Bambine, ragazzine, donne che si affacciano alla vita, che si trasformano e si formano, in quella “età dello tsunami” che è l’adolescenza. Piene di paure, di ossessioni, ebbre di vita, prendono consapevolezza, scoprono l’emozione del primo bacio, della loro prima volta, cercano con difficoltà il loro posto nel caos della vita adulta.
“Verdissime”, la nuova raccolta di racconti di Daniela Gambaro, scrittrice e sceneggiatrice per la tv e il cinema, ci guida per mano tra le adolescenti e gli adolescenti degli anni 80-90, tra i ragazzi di ieri che scopriamo straordinariamente somiglianti a quelli di oggi. È vero quasi tutti i protagonisti di queste storie non hanno cellulare e febbre da social, non vivono nella cosiddetta società onlife, come la definisce oggi Luciano Floridi, non hanno videogiochi e video pornografici a portata di mano, ma sono adolescenti con le stesse problematiche, gli stessi timori e gli stessi desideri. Anche se gli sfondi diversi appaiono diversi, i passaggi esistenziali sono comuni.
Il confronto con il trauma
Dalla perdita di una madre all’incontro con un “orco”, come succede a Marta in campeggio, dalla gestione di una madre depressa alla morte di un fratellino appena nato: le protagoniste di “Verdissime” spesso si confrontano con un grande trauma, a volte taciuto o accantonato per anni. Un macigno in più rispetto alle altre ragazze della loro età. Grandi difficoltà che si trovano a vivere in un momento già di per sé problematico della vita, e che riescono tuttavia a fronteggiare. Trovando la loro strada.
L’importanza dell’aiuto femminile
C’è un filo che accomuna quasi tutte le storie legandole in maniera invisibile ed è quello della solidarietà, della sorellanza femminile: bambine senza madre che la cercano e la trovano in altre figure materne, ragazzine che cercano dei modelli femminili a cui legarsi o si appoggiano all’amica del cuore, giovani donne che aiutano e proteggono ragazzine che si affacciano alla vita e che già conoscono la brutalità della violenza maschile. Un’amica, un’insegnante di ginnastica, la madre di un’amica, una compagna di viaggio risultano figure fondamentali nella crescita di queste “piccole donne”.
Daniela Gambaro, attraverso la sua penna sottile e ironica, fotografa con un lessico graffiante ogni sentimento, ogni sfumatura, ogni connotato estetico ed emotivo delle protagoniste «acerbe e verdissime» come giovani alberi e delle altre figure femminile pronte a esserci per loro, a dare una mano. Già vincitrice del Premio Campiello Opera Prima con “Dieci storie quasi vere” dedicate al tema e alle problematiche della maternità, con questo libro edito sempre da Nutrimenti, Gambaro indaga un altro momento cruciale della vita di una donna e della femminilità, e lo fa mettendo a nudo verità talvolta scomode. Di nuovo commuove, crea empatia, senza aggiungere una parola in più, senza una sbavatura o una ridondanza.
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Autrice: Daniela Gambaro
Titolo: Verdissime
Editore: Nutrimenti
Prezzo: 18 euro
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