Fede e sorellanza, “Il libro di Eva” svela la religione delle donne

Un romanzo storico, un racconto avventuroso, una storia di sorellanza e fede, ma anche di presa di coscienza, di un gruppo di donne, delle prevaricazioni del potere maschile. È questo che percorre le pagine del romanzo di Meg Clothier “Il libro di Eva”, edito da Piemme con la traduzione di Velia Februari. Avvolgendo il tutto in un’atmosfera sì prepotentemente storica, ma capace di strizzare l’occhio ad altri generi come il fantasy e il gotico, mentre il mistero si disvela con l’andamento di un thriller.

La protagonista della storia è Beatrice, suora bibliotecaria che vive una vita disciplinata e virtuosa, ma con un’ombra attorno a sé. Ha appreso infatti dalla sorella che l’ha preceduta l’amore per i libri e la cura che meritano, anche a dispetto dei contenuti, troppo facilmente ritenuti non degni di varcare la soglia di un convento. Eppure, in un’epoca in cui erano proprio i conventi i maggiori possessori e custodi della cultura scritta, gli spiriti di indole ribelle come quelli di Beatrice e della sua maestra sono stati fondamentali nella trasmissione e testimonianza del passato. Perciò Beatrice è sostanzialmente una disobbediente: non ha paura di ospitare e leggere libri ritenuti non idonei dalla fede dei padri, portando avanti un tacito accordo con l’uomo che periodicamente porta nuovo materiale al convento, un personaggio ambiguo ma che gode della fiducia dei potenti della città.

Quando due donne morenti che parlano una lingua straniera arrivano alla soglia del convento, e una delle due consegna a Beatrice un libro piccolo e apparentemente illeggibile, è il suo amore per i libri che glielo fa prendere in cura, mentre la prudenza le suggerisce di nasconderlo, sebbene contenga solo illustrazioni di strane piante e segni di una grafia sconosciuta. Ma ben presto il libro comincia, letteralmente, a parlarle: i suoi sussurri misteriosi le promettono di svelare i segreti racchiusi nelle pagine bianche, il libro la chiama, la protegge e la espone al pericolo, poiché la sua esistenza eretica, di cui i frati sono a conoscenza, minaccia la reputazione del suo convento e la vita delle donne che lo abitano.

La storia segue Beatrice, mentre contribuisce a scatenare il potere dello strano libro, che contiene in sé la forza e l’istinto vitale di Madre Natura, un istinto che protegge e trasforma, e risponde solo al richiamo femminile. Ecco perché, considerandone l’innocenza, le donne del convento lo ascolteranno e metteranno in discussione la società restrittiva in cui sono viste come incarnazioni del peccato.

Meg Clothier

Utilizzando i canoni del regime autoritario della fede del Padre e del Figlio, Clothier esplora il confinamento delle donne all’interno della religione, la paura che le donne al potere evocano nei cuori degli uomini, mostrando solidamente il dispiegarsi dell’emancipazione femminile attraverso la mutua comprensione, la solidarietà, la sorellanza. Mentre le donne del convento si uniscono contro gli uomini oppressivi e chiedono autonomia, scoprono la propria forza interiore e rifiutano di essere sottomesse.

Se il libro di Eva è un oggetto magico e misterioso che restituisce al femminile la voce e il potere di cui è stato privato nel racconto secolare, religioso e non, dalla supremazia maschile, è vero che questo potere, esattamente come il suo opposto, è un potere escludente, cui i maschi non hanno accesso. Anche per questo è difficile dare a questo romanzo una portata femminista, è forse più un’indagine nel “se fosse”, nel ribaltamento dei ruoli, dove effettivamente riconosce al feminino/materno una forza generativa e trasformativa che si oppone alla coercizione cieca e violenta del patriarcato. Senz’altro, apre interrogativi sulla Storia così come ci è stata tramandata e sull’involontario silenzio del talento e del genio femminile.

Ecco allora che al termine di tutto, dopo la magica sparizione della Madre Superiora, Beatrice trova per caso un libro, “l’edizione più sfarzosa delle Storie, sempre stata troppo preziosa da leggere”. La apre, e all’interno vi trova una sorpresa:

Sapete bene quanto me come iniziano le Storie.
In principio…
Invece: una pagina bianca,
Una pagina bianca.
Riuscite a immaginare… cosa potremmo farne?

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Titolo: “Il libro di Eva”
Autrice: Meg Clothier
Traduzione: Velia Februari
Editore: Piemme, 2023
Prezzo: 19,90 euro

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