
Obiettivo sostenibilità economica. Ma anche crescita di popolarità, praticanti, ricavi, visibilità. Quella appena conclusa è stata una stagione con il segno più in molte voci per il calcio femminile italiano. A fotografarlo il rapporto realizzato su elaborazione di dati Deloitte (relativi al 2023-24) e recentemente presentato a Roma in occasione dell’appuntamento ‘Frecciarossa Game On – Women in Sport’.
Numeri che rappresentano la cornice di un’annata che sul campo ha visto la Juventus ritornare al tricolore (il sesto) dopo i due scudetti consecutivi conquistati dalla Roma, e la Nazionale guidata da Andrea Soncin rilanciare le proprie quotazioni in Nations League dopo la sconfitta di misura in Svezia (2 a 3) e a splendida vittoria in Danimarca (3 a 0). Partite – anche questo elemento non scontato né banale – che i tifosi hanno potuto vedere in chiaro su Raisport o Raidue (mentre la stessa Rai e Dazn trasmettono la serie A).
Popolarità in crescita
Interesse in crescita. Secondo il report, attualmente, il 40% della popolazione italiana si dichiara interessata al calcio femminile e si contano 7 milioni di italiani che si dichiarano appassionati: un dato impennato rispetto al milione della stagione 2019-20.
Anche le presenze allo stadio durante il campionato sono raddoppiate rispetto alla stagione 2021-2022 (ancora condizionata dalla pandemia), e pure l’audience TV è cresciuta considerevolmente, con le partite trasmesse in chiaro sui canali generalisti che raggiungono quasi 320 mila ascoltatori medi a partita, rispetto ai circa 140 mila di due stagioni prima.
L’impatto economico
Numeri in salita che attirano sponsor, a loro volta pronti a sviluppare per il calcio femminile progetti specifici. Del resto, le sponsorizzazioni rappresentano la principale fonte di ricavi diretti per i club di Serie A Femminile, contribuendo per circa il 65% al totale.
I ricavi commerciali da sponsorship e dalla vendita dei diritti TV registrati centralmente dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica e redistribuiti ai club hanno contribuito ad alleggerire l’impatto sui conti economici delle società, a fronte degli aumenti dei costi derivanti dal passaggio al professionismo, introdotto a partire dalla stagione 2022-2023.
L’impegno sociale
Non tirano indietro la gamba, le calciatrici della nostra serie A, quando c’è da far sentire la propria voce su temi civili e sociali. Il 90% dei club è attivo nella promozione di valori quali l’inclusione, la solidarietà e il rispetto, attraverso campagne di comunicazione contro la violenza sulle donne, promozione dell’empowerment femminile e sensibilizzazione verso malattie legate al genere femminile.
Altro elemento che gli sponsor non sottovalutano di certo.
Bilanci – I ricavi medi per club sono passati da 0,7 milioni di euro nella stagione 2021-2022 a 1,1 milioni di euro nella stagione 2023-2024, in aumento del 48%. In particolare il report evidenzia che: le ridistribuzioni dei ricavi raccolti centralmente della Divisione Serie A Femminile Professionistica e i sussidi federali/governativi sono aumentati del 94 % dalla stagione 2021-2022 alla stagione 2023-2024 e hanno raggiunto un peso pari al 47% rispetto al totale dei ricavi; i ricavi commerciali diretti sono cresciuti rapidamente dalla stagione 2021-2022 alla 2022-2023 (+36%).
Dal punto di vista dei costi, invece, si evidenzia un forte incremento dalla stagione 2021-2022 alla stagione 2022-2023 con l’avvento del professionismo (+40%), e un successivo assestamento nella stagione 2023-2024, raggiungendo i 4,4 milioni di euro, per un incremento complessivo del +54% sulle tre stagioni sportive.
I dati confermano che la crescita è stata generata prevalentemente dall’aumento dei costi del personale (leggasi calciatrici), cresciuti da 1,6 milioni di euro (54% dei costi totali) nella stagione 2021-2022 a 2,6 €M (64% dei costi totali) nella stagione 2022-2023.
Verso quota 50mila tesserati
Al termine della stagione 2023-24, il numero di tesserate italiane era di 45.785. Un numero cresciuto ulteriormente quest’anno e che porta a sfiorare le 50mila tesserate, con la FIGC che si colloca al 6° posto a livello mondiale per incremento del numero di tesserate nel periodo 2019-2023.
Come numero di atlete tesserate tra le 203 federazioni analizzate dalla FIFA, la FIGC si colloca invece al 14° posto. Una base del movimento che ha portato a risultati significativi anche a livello di Nazionali giovanili, con Under 17 e Under 19 entrambe qualificate alle rispettive fasi finali degli Europei (quello Under 17 si è concluso alle Isole Faroe, con le azzurrine che hanno perso la semifinale con la Norvegia per 3-1, ma comunque conquistato il pass per il prossimo Mondiale di categoria, in programma dal 17 ottobre in Marocco. Quello Under 19 si giocherà a giugno in Polonia). E le migliori di queste ragazze avranno a breve il compito di sostituire bandiere del movimento come Sara Gama e Alia Guagni, che hanno annunciato ufficialmente il loro ritiro.
Novità per la prossima stagione
Nel frattempo, ad aprile, sono state approvate novità sostanziali in vista della stagione 2025-26. è stato approvato il format della Serie A femminile 2025-26, in seguito alla riforma dei campionati femminili che porterà la Serie A da 10 a 12 squadre e la Serie B da 16 a 14. Nella prossima stagione il massimo campionato (che si chiamerà Serie A Women e avrà anche un nuovo logo) si svolgerà con un girone unico (partite di andata e ritorno), per un totale di 22 giornate, senza più Poule Scudetto e Poule Retrocessione.
Cambia anche il format della Coppa Italia: il torneo nel 2025-2026 sarà aperto da un turno preliminare in gara secca che coinvolgerà le squadre neopromosse in Serie B, seguito da un primo turno in cui saranno impegnati i club di Serie B e le ultime quattro formazioni della graduatoria di Serie A e da un secondo round in cui entreranno in gioco le altre otto squadre di Serie A. Quarti di finale e semifinali andranno in scena con gare di andata e ritorno.
Ci sarà inoltre una nuova competizione, che si disputerà con un format compatto in avvio di stagione prima dell’inizio del campionato, in cui saranno presenti tutte le 12 squadre di Serie A divise in tre gironi da quattro. Voleranno alla Final Four le prime classificate di ogni girone e la miglior seconda. Prima però riflettori puntati sugli Europei 2025, dal 2 al 27 luglio in Svizzera: le azzurre di Soncin sono state inserite nel gruppo B con Belgio, Portogallo e le spagnole campionesse del mondo in carica.
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