La copertina del Time di questa settimana è dedicata alle mamme. Anzi, al “mito della dea”, sottotitolo: “Perché l’idea di una maternità perfetta fa male alle madri”.
Considerato quasi un mestiere – chi dice il più bello, chi il più difficile, nessuno mette in dubbio che sia un contratto a lunghissimo termine e con scarse possibilità di dimissioni – quello della mamma è però un mestiere a cui nessuna arriva preparata. Ci arriviamo, anzi, sempre più tardi (l’Italia ha la più alta età media d’Europa: 31 anni al primo figlio), sempre più incerte e sempre più in cerca della risposta giusta. La tendenza in America, racconta il servizio del Time, è quella del “più naturale che puoi”.
Niente epidurale, non vorrai perderti anche solo un grammo delle sensazioni che ti legheranno per sempre al tuo bambino? E poi si è sempre fatto in modo naturale, perché mai adesso le cose dovrebbero cambiare? Ecco, in merito, il commento della dottoressa Mary Jane Milkin, professoressa di Ostetricia a Yale:
“Certo, nel ‘900 si interveniva molto meno nelle nascite. E, indovina un po’? La gente moriva. L’attesa di vita media per una donna era di 48 anni. Ecco a cosa portava una gestione totalmente naturale”.
E poi, allattamento rigorosamente al seno: fallimento totale se non riesci, se – dio non voglia! – tuo figlio ti rifiuta, se il latte non scende copioso e nutriente, se ragadi o lavoro (o altro!) ti portano a smettere prima dei sei mesi…
I “miti” sono molti, serpeggiano nei numerosi forum online, il Time li definisce i “template” della dea madre: disegnano intorno alla maternità un’idea di perfezione e gioia che non ha niente a che vedere con la realtà, elevano le aspettative intorno a questo ruolo a un livello che rende impossibile non fallire. Così le madri, che faranno tutto quello che possono per il bene dei loro bambini, sono condannate a convivere sempre e comunque con il senso di colpa per non essere state all’altezza di un ruolo disegnato a misura di dee.
Ma, per fortuna, ogni moda ha la sua controtendenza, e anche in America come in Italia sono emerse le correnti delle “mamme imperfette”: quelle che si mostrano splendide in tutta la loro inadeguatezza, ma non solo. A ben guardare, queste donne scoprono e proclamano che non esiste nessuna ricetta: ogni mamma è bella al proprio “scarrafone”, e parlare finalmente dei nostri fallimenti rivela che in realtà nessuna di noi ha fallito.
Meno male che il Time lo ha messo in copertina.