Sulla strada verso la parità, le donne hanno un compagno di viaggio che rischia di essere come l’elefante nella stanza: così ingombrante da risultare invisibile. Una recente ricerca di Promundo e UN Women, intitolata “Comprendere le mascolinità”, ha dato forma e voce alla figura maschile in Egitto, Marocco, Palestina e Libano, quattro dei Paesi peggiori al mondo in termini di parità di genere.
Le interviste hanno coinvolto 10.000 tra uomini e donne, e hanno rivelato una realtà carica di violenza e di stereotipi, che non dà grandi segnali di poter cambiare. Fino al 45% degli uomini ha ammesso di aver usato violenza fisica verso la propria compagna, una percentuale che sale all’80% se invece si parla di violenza emotiva. Tra il 31 e il 64% degli uomini ha molestato donne per strada, e stranamente questa percentuale è tanto più alta quanto più gli uomini sono istruiti. Ovviamente, tre quarti degli intervistati uomini – e metà delle donne – ritiene che il posto principale della donna sia in casa, e che l’uomo debba monitorarne i movimenti.
La violenza sembra essere un linguaggio che gli uomini apprendono a casa, sin da bambini: i maschi vengono infatti picchiati più spesso delle femmine, e le madri li picchiano di più di quanto facciano i padri: fino all’80% delle donne e al 50% degli uomini trova infatti normale usare violenza fisica sui propri figli. Il circolo, così, si chiude quando i bambini diventano adulti: gli uomini continuano a parlare la lingua della violenza con le donne, le donne con i bambini. Il rapporto presenta alcune proposte per migliorare questa drammatica situazione: uno spiraglio lo offre la paternità, un altro gli uomini giovani – che però sembrano essere troppo schiacciati dallo sforzo di uscire dalla povertà perché gli resti fiato per cambiare gli schemi – mentre un po’ più tenaci nelle aspirazioni sembrano essere le giovani donne, pur non avendo nei fatti alcun potere di cambiare le cose.
Nonostante la radicale differenza di contesto, alcune delle soluzioni proposte andrebbero bene anche in Italia, dove ci interroghiamo tanto su cosa “aggiustare” delle donne e per le donne, ma forse non stiamo osservando con attenzione sufficiente l’altra metà del cielo. Se la indagassimo potremmo scoprire verità inaspettate…. e magari anche promettenti.