Rugby femminile, il Covid-19 fa slittare al 2022 la Coppa del mondo

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Slitta al 2022 la Coppa del mondo femminile di rugby. La pandemia non rende possibile lo svolgimento in sicurezza del torneo in Nuova Zelanda nei mesi di settembre e ottobre 2021 e per questo World Rugby (la Federazione internazionale della palla ovale) e il Paese organizzatore hanno deciso di posticipare al prossimo anno la manifestazione. Il rinvio è stato concordato dopo profonde discussioni sulla situazione con la federazione neozelandese di rugby (New Zealand Rugby), il governo della Nuova Zelanda e le federazioni partecipanti. Di fronte alla volontà di voler realizzare un torneo “spettacolare” e con la presenza di pubblico nazionale e internazionale, è stato rilevato che le attuali condizioni a livello globale non permettono di poter raggiungere questo obiettivo. Il comitato esecutivo di World Rugby, per ribadire il proprio impegno nello sviluppo del rugby femminile, ha anche deciso di sostenere un programma di preparazione per le squadre già qualificate e per quelle che ancora stanno lottando per ottenere un posto, al quale ha destinato 2 milioni di sterline.

L’incertezza provocata dalla pandemia da Covid-19 è il principale motivo del rinvio e in particolare il fatto che questa situazione non permette di garantire la sicurezza sanitaria di oltre 600 persone tra atlete, staff tecnici e personale del torneo nel loro viaggio verso la Nuova Zelanda. Inoltre, il Paese ospitante prevede un periodo di isolamento e quarantena di 14 giorni per chi arriva dall’estero e in tali condizioni risulta difficile per le Nazionali potersi allenare e preparare al meglio per giocare la Coppa del mondo, senza contare che ci sono squadre che non sono nella possibilità di allenarsi in questo periodo.

Un altro fattore tenuto in considerazione è che alcune formazioni devono ancora affrontare la fase finale delle qualificazioni (tra loro l’Italia) e le attuali misure di limitazione ai viaggi e le diverse misure di contenimento per la diffusione del virus messe in atto dagli Stati rendono difficile l’organizzazione delle partite. Come dichiarato da Bill Beaumont, presidente di World Rugby, il rinvio è sicuramente una delusione per tutti coloro che si stavano preparando alla Rugby World Cup 2021 ma alle giocatrici deve essere “garantito il palcoscenico che meritano”, dando la possibilità al pubblico di assistere alle partite, per questo è stato deciso di spostare il torneo, ritenendo che nel 2022 si potrà anche trarre beneficio delle campagne vaccinali globali.

World Rugby ha anche ribadito il proprio impegno nel sostenere la formazione delle donne nel mondo del rugby e ha scelto le 12 destinatarie per il 2021 di altrettante borse di studio nell’ambito del programma “World Rugby Women’s Executive Leadership Scholarship”. Si tratta di 12 donne provenienti da diversi Paesi, dall’Iran al Canada, dalla Papua Nuova Guinea alle Figi, passando per Siria, Inghilterra e Costa Rica tra gli altri, impegnate nel rugby in ambito dirigenziale che riceveranno 10mila sterline ciascuna per la loro formazione e crescita professionale. Sono 37 le donne che hanno già ricevuto la borsa di studio nell’ambito del programma.

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