“Basta continuare a ridere! Tutto questo sghignazzare non vi aiuta a stare attenti! Forza studiate e fate i compiti. Avreste dovuto vedere al lavoro da me: tutti concentrati, non volava una mosca!”. Questi erano spesso gli argomenti con cui i nonni intervenivano nei pomeriggi di studio miei e dei compagni di scuola. Immaginavo l’ambiente di lavoro come un posto cupo e alle volte triste dove il sorriso era il principale nemico dei risultati e dove una risata era più pericolosa di un colpo di tosse ai giorni del covid-19.
Per fortuna il confronto con i miei genitori ha presto cambiato quella visione terroristica dell’ambiente professionale e ha aperto la mia mente a scenari in cui ridere era una componente vitale nel rapporto tra colleghi. Oggi un lavoro che ci appassiona e che può esser vissuto in un contesto dove ci si sa anche divertire è ricercato da tutti, perché l’idea diffusa vuole che una risata sia il sale della produttività.
Ma quanto è utile ridere durante una giornata di lavoro? È davvero importante poter sorridere e “divertirsi” in azienda?
La risata è un indicatore naturale che rappresenta una condizione di serenità e sicurezza. Se prendiamo in considerazione l’ambito lavorativo, proprio l’essere sereni ed il sentirsi sicuri rappresentano due aspetti a cavallo tra lo psicologico ed il fisico che possono favorire, ad esempio, il benessere aziendale e l’incremento della produttività professionale.
L’utilità della risata in contesti professionali viene sostenuta anche dagli studi dell’Università della Florida, che nei suoi progetti sottolinea come il divertimento in ambito lavorativo renda più facile per le persone lavorare in maniera efficace.
L’essere “stakanovisti”, invece, non necessariamente genera una maggior capacità produttiva. Poco riposo, stress, malumore e la mancanza di momenti in cui “staccare” dall’ambito lavorativo sono i peggiori nemici del rendimento professionale.
Esistono molte tesi a sostegno del fatto che le risate sul lavoro sono una cosa seria; alcune di queste appaiono indiscutibili, mentre altre sono semplicemente auspicabili. Ecco una raccolta delle nove che, tra quelle trovate sul web, appaiono più significative.
- Il sorriso facilita l’apprendimento. L’utilizzo ponderato dell’umorismo come strumento didattico consente una piacevole riduzione della tensione in aula e aiuta a costruire un’atmosfera positiva che sostiene l’apertura mentale facilitando la comprensione.
- Divertirsi ci mette in relazione con gli altri. Il suono positivo di una risata può generare uno stimolo nel cervello dell’ascoltatore grazie al quale può scaturire interazione sociale attraverso un sorriso. Tutto questo ci collega e ci connette.
- La risata riduce le distanze sociali. Se usato bene e non con malizia o cattiveria, l’umorismo accomuna tutti, eliminando pregiudizi e differenze. È altrettanto vero, che scivolare su temi delicati può esser molto pericoloso. Un sorriso, accompagnato dalla giusta dose di sensibilità e attenzione, può fare la differenza.
- Sorridere coinvolge e crea ingaggio. Le persone poco impegnate costano alle aziende in termini di scarsa produttività, assenteismo e risultati inefficaci. I manager che stimolano e apprezzano i momenti di “stacco” e le risate tra colleghi generano nei loro team un maggior livello di coinvolgimento, ottenendo, oltre ad un ambiente più “sano”, risultati migliori e prestazioni più efficaci.
- Ridere appiana i contrasti. Sapersi divertire facilita le conversazioni e riduce le distanze fra le persone. Proprio per la capacità di unire l’uno all’altro, la leggerezza di un sorriso, quando nasce nel momento giusto, può aiutare a smorzare la tensione e aprire la strada per un avvicinamento.
- Divertirsi aiuta a costruisce la fiducia. Una sana risata può funzionare anche come attivatore di coesione nel gruppo e come combustibile per la fiducia reciproca. Condividere momenti gioiosi e superare i contrasti anche grazie al buonumore fa bene alla squadra.
- L’umorismo incoraggia le persone a lavorare insieme. Un numero crescente di ricerche mostra che quando condividi una risata stai rispecchiando non solo il linguaggio del corpo dell’altro, ma anche l’attività ormonale e neuronale, stimolando l’investimento nel benessere reciproco.
- Il sorriso sostiene la resilienza e la capacità di migliorarsi. Gli accadimenti negativi ed il fallimento possono far parte del percorso professionale di ogni persona. La modalità con la quale affrontiamo questi eventi può, tuttavia, essere il fattore che genera un buon equilibrio personale. La possibilità di sorridere degli errori permette di sviluppare la capacità di ripartire a fronte degli imprevisti.
- Ridere può abbassare lo stress. Lo stress cronico può causare tensione muscolare e abbassare le difese immunitarie. La risata può contrastare questi effetti negativi perché l’umorismo al contrario permette di rilassare i muscoli, diminuire la pressione sanguigna e migliorare il nostro sistema di difesa.
Questi nove spunti lasciano pochi dubbi sui benefici delle risate al lavoro. Certo, la distanza fisica a cui siamo ancora costretti può generare minori occasioni di ilarità e convivialità tra colleghi. Teniamolo a mente durante i prossimi collegamenti e non perdiamo l’opportunità di accogliere il nostro interlocutore con un sorriso o di strappare una risata!