Più piccola l’azienda, minore l’inclusione

Più della metà delle piccole e medie imprese italiane (59%) adotta iniziative concrete a favore della diversità equità e inclusione, ma il dato non deve trarre in inganno. Nella maggior parte dei casi – sopratutto nelle piccole aziende (61%) – si tratta di singole iniziative, che non rientrano nella strategia aziendale, anche perché il 41% delle pmi considera “secondarie” o “non importanti” le iniziative diversity, equity and inclusion e poco più di un’azienda su 5 (16%) ha  al suo interno una figura dedicata. Ma qualcosa si muove: la consapevolezza, da parte di dirigenti e manager, dell’importanza di valorizzare la diversità in azienda è in aumento (44%) o addirittura forte aumento (11%).

Singole iniziative, senza strategia e budget

L’indagine “Diversità, Equità, Inclusione nelle PMI italiane” di Valore D e condotta da Nomisma su un campione di oltre 500 piccole e medie aziende rivela una visione ancora acerba su questi temi – in particolare da parte delle piccole imprese –  e una concezione poco moderna dei temi di inclusione e valorizzazione delle diversità.

Le iniziative DEI ci sono, ma sono sporadiche e non fanno parte di un piano strategico e anzi sono spesso frutto della sensibilità di singole persone. Così anche il raggio d’azione è limitato ad iniziative di welfare e di conciliazione vita privata-lavoro, senza una visione organica di lungo termine. Ancora rari invece i programmi di formazione per la definizione di una cultura aziendale inclusiva, in meno di un’ azienda su tre.

Anche perché poco più di un’azienda su dieci ha una figura dedicata (16%) e un budget dedicato (12%), dato doppio però nelle medie (19%) rispetto alle piccole (8%). Eppur si muove? A voler leggere un trend positivo, quasi il 20% delle PMI che ancora non ha investito in queste attività prevede di farlo nei prossimi dodici mesi (16%), forse spinte dalla filiera alla quale appartengono o dalla crescente attenzione di investitori e consumatori su questi temi. Fatto sta che la consapevolezza, da parte di dirigenti e manager, dell’importanza di valorizzare la diversità in azienda è in aumento (44%) o addirittura forte aumento (11%).

“Non ne ho bisogno”

Alcuni spunti emergono dall’analisi dei motivi del mancato ricorso, fino ad ora, ad iniziative DEI. Se la dimensione aziendale rappresenta il primo ostacolo (citato da 1 PMI su 2), più di un terzo del campione (37%) non ritiene di aver bisogno di simili iniziative e non riconosce alcun vantaggio derivante dalle iniziative a favore della diversità, equità e inclusione.

Certificazione:ancora poco diffusa

Il 63% delle PMI conosce l’esistenza della certificazione della parità di genere (UNI PdR125), tra queste una su cinque ne conosce i dettagli (21%) mentre il 42% ne ha sentito parlare. Ad oggi la quota di PMI che ha ottenuto la certificazione è ancora irrilevante (1% tra le medie imprese), ma un’ azienda su tre potrebbe richiederla già nel prossimo anno.

Modello di leadership ancora maschile

Lo studio ha anche  evidenziato una scarsa presenza femminile a livello apicale: nel 16% delle PMI non ci sono donne in queste posizioni e nel 57% delle PMI le donne in posizioni apicali sono meno del 25%.

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