Nata in una famiglia interculturale, faccio tutt’ora fatica a definirmi. Il mio nome può essere tradotto come Aisha (in arabo) o Speranza (in italiano). Figlia di due culture, accento molto romano, capelli molto ricci e da sempre una grande passione: studiare con curiosità cosa accade quando gruppi con caratteristiche diverse si incontrano.
Mi piace immaginarmi come un cervello con tre anime:
Accademica: mi sono laureata in psicologia a Roma e ho perfezionato le mie conoscenze sugli studi cross-culturali nei Paesi Bassi. Attualmente Executive PhD Student in Cattolica, sto studiando la relazione tra inclusione e meccanismi di funzionamento organizzativi.
Organizzativa: dedico una buona parte del mio tempo al mio lavoro in Mida Spa come consulente, dove guido il team che si occupa di Diversity, Equity & Inclusion in progetti di consulenza con aziende multinazionali
Associativa: nel 2015 Ho fondato YOBBO – Youth Beyond Borders, una associazione culturale di cui sono Presidente e che si occupa di progettare e facilitare scambi giovanili e corsi di formazione orientati alla promozione dell’imprenditorialità, dell’inclusione e della cittadinanza attiva.
In sintesi: se ci incontriamo al bar, in treno, in ufficio, a una festa o dall’altra parte del mondo, mi sentirai sempre parlare di inclusione.
“Mi sembra di camminare sulle uova” mi ha detto non molto tempo fa una persona, mentre parlavamo dei percorsi di formazione aziendali per l’empowerment e la leadership femminile. Io come al solito sono partita con la mia arringa:
“Non esiste una leadership di genere. I percorsi di empowerment femminile potenziano l’idea per cui le donne non sono sufficientemente potenziate e quindi devono essere portate al livello degli uomini”. “Shata, capisco il tuo punto. Ma mi sembra di camminare sulle uova, qualsiasi cosa dico sbaglio...”
Sono disposta a mettere la mia mano sul fuoco nel dire che la sensazione di...
Tra poche settimane sposerò un uomo bianco. Ieri mattina con il mio compagno abbiamo ironizzato, un po’ con il cuore pesante, sulla frase del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida:
“Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro”.
Abbiamo ironizzato su questa incredibile contraddizione. Una coppia di italiani decide di sposarsi, ma questo matrimonio è potenzialmente il simbolo dell’avvicinarsi di una supremazia nera. Fa ridere, ma fa anche riflettere. Perché l’ironia dolorosa di due persone piene di speranze...
Ministero del Merito
È meritevole
Garantire meritocrazia
Se l’è meritato
La radice della parola "merito" e tutte le sue declinazioni appartengono di diritto agli acceleratori della scala sociale. Dai voti a scuola fino al percorso di carriera. Nella nostra società il merito è quella variabile necessaria per accrescere il proprio status e rivendicare equità.
"Vogliamo garantire inclusione, ma attenzione a non dimenticarci del merito".
Oggi il merito è l’argomentazione che galoppa più frequentemente nei dibattiti politici e organizzativi. Molto spesso come obiezione contraria alle politiche di valorizzazione...
È nato prima l’uovo o la gallina?
Mi sono posta una domanda simile anche io crescendo: quando ho iniziato a sentirmi diversa? Chi ha iniziato a farmi sentire diversa? Perché a volte sento il bisogno di sentirmi unica e delle volte vorrei essere così simile agli altri da confondermi nella folla?
Nell’arco della mia vita ho sentito il bisogno di lisciarmi i capelli e contemporaneamente di valorizzare le mie radici miste. Qual è l’origine della diversità e l’inclusione: cosa viene prima?
Nell’attimo in cui veniamo al mondo sentiamo il bisogno di sentirci simili oppure di sentirci diversi?
Sentirsi...
Hai mai pensato che dare il permesso a un uomo di avere più mogli sia una pratica sessista?
A me è successo, e più di una volta. Ho il ricordo vivido di una delle tante conversazioni avute con mio padre proprio su questo. Sono nata in una famiglia “mista”: mia madre è italiana e cattolica, mio padre proviene dalla Costa d’Avorio ed è musulmano. La mia famiglia paterna è enorme: 13 tra fratelli e sorelle e una moltiplicazione di cugini. È una famiglia cresciuta con un padre (mio nonno) e tre madri (una delle quali mia nonna). Mio nonno aveva tre mogli.
Per i valori e l’ideologia con cui sono cresciuta non c’è spazio per...