Leonie von Hase è appena stata eletta Miss Germania 2020. Cosa ha di particolare? Molte, moltissime cose. La prima è che ha 35 anni, un’età decisamente sopra la media di qualsiasi Miss. In secondo luogo non è sposata ma è mamma: di un bambino di tre anni. In terzo luogo non vuole fare la modella ma ha già alle spalle un discreto successo come imprenditrice. In quarto luogo ha sfilato in tailleur pantalone nero, e non in costume.
Una Miss rivoluzionaria, insomma. Potremmo quasi dire la prima Miss femminista. Come è potuto succedere che in Germania la vittoria andasse a una donna del genere? È semplice: dopo 60 anni, gli organizzatori del concorso hanno cambiato le regole del gioco. In primo luogo, alle selezioni quest’anno potevano candidarsi donne tra i 18 e 35 anni. Ma, soprattutto, le finaliste sarebbero state giudicate non solo per il proprio aspetto, ma anche per il proprio carattere, la propria personalità, la propria storia.
Leonie ha trionfato su 7500 candidate, e quando le hanno consegnato la fascia della vittoria, invece di piangere, ha commentato: «È la notte delle donne forti, questa». Miss Germania 2020 è nata in Namibia e ha girato il mondo. «La mia percezione di cosa sia una bella donna – ha detto – è data dalla forza, dal carattere e dall’autenticità che irradia». Per poi concludere che «certo ora non farò il manichino per un anno».
Bella, ma soprattutto intelligente. E trentenne. E mamma. Insomma, tutto perfetto? No, qualcosa manca, in questa edizione di Miss Germania 2.0. Ed è cosa di un certo peso. La giuria che ha scelto Leonie era fatta tutta di donne. Quando è che una giuria fatta metà di donne e metà di uomini arriverà allo stesso verdetto? Perché solo allora la parità delle donne sarà veramente raggiunta. E una donna sarà finalmente bella perché intelligente quanto un uomo.