Cambio vita: Maria Elena Fabbrini dalla carriera internazionale al made in Italy

“Dall’età di 19 anni mi sono trasferita a New York dove, dopo un periodo al lavoro in una galleria d’arte e una laurea in Svizzera in Business Administration e Hotel & Restaurant Management, mi sono specializzata nel settore dell’accoglienza che mi ha permesso di conoscere e dirigere alcune delle realtà del settore più prestigiose in circolazione come l’Harry’s Bar e lo Sketch di Londra”.

Parte da qui il racconto di Maria Elena Fabbrini: formazione e carriera internazionale, che avrebbe potuto far immaginare per lei una vita e una professione fuori dall’Italia. A volte, però, le sliding doors della nostra esistenza fanno sì che ci si ritrovi dove non si pensava. “Dopo 10 anni lontana da casa, ho deciso di rientrare in Italia per promuovere il mio territorio” racconta la manager che oggi è imprenditrice.

L’idea durante la pandemia

Dopo aver vissuto per più di 10 anni all’estero, con una laurea in Svizzera a Les Roches in Business Administration e Hotel & Restaurant Management ed esperienze lavorative per Four Seasons, Mandarin Oriental, Rocco Forte e Cipriani, Fabbrini ha ideato la piattaforma Nest Italy da migliaia di follower per promuovere il nostro Paese. L’intuizione nasce durante la pandemia quando, nonostante una carriera che l’ha portata a contatto con le più grandi aziende del settore dell’ospitalità, ha capito che il suo concetto di valorizzazione turistica non era ancora rappresentato da nessuno. Insomma, era arrivato il momento di fare la propria parte per far conoscere l’Italia all’estero.

La nostra squadra, composta da due professionisti assunti e decine di collaboratori,  racconta l’italianità lontano da una narrazione fatta di stereotipi a base di “pizza, pasta, Dolce Vita“. Sicuramente queste fanno parte delle nostre radici, ma pensiamo che ci sia molto altro da raccontare” spiega la general manager di Nest, inclusa tra le 100 donne da tenere d’occhio in futuro da Forbes. Attraverso questa piattaforma si possono vivere i luoghi attraverso un soggiorno capace di valorizzarne le eccellenze. 

Il progetto Tavolata

Nest si pone quindi l’obiettivo di creare esperienze interamente ‘Made in Italy’ collaborando con imprenditori, strutture, artisti e artigiani. E per riuscirci sono stati messi a punto alcuni progetti satelliti come Tavolata, una cena per soli dodici commensali intorno a un social table per gustare un menù stagionale preparato da chef locali. Non ci si conosce all’inizio dell’evento, ma porterà dopo portata si diventa complici e pronti a condividere un’occasione inedita di promozione del territorio. Una di queste serate si è svolta negli spazi di Consorzio Wunderkammer, un hub di innovazione culturale, sociale e ambientale sulla darsena fluviale di Ferrara. 

Ad accompagnare Maria Elena nell’organizzazione della cena ferrarese c’era la squadra di Saleepepequantobasta che si occupa di home restaurant. Per l’occasione Sofia Solina, Matteo Pancaldi e Ginevra Campalani hanno allestito una cucina in una delle sale riunioni di Wunderkammer: tra stampanti e postazioni pc ora si trovano padelle e proposte per la cena pronte per essere impiattate. L’idea di inaugurare un home restaurant arriva dopo un viaggio in Sicilia che ha sorpreso Sofia, Matteo e Ginevra non soltanto per il cibo, ma soprattutto per l’atmosfera che si viene a creare durante una cena speciale in casa: mettere a disposizione degli altri la propria dimensione domestica è un atto di fiducia, così come lo è la cucina dopotutto. Un approccio che d’altronde appartiene anche alla filosofia di Nest Italy, la cui priorità è far sentire a casa chi siede intorno a una delle sue tavolate.

Sentirsi a casa

Mi sento a casa quando sono circondata dalle persone a cui voglio bene, sorseggiando del buon vino. Per lavoro viaggio in tutto il mondo, ma ho sempre bisogno del mio nido per sentirmi davvero felice” osserva Maria Elena Fabbrini, che abbiamo incontrato in occasione della cena e a cui abbiamo chiesto di spiegarci l’obiettivo di Nest: “Vogliamo portare il Made in Italy all’estero e lo facciamo attraverso la selezione di strutture alberghiere, l’organizzazione di tavolate condivise in location inedite come palazzi, gallerie d’arte, campi di grano. la promozione di artisti italiani contemporanei che portiamo nelle nostre viewing rooms (gallerie d’arte online) e uno shop online dove trovare prodotti d’eccellenza. Ma per riuscirci ho bisogno della mia squadra, composta soprattutto da donne, e delle collaborazioni con aziende, artigiani e chef che esprimono al meglio il potenziale dei luoghi che scegliamo. La selezione delle partnership è ritagliata su misura rispetto alle tradizioni e ai punti di forza del territorio. Avevo bisogno di andare all’estero per riuscire a guardare meglio ciò che siamo e possiamo offrire: oggi spero di poter fare la mia parte nella valorizzazione turistica nazionale. 

Come pensate di finanziare la crescita?
Cerchiamo investitori business angels per espandere l’attività costruendo un network di location dove portare per esempio i nostri eventi targati “Tavolata”. Oggi collaboriamo anche con il mercato internazionale, soprattutto quello americano e cinese. I ricavi di Nest infatti non provengono solo da prenotazioni, esperienze ed eventi, ma anche dai pacchetti marketing che offriamo alle aziende.

Le strutture presenti nel nostro portfolio hanno siglato una “membership fee” per essere nella nostra vetrina. E proponiamo allora due opzioni: una “base” per essere inclusi nella piattaforma Nest, e una “avanzata” che offre un piano di comunicazione personalizzato per promuovere al meglio le aziende. Le assistiamo inoltre nella gestione dei social media, dei siti internet e forniamo consulenza aziendale. 

Come vedi il futuro di Nest?
Nest Italy e Tavolata stanno crescendo: siamo in contatto con nuove aziende e nuove città. Nei prossimi mesi saremo in giro con altri eventi, per esempio ci troverete sulla Costiera Amalfitana o in Val d’Orcia. E siamo al lavoro per creare anche una base operativa per la nostra startup, che possa al tempo stesso funzionare come un club per la nostra community dove poter trascorrere del tempo di qualità e pianificare le proprie esplorazioni. Lo stiamo rendendo un luogo da cui scoccano scintille creative, tra arte e musica, due componenti immancabili nella mia vita. Ecco, il futuro che immagino per Nest è esattamente in bilico su tutta questa bellezza. E grazie a questo so che andrà lontano.

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