Consob, nuovi massimi per la presenza di donne nei Cda delle quotate

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La legge Golfo-Mosca continua a portare risultati tangibili nella composizione dei consigli di amministrazione delle società quotate. Secondo l’ultimo rapporto annuale della Consob sulla corporate governance la presenza femminile negli organi sociali ha superato rispettivamente il 36% nei board e il 39% nei collegi sindacali. Oltre il 72% delle donne sono amministratori indipendenti, percentuale in continua crescita dal 2013.

La legge 120/2011 ha imposto un criterio di genere per la composizione degli organi sociali per i tre rinnovi successivi all’agosto 2012 (riservando un quinto dei posti al genere meno rappresentato per il primo rinnovo e un terzo dei posti per il secondo e il terzo rinnovo). Gli emittenti che hanno compiuto a giugno 2019 il secondo e il terzo rinnovo dell’organo amministrativo successivamente all’entrata in vigore della legge, rispettivamente 113 e 62, registrano una presenza femminile nei board pari al 37%. Un dato simile si rileva in media sia nelle 26 società che hanno compiuto solo il primo rinnovo (con una quota femminile pari al 35%) sia nei 26 emittenti che non sono soggetti alla disciplina poiché sono neo-quotati ovvero hanno completato i tre rinnovi previsti dalla legge.

Per altro con un paio di emendamenti all’ultima manovra di bilancio sono stati apportate due modifiche importanti alla legge. Innanzitutto ai tre mandati previsti dal testo approvato nel 2011, ne sono stati aggiunti altri tre. In secondo luogo la quota di genere è stata elevata dal 33% al 40%. Entrambe le modifiche saranno effettive già dalla prossima tornata di assemblee in primavera con un impatto sulle percentuali rilevate da Consob.

Ben diversa la situazione se si considerano i vertici delle società quotate: le donne ricoprono la carica di amministratore delegato in 15 società, che rappresentano il 2,5% del mercato in termini di capitalizzazione, mentre presiedono il board in 25 società, rappresentanti circa un terzo della capitalizzazione di mercato. In questo caso le quote non vengono applicate e il cambiamento è palesemente molto più lento.