La violenza sulle donne fa 88 vittime ogni giorno. Viene colpita una donna ogni 15 minuti. L’ex partner è indicato dalla vittima come presunto autore degli atti persecutori nel 60% dei casi e in oltre l’89% dei casi le donne vittime di violenza sono italiane, così come italiani sono gli autori (74%). Sono gli ultimi dati diffusi dalla Polizia di Stato, impegnata nel contrasto alla violenza di genere con la campagna “Questo non è amore”, partita nel 2016.
Andando a guardare i singoli reati, i maltrattamenti sono i principali (36 casi al giorno), seguiti da stalking (27 casi), percosse (20 casi) e violenze sessuali (9 casi). I dati della Polizia forniscono poi un confronto interessante: quanti sono gli uomini a subire lo stesso tipo di reato nello stesso lasso di tempo? Sono 7 a denunciare maltrattamenti, 8 stalking, 0,5 violenze sessuali mentre salgono a 20 le percosse.
Nell’80% dei casi l’aggressore “ha le chiavi di casa”
Le vittime di sesso femminile nel tempo risultano in aumento, passando dal 68% circa del 2016 al 71% del 2019. La lettura di questo dato ha anche un risvolto positivo: una maggiore coscienza dei delitti subiti, una rinnovata propensione e fiducia nel denunciare quanto accaduto e quindi una maggiore emersione del fenomeno. Nell’80,2% dei casi, l’aggressore “ha le chiavi di casa”, si legge nel report presentato oggi. A livello geografico, l’incidenza per 100mila abitanti di sesso femminile delle donne che denunciano di aver subito un reato di violenza di genere mostra gli stessi valori in Piemonte, come in Sicilia. Le vittime di violenza sono in alta percentuale italiane (80,2%). I presunti autori di reati di questo tipo sono italiani nel 74% dei casi, in aumento dal 73% del 2018. I luoghi dove avvengono di più le violenze sessuali sono le strade e i parcheggi pubblici.
I femminicidi sono il 34% del totale delle uccisioni
Per quanto riguarda i casi di di donne uccise per femminicidio, quei casi cioè per cui la donna è uccisa in quanto donna, o perché la donna non è quella che la società vorrebbe che fosse, il report della Polizia di Stato evidenzia che sul totale degli omicidi le donne nei primi 8 mesi del 2019 rappresentano il 34% del totale (il 38% nel 2018), il 22% straniere (21% nel 2018) e l’autore è un familiare nell’81% dei casi (dall’82%). Il partner o l’ex è l’autore nel 63% dei casi (in aumento dal 56%). Analizzando i casi di femminicidio e quindi non quelli in totale di omicidio, colpisce il numero di donne straniere uccise. Se in genere rappresentano il 20% circa di tutte le vittime di sesso femminile, nel caso di femminicidio la percentuale sale in modo esponenziale oltre il 60%. Circa la metà delle donne uccise per femminicidio lascia dei bambini piccoli, orfani. Alla base dei femminicidi ci sono sono nella maggior parte dei casi motivi legati a un’idea malata di possesso, mancanza di accettazione di una separazione, gelosia incontrollata anche dopo un divorzio, non accettazione di una nuova storia d’amore dell’ex partner. Nel 18% dei casi l’autore del femminicidio si toglie la vita.
La campagna della Polizia di Stato: “Questo non è amore”
I dati sono stati presentati insieme alle nuove iniziative della Polizia di Stato nell’ambito della campagna “Questo non è amore”, che va avanti dal 2016 e punta alla sensibilizzazione, all’aumento della consapevolezza culturale sulla violenza di genere sia tra i rappresentanti delle forze dell’ordine che tra le vittime. In questi giorni, proseguiranno i presidi informativi nelle piazze italiane con membri della Polizia di Stato a disposizione per spiegare, aiutare e sostenere chi voglia sapere di più del tema. Nella presentazione, un particolare rilievo è stato dato allo strumento dell’ammonimento del Questore, una misura di prevenzione che nasce con lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale.
Degli strumenti di tutela per le donne vittime di violenza, di fondi, norme e azioni concrete nella lotta a un fenomeno radicato nella società si parlerà al convegno nella sede milanese del Sole 24 Ore, organizzato da Alley Oop-Il Sole 24 Ore dal titolo #NONSEISOLA – #SEMPRE25NOVEMBRE
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