Maria Chiara Carrozza presidente del Cnr per costruire un ponte fra ricerca e salute

carrozza1

Una donna che nomina un’altra donna: è il passaggio a una nuova era” la neopresidente del Cnr Maria Chiara Carrozza commenta così, con l’agenzia stampa Ansa, la sua nomina a capo del più grande ente di ricerca italiano. Per la prima volta, da quando è nato il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) , 98 anni fa, una donna è ricoprirà il ruolo di presidente, dopo un elenco di 22 uomini, fra presidenti e commissari.

A nominare Maria Chiara Carrozza è stata la ministra per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, che ha commentato: “E’ qualcosa di molto importante, un elemento di gioia“. Con la nomina del presidente, il Cnr “torna a essere nel pieno delle sue funzioni organizzative e gestionali, oltre che scientifiche“, osserva la ministra, che aggiunge: “Il ruolo che il Cnr sarà chiamato a svolgere nei prossimi anni sarà strategico per la crescita di tutto il Paese e per la competitività internazionale: dovrà essere un vero motore, in modo trasversale su tante tematiche e settori, per valorizzare e fare emergere le tante potenzialità che esistono nel sistema della ricerca italiana“.

Carrozza, vanta un’esperienza maturata a livello nazionale e internazionale, ed è stata ministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca nel 2013. In precedenza ha maturato una solida esperienza nel settore delle tecnologie più avanzate presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che nel 2017 l’ha portata nella rosa internazionale delle 25 donne della robotica. Nata a Pisa 56 anni fa, Maria Chiara Carrozza è stata anche la più giovane rettrice italiana, sempre presso la Scuola Superiore Sant’Anna e direttore scientifico dell’IRCSS Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus.

Lavorando con il ministero della Ricerca e con quello della Salute, quindi secondo una prospettiva più teorica e una più clinica, dire che il mio obiettivo è fare ponte fra questi due ambiti: non è solo una questione di organizzazione della ricerca, ma di cultura. Abbiamo imparato che dall’800 bisogna portarsi dietro questo approccio culturale” sottolinea la presidente del Cnr.

Sarà questo uno dei principali obiettivi di Carrozza e sarà, dice, la “grande occasione per risollevare la ricerca“. Un compito importante anche secondo la rettrice della Scuola Sant’Anna, Sabina Nuti, per la quale “mai come in questo momento la ricerca scientifica deve tornare ad assumere un ruolo centrale quale asset fondamentale su cui investire per superare la fase di emergenza che l’Italia e il mondo vivono da oltre anno“.

Per Carrozza la cosa importante è stare “con i piedi per terra: ho imparato che bisogna prima ancorarsi ai valori solidi: mi preparo anche ad ascoltare: ci vorrà una fase di ascolto importante per capire che cosa si aspetta il Paese e che cosa ci si aspetta all’interno dell’ente. E’ una grande responsabilità“. Infine i saluti, “ultimo sguardo al passato: saluto la Fondazione Don Gnocchi, che è parte della mia storia, e sono grata alla Scuola Superiore Sant’Anna per quanto mi ha dato. Da domani si pensa a lavorare“.