E se poi su Tinder l’amore arriva?

scritto da il 03 Agosto 2018

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Va bene, ve lo racconto che poi su Tinder ci sono tornata. Le regole tra me e me erano chiare: nessuna “speranza d’amore” ma curiosità umana verso un segmento di mondo, quello maschile mio coetaneo, che conosco ancora poco. Con gli uomini lavoro, degli uomini parlo – soprattutto quando ne denuncio alcuni inefficienti monopoli – ma da un po’ di tempo ho iniziato a chiedermi se non li stessi valutando in modo superficiale semplicemente perché li conosco poco, per categorie. Così mi sono obbligata a incontrarne di nuovi. Scelti quasi a caso, proprio nel popolo di Tinder. Sono arrivata a quattro incontri: evitavo di chattare, preferivo fissare subito un caffè, d’altronde che cosa puoi scoprire di più con una chat rispetto a un incontro faccia a faccia? Sono stata frettolosa e ho avuto le stesse chance di incontrare persone affini a me che si avrebbero fermando persone a caso per strada.

Dopo un mese ero già stufa. Poi il viaggio in Portogallo.

Oggi sono qui, in Algarve (Portogallo), in vacanza con un uomo conosciuto quasi un anno fa su Tinder, con i miei bambini e i suoi bambini. Lui è un professore, e le probabilità di incontrarlo in altro modo rasentavano lo zero. Facciamo lavori diversi, in ambiti diversi, viviamo a 2mila chilometri di distanza, non abbiamo amici in comune, nemmeno a diversi gradi di separazione. Quando sono stata a Lisbona non ci siamo incontrati, ma da lì abbiamo iniziato a scriverci. Come nei romanzi epistolari, ma frasi brevi e moderne: whatsapp, poi email, poi timidamente telefonarsi, infine anche il video. Tutta la tecnologia possibile prima di arrivare a incontrarsi davvero per quel famoso caffè.

“E se poi non ci piacciamo?” diceva lui, quasi proponendo di non incontrarci mai.

“Io lo so già che mi piaci”, rispondevo io, perché non avevo mai conosciuto nessuno così intimamente e bene prima di stringergli la mano.

L’amore è arrivato via Tinder, e se all’inizio un po’ me ne vergognavo – stigma da zitella oppure da donna facile, sai com’è l’Italia… – oggi vorrei raccontarlo a tutte le amiche che fanno fatica a incontrare uomini, e ognuno è faticoso e sembra l’unico. L’amore ai tempi della tecnologia può arrivare da molto lontano, ma non devi avere paura di sbagliare, di rischiare, di essere delusa e di non piacere. Io sapevo che aveva ragione lui, e avremmo potuto non piacerci, ma in fondo cosa stavo rischiando? Pensavo che ci avremmo riso su e comunque avrei avuto un amico in più… in Portogallo.

Queste vacanze per la prima volta abbiamo messo insieme le famiglie. I nostri bambini – quattro tra i 10 e i 5 anni – parlano lingue diverse e comunicano a gesti, a smorfie, a risate. Nuotano, giocano a biliardino e a freccette, ascoltano la musica. Ogni tanto si dicono qualche parola in italiano e poi subito in portoghese, e la ripetono ridendo soddisfatti. Di loro, che si piacessero, non ci siamo mai preoccupati, e avevamo ragione.

E allora grazie Tinder, e grazie Alley Oop per avermi dato una buona scusa per esplorare il mondo (maschile). A volte serve un ruolo per fare cose nuove.

E poi la vita ti sorprende.

Ultimi commenti (26)
  • Modou |

    Piacere di conoscerti

  • Resy |

    Pensavo proprio in questi giorni di registrarmi su Tinder, ci rifletterò su ancora qualche giorno.

  • Alex |

    Infatti sono anni che provo, sia nella realtà, sia tramite chat, a conoscete nuove ragazze ma sono sempre fermo. Non riesco a conoscete qualcuna che mi reputi interessante. Per le ragazze è tutto più semplice. Se si è carine e sorridenti di ragazzi ne trovano quanti ne vogliono.

  • Serena |

    Ricordate la vecchia chat internazionale mIRC, primi 2000? In quegli anni, quando ero una 20nne carina, corteggiata e già economicamente indipendente, insomma non mi mancava niente e tanto mi rifiutavo di uscire con i ragazzi che incontravo nei locali perché presa maggiormente da quelli che conoscevo in chat. Non poco tempo dopo ho conosciuto il mio futuro marito, un Ingegnere meccanico petrolifero giramondo…Olandese, e’ venuto a trovarmi e non ci siamo più mollati, dopo un breve fidanzamento ci siamo sposati, viviamo da molti anni nel mio paesetto sul Trasimeno ma con seconda residenza in Olanda, ed abbiamo un bellissimo bambino.

  • Gina |

    Ho conosciuto il mio ex ragazzo 1 anno fa su fb…

    1 anno assieme, ma mi aveva riempitadi bugie.

    Ho solo sprecato un anno

  • marco |

    sembra più un post commerciale costruito ad hoc per fare marketing: una vetrina infinita di prodotti umani usa e getta per svariati gusti ed appetiti scopo avventura e anche con possibile lieto fine amoroso disneyano; finalmente potresti trovare una persona che ti capisce, senza spendere 60 euro a seduta…

  • Javier |

    A mio parere i siti di incontri e le chat servono principalmente a rimorchiare e far felici uomini e donne almeno, sessualmente in via preliminare. D’accordo con l’autrice questi siti possono costituire una collezione di figurine. Anche per me lo è stato. Trovare l’amore potenzialmente si può perchè ritengo sia un luogo d’incontro come può esserlo il bar, la strada, la balera. Poi la coppia, dopo aver soddisfatto il reciproco appetito sessuale, può frequentarsi e conoscersi e così iniziare una relazione che comporta scelte e decisioni comuni. Comunque al mia esperienza personale è finita che convivo da 6 anni con la mia compagna conosciuta in chat , abbiamo due figli e all’orizzonte non c’è la separazione ma il terzo figlio.

  • Teicano |

    Awwwwwwwww, che storia..

  • Fabrizio |

    Sono convinto che molti che vanno su questi siti abbiano problemi reali nel conoscere persone sui canali tradizionali quindi si nascondono dietro uno schermo per proteggersi.la società è diventata difficile quindi capisco chi frequenta questi posti

  • Maria |

    Ho conosciuto 2 coppie che si sono conosciute in Sociali – Meetic e Tinder. Una si è sposata e l’altra è andata a convivere. Il divorzio della prima – nonostante i figli, e un po’ anche a causa dei figli – è finito stile La guerra dei Roses, la seconda si è separata con molto astio. Le due storie riportate qui in questo blog sono anche queste finite. Che dire? Per me non è la strada adatta. La conoscenza via social porta a innamorarsi di aspetti che non sono solidamente ancorati a quella attrazione e graduale intima conoscenza che si prova incontrandosi nella vita. Partendo con l’obiettivo “devo trovare l’amore”, con il social si trova ma con il tempo emergono radici di incompatibilità. Quindi non rischio, preferisco uscire anche quando non ne ho voglia e partecipare a tutto ciò che la società reale oggi ci offre. Da sola o con amici, imparando a stare sola e bene con me stessa – e non è facile!