La violenza di genere costa all’Europa 366 miliardi di euro all’anno

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La violenza di genere costa ogni anno in tutta l’Unione europea 366 miliardi di euro. La fetta più grossa, il 79%, ovvero 289 miliardi, è il costo della violenza sulle donne. A testimoniare la portata, anche economica, di una piaga di cui si parla e dibatte molto, ma con dati ancora in genere carenti, è l’Eige, l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere che anticipa i risultati di un più ampio rapporto che sarà pubblicato ad agosto.

Carlien Scheele (Eige): convogliare il denaro dove è necessario e conveniente 

I numeri aiutano, dunque, a dare una dimensione e a leggere un fenomeno il cui costo  impatta direttamente sui conti economici dei Paesi europei. “La vita umana, il dolore e la sofferenza – dice Carlien Scheele, direttrice dell’Eige – non hanno prezzo. Tuttavia, conoscere il costo della violenza può aiutare i Paesi dell’Ue a convogliare il denaro dove è veramente necessario e dove è più conveniente. I soldi spesi per sostenere le vittime non sono sufficienti, con servizi come le case rifugio che rappresentano solo lo 0,4% del costo della violenza di genere”.

Investire di più è segno di economia intelligente, costo maggiore da impatto fisico ed emotivo

La soluzione per l’Eige è semplice: passa per gli investimenti e la prevenzione. Visto che investire di più conviene.  “I Paesi dell’Ue devono investire di più in attività che prevengano la violenza contro le donne e proteggano le vittime: questo è sia un imperativo morale, sia segno di un’economia intelligente”, dice l’Istituto. Ma veniamo ai vari tipi di costi e ai diversi impatti. Il nuovo studio dell’Eige evidenzia come il costo maggiore sia quello derivante dall’impatto fisico ed emotivo (56%), seguito dai servizi di giustizia penale (21%) e dalla perdita di risultati economici (14%). Altri costi possono includere i servizi di giustizia civile (ad esempio per divorzi e procedimenti di affidamento dei figli), gli aiuti per le abitazioni e la protezione dei minori.

Ora gli Stati membri procedano con proprie valutazioni e calcoli sui costi interni

L’Eige, come già fatto in passato, ha calcolato il costo della violenza di genere nell’Ue e in ciascuno Stato membro sulla base di dati estrapolati dal Regno Unito. Ciò vuol dire che viene collegato il costo della violenza di genere in ciascuno Stato membro direttamente alla dimensione della sua popolazione. Poiché lo studio dell’Eige include una revisione delle metodologie esistenti, gli Stati membri dell’Ue possono utilizzarlo come base per poi progettare stime più precise dei costi interni. Per garantire un calcolo accurato del costo della violenza di genere, i Paesi dell’Ue hanno bisogno di dati dettagliati da servizi pubblici, forze dell’ordine e settore della giustizia. Poiché la violenza di genere, dice l’Eige, è sottostimata, i Paesi hanno anche bisogno di sondaggi accurati per avere un’idea esatta del numero delle vittime. La raccolta di dati dettagliati sulle diverse forme di violenza di genere, peraltro, rappresenta un obbligo previsto dalla Convenzione di Istanbul, di cui quest’anno si festeggiano i 10 anni dalla firma, che tutti i Paesi dell’UE hanno siglato e 21 di loro, tra cui l’Italia nel 2013, hanno ratificato.

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