Musica, un metodo per apprendere che passa per l’inclusione

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La musica alla portata di tutti, per un apprendimento che favorisce l’inclusione. E’ stato ideato in Finlandia, è un metodo per insegnare la musica ai bambini di ogni età e con ogni grado di abilità, attraverso forme e colori. E a prescindere dalle abilità di lettura pregresse. Si chiama Figurenotes ed è stato creato da Kaarlo Uusitalo e Markku Kaikonnen dello Special Musica Center Resonaari di Helsinki e Italia è stato introdotto presso la Scuola Musicale Giudicarie, in Trentino, dalla direttrice Gabriella Ferrari. Proprio per le sue caratteristiche, il metodo è utilizzato per l’apprendimento della musica anche da bambini con disabilitá, DSA o disturbi specifici di apprendimento, già a partire dalla scuola dell’infanzia.  

Lo studio di uno strumento prevede, infatti, lo studio della notazione e questo costituisce spesso uno scoglio insormontabile per chi ha delle difficoltà legate ad una disabilità. Figurenotes va oltre la notazione convenzionale, così il pentagramma e le note sono sostituiti da un sistema di simboli, di forme, colori e lunghezze diversi. In questo modo tutti  hanno la possibilità di sperimentare un positivo senso di riuscita. 

image001Per capire come funziona, si parte con il colore rosso, che contraddistingue il DO, fino al colore verde che corrisponde al SI. Ogni ottava è abbinata a una forma: una X, un cerchio, un quadrato e infine un triangolo. Così ogni nota, in base alla posizione che ha sulla scala cambia colore e forma. Questi simboli colorano gli spartiti di Figurenotes. Per iniziare a suonare basta applicare gli stickers colorati sullo strumento e seguire lo spartito. Chi inizia a suonare con questo metodo può anche progressivamente passare alla notazione convenzionale. Infatti dapprima si segue uno spartito solo con i simboli, poi si usano i colori di Figurenotes per colorare le note tradizionali sul pentagramma ed infine si arriva alle note nere su fondo bianco.

Gabriella Ferrari ha importato il metodo in Italia e lo utilizza ormai da anni per la formazione musicale di bambini e adulti, con e senza disabilità e con bisogni educativi speciali.  “Avevo un allievo – ci racconta – che non appena entrava in aula per la lezione andava alla finestra. Era più interessato alle macchine che passavano in strada che a suonare (o ai miei tentativi di insegnargli), se poi passava un camion era festa grande. Ma già dopo un paio di lezioni con Figurenotes, camion e ruspe non gli interessavano più, spalancava la porta dicendo “ce l’hai Pensiero, Ferrari?!” (Pensiero dei Pooh, e quindi tante altre canzoni a seguire). Gli importava suonare, lo rendeva tanto felice riuscirci“. E proprio questo senso di riuscita, di successo, aiuta gli allievi.

In Italia c’è anche un’altra realtà che ha fatto di Figurenotes un suo punto di forza. Michele Russano insegna a Parma e ha avviato, già da alcuni anni, una serie di progetti di educazione musicale speciale in collaborazione con cooperative sociali e associazioni di volontariato. Una storia importante di educazione musicale basata sull’inclusione di persone con vari livelli di abilità, tanto che con i suoi allievi ha creato la Band SoundColor: più di 24 ragazzi e ragazze che nei live si alternano a suonare in formato rock/pop. Dal 21 giugno 2015 alla Festa della Musica di Parma e fino allo stop forzato della pandemia si esibisce in diversi posti, oltre che nelle feste delle associazioni e cooperative sociali dove ogni settimana e per tutto l’anno si fanno le prove. Il repertorio spazia da canzoni classiche e di successo a quelle più recenti che piacciono agli studenti. L’utilizzo del metodo ha permesso ai ragazzi di suonare quasi istantaneamente e questo contribuisce ad aumentare la fiducia e la motivazione.

Un mio allievo di 10 anni, affetto da autismo, a fine anno scolastico è riuscito a suonare la tastiera in classe davanti ai suoi compagni che lo hanno accompagnato in coro – racconta Michele –  vedere la reazione dei suoi genitori nel vedere le capacità del figlio è stata una gioia immensa per me, eravamo tutti  commossi”.  Gli allievi di Russano utilizzano anche diversi dispositivi tecnologici come The Beamz (sistema musicale interattivo), che riproduce suoni, ritmi, frasi musicali e brani musicali,  Skoog (un cubo tattile) per esplorare opportunità creative offerte da iPad e GarageBand, Skwitch (accessorio multiuso), SpecDrums Ring (anelli) e interessanti App musicali interattive.