A Palermo e a Caivano non ci sono mostri, ci sono i nostri figli


Gli stupratori di Palermo, quelli di Caivano sono dei mostri, come li abbiamo sentiti chiamare? Certo, leggendo i terribili racconti delle vittime, i resoconti della cronaca, i messaggi agghiaccianti e violenti che si sono scambiati dopo i fatti, la tentazione di allontanarli da noi e dal nostro essere umani è forte. In fondo, definirli mostri ci mette al sicuro, ci permette di pensare che loro non sono come noi. Ma sarebbe un grave errore non riconoscere che quei violenti giovani uomini sono i nostri figli, o almeno potrebbero esserlo. Nessuno di noi può sentirsi escluso: sono i figli di una cultura in cui viviamo ogni...