Donne e business: le imprenditrici più influenti del 2021

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Whitney Wolfe Herd ha incontrato la propria anima gemella: il Nasdaq. La sua creatura, vale a dire la app di appuntamenti Bumble, ha fatto il suo ingresso in Borsa l’11 febbraio raggiungendo ottimi risultati. L’operazione ha portato alla vendita di 50 milioni di azioni con un prezzo di apertura, il primo giorno di contrattazioni, di 43 dollari e l’ha resa la più giovane founder ad aver reso pubblica una società negli Stati Uniti. Giusto in tempo per festeggiare San Valentino!

whitneyWolfe Herd, classe 1989, è una veterana del mondo del dating online. Fu tra i cofondatori di Tinder ma poi ne uscì nel 2014 a causa di crescenti tensioni con gli altri dirigenti dell’azienda (tra cui l’ex fidanzato Justin Mateen). Da lì nacque l’idea di creare un app di appuntamenti “femminista”, o che almeno lasciasse alla donna la possibilità fare la prima mossa in modo da diminuire le occasioni di approcci indesiderati o molesti.

L’intuizione ebbe successo: già nel dicembre 2015 Bumble registrava 15 milioni di conversazioni e 80 milioni di agganci virtuali. Negli anni successivi la società ha continuato a crescere e a fine 2019 è stata rilevata dal private equity Blackstone. All’epoca il fondo valutò la compagnia 3 miliardi di dollari mentre la recente Ipo ha portato la capitalizzazione di mercato a 8 miliardi.

Nell’ambito di uno studio sulle fondatrici d’azienda, l’agenzia di pubbliche relazioni digitali JBH ha messo la manager 31enne alla base della sua classifica delle donne più influenti nel mondo del business per il 2021. Ecco chi sono le altre:

beyonce1. Beyoncé – 163 milioni di follower su Instagram e un patrimonio netto di 605 milioni di euro. Il talento di Beyoncé Knowels non si limita alla musica. Ha fondato le società Parkwood Entertainment e Ivy Park e ha quote in altre attività, tra cui Tidal. Nel 2015 le vennero offerti 6 milioni di dollari per esibirsi a un evento aziendale di Uber. Queen Bey chiese che la cifra fosse corrisposta in equity. Una scelta che è stata premiata al momento della quotazione dell’azienda nel maggio 2019.

rihanna2. Rihanna – 90,1 milioni di follower su Instagram e un patrimonio netto di 457 milioni di euro. È un mix di musica e affari anche la carriera di Rihanna. La cantante delle Barbados dal 2017 ha avviato tre aziende tutte attive nel settore della bellezza e della moda: Fenty, Savage X Fenty, Fenty Beauty & Fenty Skin. La prima era una casa di moda che aveva come partner Lvmh ma da pochi giorni le sue attività sono state sospese.

charlotte3. Charlotte Tilbury – 3,9 milioni di follower su Instagram e un patrimonio netto di 5,7 milioni di euro. La make-up artist londinese si è fatta conoscere lavorando nei backstage delle sfilate e per le copertine dei magazine negli anni 90, poi ha lanciato la sua linea di cosmetici di successo. Il marchio oggi è in portafoglio a Puig, ma Tilbury possiede ancora una quota della società e continua a ricoprire le cariche di presidente e direttrice creativa.

tory4. Tory Burch – 2,5 milioni di follower su Instagram e un patrimonio netto di 834 milioni di euro. La designer è fondatrice dell’omonimo marchio di moda e tra le sue clienti ci sono anche Michelle Obama e Hillary Clinton. Nel 2009 ha lanciato la Tory Burch Foundation con l’obiettivo di sostenere le donne negli Stati Uniti attraverso la loro formazione e iniziative imprenditoriali. Nel 2020 la manager è stata inserita nella lista delle 100 donne più potenti del mondo di Forbes.

huda5. Huda Kattan – 2,2 milioni di follower su Instagram e un patrimonio netto di 467 milioni di euro. Kattan è una truccatrice americana nata da genitori iracheni. Creò il suo blog dedicato al make-up nel 2010 e tre anni dopo ha dato vita alla sua linea di cosmetici, Huda Beauty. Galeotto fu un paio di ciglia finte: pare che lei e la sorella abbiano cominciato a farle da sole perché insoddisfatte dei prodotti in commercio e oggi sono uno dei pezzi di punta del marchio.

grace6. Grace Beverley – 1 milione di follower su Instagram e ricchezza sconosciuta. L’influencer 23enne ha mostrato le sue capacità imprenditoriali creando tre marchi di successo nel mondo del fitness: B_ND (bande di resistenza vegane), Shreddy (una app per il fitness), e Tala (linea di abbigliamento sportivo). Per il Telegraph è il simbolo del “business in stile Gen Z“. Il suo prossimo progetto è un libro che verrà pubblicato nel corso del 2021.

arianna7. Arianna Huffington – 717mila follower su Instagram e un patrimonio netto di 83 milioni di euro. La giornalista e scrittrice greco-statunitense è nota per avere fondato il blog Huffington Post. Nell’agosto 2016 ha lanciato la piattaforma di consulenza Thrive Global e oggi è tra le voci più autorevoli in fatto di successo, benessere in ambito professionale e conciliazione vita- lavoro.

sophie8. Sophie Amoruso – 622mila follower su Instagram e un patrimonio netto di 16 milioni di euro. Famosa per la creazione del retailer di moda Nasty Gal (che mosse i primi passi come negozio online su eBay nel 2006), nel 2014 pubblica la sua autobiografia: Girlboss. Il libro è un successo tale da diventare un best seller tradotto in molte lingue e anche una serie Netflix nel 2017.

emily9. Emily Weiss – 538mila follower su Instagram e ricchezza sconosciuta. Weiss è una delle poche founder ad avere raggiunto lo status di unicorno con il suo marchio Glossier, brand di prodotti di bellezza e cura del corpo. Tutto è partito nel 2010 quando l’imprenditrice ha fondato il suo blog Into the Gloss dedicato ai trucchi e beauty.

10. Whitney Wolfe Herd – patrimonio netto di 475 milioni. Con la quotazione di Bumble Wolfe Herd è diventata la più giovane milionaria self-made al mondo, secondo Forbes. Come risultato dell’offerta pubblica, la società con sede ad Austin ha raccolto 2,2 miliardi di dollari. La founder possiede 21,54 milioni di azioni Bumble, pari all’11,6% della società, che a seguito della quotazione hanno raggiunto un valore di 1,6 miliardi di dollari.

Per le imprenditrici la strada è ancora in salita e nel mondo del capitale di rischio persiste un grande divario di genere. Lo studio di Jbh ha rilevato che solo il 2% delle principali società mondiali ha una donna tra i suoi fondatori. In più le aziende a guida femminile sono spesso sottofinanziate. Proprio per questo motivo stanno nascendo iniziative di supporto alla imprenditoria femminile. Ad esempio l’angel group con sede a Palo Alto Astia ha da poco avviato un fondo di venture capital rivolto alle aziende guidate o create da donne. Il veicolo ha un target di 100 milioni e l’investitore principale sarà Mastercard. La stessa Bumble ha un fondo dedicato al sostegno di startup. Si chiama Bumble Fund e si concentra principalmente su investimenti early-stage in startup avviate da donne di colore o provenienti da gruppi sottorappresentati.