Per tante ragioni, il 2020 sarà un anno storico. Lo sarà anche perché mai così tante volte abbiamo sentito ripete “la prima donna che” in tutte le lingue, a qualsiasi latitudine e per qualsiasi professione. Dalla finanza alla scienza, dalle arti allo sport si allunga la lista dei profili che, un po’ moderne pioniere un po’ protagoniste da primato, nel corso degli scorsi 12 mesi si sono fatte conoscere al mondo.
L’elenco qui a seguire non è esaustivo e nemmeno pensato da leggere come una classifica. È piuttosto un promemoria di alcuni nomi che meritano menzione magari “solo” perché hanno fatto il passo successivo necessario come naturale conseguenza del loro percorso personale, o perché hanno compiuto (l’ennesima) impresa straordinaria.
È indubbio: questo è stato l’anno di Angela Merkel e Ursula von der Leyen. Non certo novizie della politica né per la prima volta capaci di definire un periodo, sono loro almeno in Europa quelle che più hanno rappresentato dei punti di riferimento di un 2020 in cui sono crollati tantissimi assiomi. Restano fuori dal conteggio di questa lista costituendo delle conferme più che dei primati. Allo stesso tempo, però, meritano una menzione prima di tutte, anche per la testimonianza dell’efficacia del modello di leadership che incarnano. Stessa menzione a parte per Kamala Harris, prima vice-presidente donna degli Stati Uniti. Rappresenta una novità tanto dirompente da gettare un barlume di speranza di cambiamento, a prescindere da quanto ci si interessi di politica statunitense, in un anno colorato a tinte davvero cupe.
1) Ngozi Okonjo-Iweala (Nigeria) e Yoo Myung-hee (Corea del Sud): una di loro dal 2021 ricoprirà la posizione di Direttore Generale del WTO (World Trade Organization). Mai dalla sua fondazione nel 1995, l’organizzazione internazionale che vigila sul rispetto delle regole del commercio globale, sarà (sicuramente) guidata da una donna.
2) Rania Nashar, prima donna a diventare CEO di Samba Finanzia Group, la terza banca saudita, e Jane Fraser, da febbraio prima donna a dirigere Citigroup, una delle principali banche di Wall Street. L’industria bancaria al mondo conta solo 32 ceo donne su un totale di 763 istituti quotati. Una percentuale ferma al 4%, secondo i dati di S&P Global Market Intelligence.In Italia ancora nessuna grande banca è guidata da una donna.
3) Le 9 astronaute statunitensi parte della selezione di 18 da cui verrà composta la squadra che riporterà la NASA sulla luna. Almeno una di queste nel 2024 sarà la prima donna a mettere piede sul suolo del nostro satellite partecipando al programma della missione Artemis – dal nome della dea greca gemella di Apollo, come il programma di lanci culminati con l’allunaggio nel 1969.
Christina Koch e Jessica Meir (già donne da primato nel 2019 per aver composto il primo team della storia tutto al femminile ad aver effettuato una “passeggiata spaziale” durante la loro permanenza sulla International Space Station), Anne McClain, Kate Rubins, Stephanie Wilson (la veterana del gruppo: ha già partecipato a 3 missioni dello space shuttle al 2007 al 2010), Nicole Mann (una delle matricole del gruppo, è astronauta dal 2013, il prossimo anno partirà per la ISS), Jasmin Moghbeli, Kayla Barron e Jessica Watkins (le altre tre matricole dello spazio).
4) Emmanuelle Charpentier (Francia) e Jennifer A. Doudna (USA), premi Nobel per la chimica 2020 grazie ai loro studi per lo sviluppo di un metodo per l’editing del genoma. Mai prima solo donne hanno ricevuto il prestigioso premio internazionale. Con loro sale a 7 il numero di scienziate premiate con il Nobel per la chimica da quando è stato assegnato per la prima volta nel 1901.
5) Dr. Jill Biden (USA), da gennaio sarà la 46esima first lady americana. Insegnante, scrittrice e filantropa, dopo aver lavorato per decenni come insegnante nelle scuole superiori, nel 2007 a 55 anni diventa dottore di ricerca. È stata la prima donna ad aver svolto una professione retribuita quando il marito ricopriva un’incarico presso la Casa Bianca, durante l’amministrazione Obama.
6) Tre donne del football americano 2020: Sarah Fuller, pur essendo “ben” la terza nella storia a entrare come giocatrice in una squadra non femminile, è la prima a giocare un Power 5 Conference (torneo che vede le migliori squadre di football universitario contendersi il titolo); Phoebe Schectes (USA e UK) una delle (uniche) tre coach che hanno lavorato con una squadra professionista del NFL (ha appena concluso la stagione con i Buffalo Bills di Buffalo, NY) e Callie Brownson (USA), chief of staff dei Cleveland Browns, la prima donna ad allenare una squadra della NFL durante una partita della stagione.
7) Maya Gabeira (Brasile) a 33 anni, ha vinto il cdbMD XXL Biggest Wave Award 2020 e in settembre ha segnato il nuovo record mondiale della più alta onda mai affrontata (e cavalcata con successo) da una donna.
8) Tsai Ing-wen (Taiwan), prima donna a essere eletta, nel 2016. a capo del governo taiwanese e riconfermata nel 2020. Sotto la sua guida il paese continua a gestire bene la crisi Covid-19, anche se paragonato con nazioni simili dell’area a guida maschile.
Le seguenti tre posizioni di questa lista sono occupate da profili che non hanno forse registrato dei primati specifici quest’anno, ma hanno sicuramente definito e stanno in qualche modo modellando questo 2020, si spera almeno in parte, il futuro.
9) María Aránzazu «Arancha» González Laya (meglio conosciuta come Arancha Gozalez), ministro degli esteri spagnola da gennaio 2020. Fino alla sua nomina, in un anno difficile per la Spagna e l’Europa, è stata Executive director del ITC (International Trade Center).
10) Le donne… della tecnologia: dalle scienziate alle programmatrici dei diversi settori tech alle professioniste degli e-sports, dalle ceo di grandi aziende innovative alle giovanissime che stanno re-inventando qualsiasi ambito del digitale.
11) Stacey Abrams, ex candidata a governatore della Georgia, prima donna di colore a candidarsi per questa posizione. Durante le elezioni del 2018, dopo essersi accorta che i repubblicani invalidavano migliaia di voti, si è impegnata a convincere i milioni di votanti non registrati a registrarsi e a votare. Impossibile non pensare che sia anche grazie a lei che nel 2020 la Georgia ha conosciuto un aumento impressionante del numero di votanti registrati: 1.790.000 in più rispetto alle presidenziali 2016 e 805.000 in più rispetto al 2018.
Menzioni speciali
Perché speriamo che esempi così diventino una consuetudine di cui non si parli più come primati:
Le donne dell’amministrazione Biden: dalla vice presidente eletta, Kamala Harris, a Janet Yellen, la prima donna Segretario del tesoro. Il New York Times tiene un aggiornamento costante delle nomine (femminili o maschili che siano, delle scelte del neoeletto presidente USA).
E per finire due uomini, perché se non si cammina insieme non si va da nessuna parte:
Rubin Ritter, ex co-ad di Zalando, ha lasciato la sua posizione per favorire la carriera della moglie e dedicarsi alla famiglia
Doug Emhoff, avvocato statunitense e primo second-gentleman della storia: il marito della vice-presidente Harris, lascerà il suo studio di Los Angeles e insegnerà alla Georgetown per seguire e adattarsi al percorso professionale della moglie.