l’arrivo di una figlia, tanto desiderata, possa sconvolgere un idillio d’amore. La scrittrice belga da milioni di copie nel mondo – molto attesa anche in Italia – indaga in modo esemplare i rapporti a due, quelli tra un uomo e una donna che si amano, ma anche quello tra padre e figlia, dove non sarà tutto facile.
Riflettere sulla condizione della donna oggi e confrontarla con quella della Sicilia nel 1963. Sono tante le suggestioni evocate nella riedizione rivista e ampliata de “La Mennulara”, il best seller che ha segnato l’esordio come scrittrice di Simonetta Agnello Hornby, appena pubblicata. Oggi come ieri donne violate e ferite, in una società difficile e marginalizzante. «Ho voluto saldare un debito con la Mennulara – racconta la Hornby – per quei capitoli perduti nel computer e mai dimenticati. I capitoli mancanti completano il ritratto della Mennulara rivelandone la piena coscienza della condizione della donna nella Sicilia del 1963, le ferite mai rimarginate del stupro subito da bambina, la sensualità sublime con l’amato, e quella sofferta da lei ‘voluta’ per proteggere due orfanelle a rischio».
La forte capacità evocativa, l’intreccio della trama, la ricostruzione degli ambienti e delle atmosfere, e soprattutto l’intensità dei personaggi sono da sempre la sua cifra stilistica, come la sensibilità e l’attenzione ai temi dell’impegno civile, a sostegno dei più deboli.
Guerre, violenze, tragedie umanitarie non sono un ricordo lontano in alcune parti del mondo e le cronache di queste settimane ci riportano la grave tragedia umanitaria in cui versa il Venezuela e la fragilità dell’America Latina, continente lontano geograficamente, ma in parte culturalmente vicino a noi per la presenza di tanti italiani emigrati nell’arco di due secoli. “Là dove finisce la terra” racconta la storia di un ragazzo, Pedro, e del Cile dal 1948 al 1970. Tanti gli eventi storici drammatici richiamati in questa graphic novel, una storia scritta da Desirée (scrittrice) e Alain Frappier (disegnatore) – che sembrano tornano prepotentemente d’attualità – dalla Guerra Fredda alla rivoluzione castrista a Cuba, dall’ingerenza degli Stati Uniti fino al colpo di Stato l’11 settembre del 1973 che porterà Pedro, figlio di uno scrittore socialista, in esilio a Parigi. Squilibri sociali, ansia di rivincita, lotta per gli ideali condensati in un racconto davvero teso e avvincente.
E per finire, ancora due donne straordinarie. La prima arriverà sugli scaffali delle librerie con l’inizio della primavera: “Icona per caso” è l’autobiografia della novantaseienne Iris Apfel. La Apfel è quello che si definisce un #rolemodel, un punto di riferimento per le giovani generazioni nel mondo della moda e del design che ancora non si dà per vinta, piena di vita e di energia: «Non voglio essere scambiata per una star del cinema in bianco e nero; sono la teenager vivente più vecchia al mondo e intendo proseguire su questa strada».
Gli inizi, la gavetta nella boutique di sua madre, in mezzo a tessuti di ogni genere, tra aneddoti, riflessioni e una ricca galleria fotografica raccontano meglio di qualsiasi altra cosa la storia di questa donna che ha ancora tanto da dire e che merita di essere raccontata.
La seconda è particolarmente attesa. Il 10 settembre 2019 uscirà – soltanto negli Stati Uniti – il sequel del romanzo distopico “Il Racconto dell’Ancella” di Margaret Atwood, che tanto interesse ha suscitato nel pubblico. L’autrice e attivista canadese, infatti, ha annunciato l’arrivo di “The Testaments” che, per sua stessa ammissione, non ha niente a che vedere con la versione televisiva tratta dal suo romanzo pubblicato nel 1985, ambientato in un futuro prossimo, in una teocrazia totalitaria che ha completamente sottomesso la donna. Narrato da tre personaggi femminili, “The Testaments” sarà ambientato 15 anni dopo la scena finale.
Titolo: Il bambino sulla spiaggia
Autore: Tima Kurdi (Trad. A. Carena)
Editore: Piemme
Anno: 2019
Prezzo € 18,50
Titolo: Nato fuori legge. Storia di un’infanzia sudafricana
Autore: Trevor Noah (traduzione di A. C. Cappi)
Editore: Ponte alle Grazie
Anno: 2019
Prezzo: 18,00 euro
Titolo: I nomi epiceni
Autore Amélie Nothomb
Editore: Voland
Anno: 2019
Prezzo: 18,00 euro
Titolo: La Mennulara
Autore: Simonetta Agnello Hornby
Editore: Feltrinelli
Anno: 2019
Prezzo 18,00 euro
Titolo: Là dove finisce la terra
Autore Desirée e Alain Frappier (trad. Silvia Manzio)
Casa editrice Add Editore
Anno: 2019
Prezzo: 17,50 euro
Titolo: Icona per caso
Autore: Iris Apfel (trad. Sofia Buccaro)
Casa editrice: Harper Collins
Anno: 2019
Prezzo: 28,00 euro