Lo aveva annunciato prima dell’estate “Entro la metà di settembre convocherò la CAI”, e ha puntualmente mantenuto la promessa: la nuova vicepresidente Laura Laera ha convocato la Commissione Adozioni Internazionali lo scorso 12 settembre, dopo che non si riuniva, ricordiamolo ancora una volta, dal 27 giugno 2014. Più di tre anni fa.
A darne l’annuncio è il sito stesso della Commissione Adozioni, che riporta anche nel dettaglio i contenuti della riunione. È un ottimo inizio e, soprattutto, un forte segnale di cambiamento, dopo i silenzi e la paralisi che hanno caratterizzato gli ultimi anni di conduzione della CAI da parte della ex vicepresidente Silvia della Monica.
E proprio a proposito della precedente conduzione, sul sito si leggono poche ma preoccupanti righe: “Nel corso della riunione si è dato conto della precedente gestione della Segreteria Tecnica nonché della situazione operativa ed economica della Commissione. Quanto alla precedente gestione dell’ex Vicepresidente si è fornita ampia documentazione a tutti i commissari attestante numerose irregolarità. Si è rilevato tra l’altro, in diversi casi, la mancata corrispondenza tra numeri di protocollo assegnati ai documenti e i documenti stessi, nonché l’assenza di numerosi allegati pur in presenza del numero di protocollo relativo”. Parole che pesano come macigni su un organo chiamato a essere garante a livello internazionale di trasparenza e correttezza su procedure che riguardano i minori.
C’è spazio però anche per notizie rincuoranti per il mondo dell’adozione: “si è sottoposto all’esame della Commissione il Piano di attività proposto dall’Istituto degli Innocenti di Firenze per il periodo 1° settembre 2017-31 dicembre 2018, i cui contenuti la Commissione ha condiviso, fatti salvi gli approfondimenti tecnici da parte della Presidenza del Consiglio. Tale Piano prevede, in particolare, la riattivazione della Linea CAI, l’attività di monitoraggio e analisi e, tra l’altro, il supporto tecnico alle attività internazionali.
La Commissione ha altresì deliberato di sottoporre a verifica tutti gli enti autorizzati ai sensi dell’art.15 del DPR 108/2007, a partire da quelli con plurime segnalazioni e/o altre rilevanti criticità”.
La CAI, quindi, sembrerebbe seriamente intenzionata a riprendere il proprio ruolo informativo e di supporto alle coppie in attesa e alle famiglie, riaprendo le proprie linee di comunicazione diretta (sito internet, telefono, mail) mute ormai da anni; a riattivare la pubblicazione dei rapporti annuali sulle adozioni internazionali utili a monitorare i cambiamenti in atto nel mondo adottivo per elaborare strategie di sostegno alle famiglie. E, non ultimo, la CAI riprende a svolgere il compito fondamentale di controllo sugli enti autorizzati, a garanzia della trasparenza dell’iter adottivo e del rispetto delle leggi internazionali a protezione dell’infanzia.
Per quanto riguarda la questione dei rimborsi alle famiglie adottive fermi alle adozioni concluse nel 2011, la Commissione si dice intenzionata a “procedere in tempi ragionevolmente rapidi alla liquidazione dei rimborsi delle spese sostenute dalle coppie, a cui seguiranno controlli a campione sulle autocertificazioni allegate”.
E, nel segno del cambio di passo è anche la notizia che la vicepresidente intenda istituire il fascicolo digitale della coppia con tutti i dati che riguardano il proprio percorso adottivo e i relativi documenti. Il fascicolo sarà consultabile in qualsiasi momento dalla coppia, che potrà così finalmente monitorare il proprio iter in autonomia.
Un altro passo avanti verso la trasparenza, ribadita anche dalla volontà di riunire d’ora in poi la Commissione a cadenza mensile.
Il documento tocca praticamente tutti i temi caldi che erano rimasti in sospeso negli ultimi anni e che avevamo segnalato come urgenti dalle pagine di Alley Oop in chiusura del 2016 e che ci auspicavamo si potessero risolvere con il nuovo anno (http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/2016/12/30/e-anche-questanno-e-finito-cosa-rimane-in-sospeso-per-le-adozioni/ o). Che sia la volta buona?