Wall Street, Fearless Girl ha convinto 681 aziende a inserire una donne nel board

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Che Wall Street sabbia da imparare dall’Italia in quanto a diversity nei board è cosa nota. Non fosse altro perché noi abbiamo una legge, la Goldo-Mosca del 2011, che impone alle società quotate quote di genere negli organi societari. Fatto sta che negli Usa sono ancora molte le aziende quotate che non hanno neanche una donna nel proprio board (mentre in Italia siamo arrivati ad una media del 36,4%, presto in aumento al 40% dopo la revisione della quota con la Manovra di Bilancio 2019).

Dicevamo, a Wall Street ci sono ancora società senza donen nei board, ma sono meno di tre anni fa. A lanciare la campagna pro diversity era stata nel 2017 State Street Global Advisors, la divisione di asset management di State Street Corporation, installando proprio a Wall Street la statua della ragazzina che sfidava il toro, Fearless Girl. Oggi, a distanza di tre anni, State Street annuncia che la campagna ha avuto l’esito di portare 681 aziende quotate in Borsa nel mondo, che in precedenza non avevano mai avuto donne nei loro consigli di amministrazione, ad avere almeno un rappresentante femminile all’interno dei board.

Per celebrare il traguardo, in occasione della scorsa festa delle donne, State Street ha installato un “living wall” dietro la statua di Fearless Girl posizionata davanti alla Borsa di New York, la sua nuova casa dal 10 dicembre 2018, quando la statua è stata spostata da Bowling Green, la sua postazione originaria.

“Per noi questo è molto più di un anniversario: Fearless Girl è un modo più intelligente di fare business“, ha detto Cyrus Taraporevala, presidente e chief executive officer di State Street Global Advisors, aggiungendo: “L’installazione di Fearless Girl, che ha generato diversi dibattiti in tutta l’industria, ha permesso un cambiamento radicale in tema di diversità di genere nei consigli di amministrazione, e siamo solo all’inizio di questa crescita. In qualità di steward degli asset degli investitori, continueremo a usare la nostra voce e il nostro voto per sostenere una maggiore diversità di genere all’interno dei consigli di amministrazione“.

Il “living wall” forma una cornice di fiori e piante dietro la statua della Fearless Girl. Il numero 681, ovvero le società in tutto il mondo che in passato avevano consigli di amministrazione esclusivamente maschili e hanno risposto al nostro appello inserendo una figura femminile nel ruolo di amministratrice dall’inizio della campagna proprio a Wall Street, è incastonato nel muro, in modo che tutti possano vedere i progressi ispirati dalla Fearless Girl.

Quando abbiamo collocato per la prima volta la statua nel cuore di Wall Street, il nostro obiettivo era quello di prendere posizione per sostenere l’importanza della leadership femminile e creare maggiori opportunità per le donne in posizioni di potere”, ha affermato Lori Heinel, vice chief investment officer globale di State Street Global Advisors, proseguendo:  “Anche se abbiamo ottenuto risultati straordinari, sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare”.

State Street Global Advisors ha annunciato, inoltre, gli ultimi dati dell’impatto della campagna Fearless Girl, che dimostrano come le aziende continuino a rispondere alla chiamata.A febbraio 2020, 681 delle 1.384 aziende identificate da State Street Global Advisors hanno risposto all’appello aggiungendo una donna all’interno del proprio board. In dettaglio, 495 consigli di amministrazione negli Stati Uniti, 33 in Canada, 13 nel Regno Unito, 101 in Giappone e 30 in Australia.

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