Cosa chiedono le donne che si rivolgono alla consulente d’immagine? Quali bisogni esprimono e quali desideri? Senza dubbio, le domande più frequenti sono quelle in tema di abbigliamento e bellezza. Tutto nasce dal desiderio di piacersi di più e sentirsi a proprio agio nelle varie occasioni. Eppure c’è un concetto ricorrente, che non viene quasi mai esplicitato in modo diretto, ma che in realtà emerge sempre in modo chiarissimo? Il tempo. Perché se è vero che l’aspetto estetico/stilistico è l’esigenza manifestata, la problematica “nascosta” è quasi sempre la relazione che le donne hanno con il tempo.
IL TEMPO CHE MANCA
Se escludiamo la fascia di donne fino ai 24 anni , ovvero studentesse o giovani lavoratrici che spesso vivono ancora con i genitori e che hanno ancora molto tempo da dedicare a se stesse e si divertono a fare shopping, a vestirsi, a cambiarsi più volte al giorno, a farsi belle, a giocare con il proprio look, man mano che ci avviciniamo ai 30 anni, o li superiamo, il tempo diventa un fattore determinante. Maggiori responsabilità nell’ambito della coppia, magari dei figli, e/o energie investite per costruirsi una carriera o un futuro professionale, sono tutti elementi che riducono gli spazi per dedicarsi a sé. Il vestirsi diventa un esercizio di dovere, e non certo di piacere. Il poco tempo (e spesso la poca voglia) da dedicare al proprio aspetto porta le donne a vestirsi ancora come quando andavano all’università, o a infilarsi in una specie di divisa (camicia bianca e pantalone nero) che è quanto di più noioso possa esserci. Così vanno avanti, per qualche anno. Poi un campanello suona, e si vedono troppo ‘junior’, poco rappresentate nella loro immagine, forse anche indebolite da essa. E scoprono come, condividendo necessità, obiettivi e azioni con il supporto della consulenza d’immagine, possono alleggerire e razionalizzare il guardaroba, ed essere in grado di vestirsi velocemente, senza essere ripetitive ma con una propria identità, e un risultato efficace nel contesto lavorativo.
IL TEMPO CHE PASSA
E poi ci sono le 40-50enni, che hanno alle spalle esperienze importanti sentimentali, lavorative e personali. Magari separate, o con i figli ormai fuori di casa, o eterne single, o lavoratrici dalle prospettive professionali piuttosto piatte, che si guardano molto indietro ed hanno paura di guardare avanti, perché non vedono una direzione. Hanno più tempo ora di una volta, maggiori disponibilità economiche, e vogliono fare i conti con il loro aspetto (con il tempo che passa e segna il viso ed il corpo) e con il proprio stile, combattute tra la consapevolezza di non essere più ragazze ed il terrore di diventare delle ‘signore’ (ormai il concetto di ‘signora’ sembra identificare il prototipo della donna d’altri tempi, e a nessuna piace l’idea). Vedersi più fresche, sentirsi attuali, avere un approccio selettivo ma gratificante nei confronti della moda e della propria immagine è l’obiettivo che condividono con la consulente d’immagine, e si muovono di conseguenza: nuovo hairstyle, imparare a truccarsi meno ma meglio, rivisitare in chiave attuale i pezzi base del loro guardaroba. Magari divertirsi con accessori o pezzi insoliti o giovani, ma sempre senza cadere nel ‘fashionismo’. Darsi insomma quella spinta che serve per restare in carreggiata, guardare avanti con più leggerezza, sapendo che per quanto concerne il vestirsi, l’età non deve mai essere un limite alla curiosità e al cambiamento.