Ragazze che stanno bene, il femminismo delle millennials

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“Al di là di tutto ciò che ancora ci manca, di tutto quello che è perfettibile e migliorabile della nostra epoca, ciò che ci interessa raccontare sono le sfide e le grandi possibilità che si aprono di fronte a noi. Non sarà un viaggio semplice, perché spesso non è semplice essere una giovane donna, ma di certo gli strumenti non mancano. Tutto sommato, le ragazze stanno bene”. Parola di Giulia Cuter e Giulia Perona, classe 1990, note per aver ideato “Senza rossetto”, podcast letterario al femminile prodotto da Querty a partire dal 2016.

“Le Ragazze stanno bene” è il titolo del loro primo libro, appena edito da HarperCollins, che si muove nello stesso solco del podcast: raccontare il filo che lega le donne, da quelle del 1946 che votarono per la prima volta a quante scesero in piazza negli anni Settanta per l’aborto e il divorzio, fino alle trentenni di oggi. Il risultato è un excursus per grandi argomenti – le tappe principali del vissuto di ogni donna – da cui emerge la riconoscenza per i progressi innegabili, le fondamenta del benessere del titolo, insieme alla consapevolezza di doverli proteggere e di dover guardare avanti, alla strada che c’è ancora da percorrere.

Le due autrici parlano con una voce sola in prima persona. “Le storie che troverete in questo libro – spiegano nell’introduzione – sono personali, ma anche universali; sono le nostre storie e quelle di molte ragazze che abbiamo incontrato sul nostro cammino e, siamo certe, di molte di coloro che ci leggeranno”. Identificarsi è semplice, anche per chi trent’anni li ha superati da un pezzo. Si parla di ciclo mestruale (e dei tanti tabù che ancora lo circondano), di educazione (e degli stereotipi tossici), di corpo ed estetica, di sesso e relazioni, di matrimonio, lavoro, maternità, politica e consenso. Si parla di ciò che non si vuole più essere (spose sottomesse, madri obbligate, casalinghe disperate, femministe arrabbiate che odiano gli uomini) e anche di ciò che si è già: lavoratrici in carriera, donne libere nella gestione della propria vita sessuale, politiche impegnate, ma anche compagne, mogli e mamme per scelta.

La forza del volume sta nello sguardo rinnovato ai temi classici della letteratura femminista, che svuota di senso le accuse di radicalismo e di estremismo rivolte a molte attiviste e intellettuali della vecchia guardia. È la riscoperta non ideologica delle conquiste del passato, accompagnata dall’aggiornamento con gli obiettivi del futuro: “Femminista è chiunque creda nella parità sociale, politica ed economica tra i sessi, e chiunque sia convinto che il sesso biologico non sia un fattore rilevante nella determinazione dei diritti di un individuo. Possiamo e dobbiamo esserlo tutti”.

Potremmo considerare questo itinerario di formazione il passo necessario per un surplus di consapevolezza, una bussola per orientarsi nelle relazioni al tempo di Tinder e delle altre app di dating. Anche nei nuovi luoghi possono persistere discriminazioni e pregiudizi: la sfida è saper fare buon uso della libertà di scegliere sconosciuta alle generazioni precedenti. Vale ancora di più per il matrimonio: le due Giulie ci insegnano che è inutile perdere tempo a giudicare. La ricetta è una: “Riportiamo al centro i nostri desideri”. Ridimensionamo il controllo sociale sui nostri corpi. Inventiamo “una nuova narrazione dei generi”. Perché il linguaggio crea il mondo: se ce lo ricordano due giovani donne, che per giunta non si lamentano ma sperimentano, c’è speranza.


Titolo: Le Ragazze stanno bene
Autore: Giulia Cuter e Giulia Perona
Editore: HarperCollins
Prezzo: 13,60 euro