Violenza sulle donne, il Senato approva la relazione sugli uomini maltrattanti

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Il Parlamento batte un colpo sulla delicata questione dei percorsi di recupero degli uomini autori di violenza di genere. L’Assemblea del Senato ha dato disco verde unanime, con 211 voti favorevoli, alla risoluzione firmata da tutte le forze politiche che approva la relazione della commissione Femminicidio sui percorsi trattamentali per gli uomini maltrattanti.

La risoluzione, a prima firma delle due relatrici del documento, Donatella Conzatti (Iv) e Alessandra Maiorino (M5S), attesta che “la violenza maschile contro le donne rappresenta un fenomeno sociale diffuso e strutturale con radici culturali profonde, che ancora oggi permeano le relazioni tra uomini e donne in tutto il mondo come anche nel nostro Paese”. Ricorda poi quanto previsto dagli articoli 12 e 16 della Convenzione di Istanbul e cioè che “l’istituzione e il sostegno dei programmi rivolti agli uomini autori di violenza domestica e di genere hanno l’obiettivo di interrompere i comportamenti violenti, le escalation e le recidive”. Viene poi fissato l’impegno per il Governo “ad accogliere ed attuare le azioni indicate nelle conclusioni” della relazione messa a punto dalla Commissione guidata da Valeria Valente (Pd) e “ad intraprendere ogni iniziativa utile a tal fine”.

Impegno accolto dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, che nella replica in Aula ha affermato che “il contrasto alla violenza maschile contro le donne è una scelta sulla quale il nostro Paese non intende arretrare e lo abbiamo deciso come direzione strategica anche dell’azione di governo. Lo abbiamo voluto fare con scelte strutturali e integrate, con risorse finalmente strutturali, così come strutturale è, finalmente, il piano strategico nazionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne. Si tratta di un piano nel quale abbiamo voluto inserire l’attuazione dell’articolo 16 della Convenzione di Istanbul per quanto riguarda la riabilitazione e il trattamento degli uomini autori di violenza. Lo abbiamo inserito con azioni specifiche nell’asse della prevenzione, con un’azione di monitoraggio necessaria per una verifica puntuale e con azioni di rafforzamento anche nell’asse della punizione”. La relatrice Maiorino e la ministra hanno ricordato i disegni di legge di iniziativa parlamentare e governativa che sono all’esame della commissione Giustizia di Palazzo Madama con cui si punta a rafforzare la necessità e la condizionalità di seguire i percorsi di riabilitazione, ed hanno sottolineato l’urgenza di procedere con un iter celere di esame e approvazione di norme di legge.

Nel corso della discussione è stato ricordato che la commissione Femminicidi ha deciso di svolgere un focus su questo tema per predisporre raccomandazioni utili per il varo di una disciplina organica dei percorsi e dei centri che offrono trattamenti per uomini autori di violenza. La relatrice Conzatti ha ricordato i fondi già stanziati da uno dei decreti sostegni del 2020 e dalla legge di Bilancio. La Ministra Bonetti nel suo intervento ha riferito che si stanno ripartendo i 9 milioni stanziati per il 2022: “Due milioni di euro saranno destinati all’azione prevista dalle Regioni, con le quali stiamo anche procedendo alla definizione di criteri di accreditamento per i nuovi centri di riabilitazione per gli uomini maltrattanti e alla definizione di requisiti standard e linee guida”. Ha inoltre anticipato che “nell’osservatorio di contrasto alla violenza maschile contro le donne che sto costituendo, la rappresentanza dei centri per uomini maltrattanti è prevista proprio per definire la sinergia e co-progettazione necessarie per la stessa strategia”.

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  • Gloria |

    Ben vengano programmu riabilirativi psr uomini maltrattanti e iter più strutturati.Ma tale problematica molto complessa deve essre affrontata a piú l7vellu e a 360 gradi come mi pare sia già stata delineTa in un progetto di legge.Innanzitutto partiamo dalla prevenzione nelle famiglie e scuole sin dall’infanzia dove si deve efucare al rispetto, alla dignità umana, alla inclusione.Non devono poi mancare sostegni alle famiglie diventate una cellulla più complessa e caratterizzate da una notevole dinam8cità,e quindi proliferazione di serzizi e aiuti concreti sia alle coppie stesse al momento opportuno e non quando è già troppo tardi sia alle famiglie nella loro interezza soprattutto con presenza di adolescenti problematici che tendono ad avuire eventuali crisi di coppia.L’intervento politico deve ,inoltre, contribuire al miglioramento della qualutà della vita in rutti i suoi aspetti.Infine lo stato non deve abbandonare le vittime della violenza di cui si fNno carico nella maggior parte dei casi le famiglue di origini impegnate in l7nghe e costose cause e per giunta sono.lasciati sa soli per la lungaggine della macchina burocrztica ,si per la causa in se stessa che per l’eventuale sostegno economico.SiMo una Comunità stringiamoci insieme invece di isolare chi ha problemi e supportiMoli al momento opportuno,smettiamola di far finta di non vedere, di non sentire, di non parlare e poi di meravigliarci quando la teagedia è avvenuta

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