Paola Egonu: “Voglio crescere per andare a Tokyo e giocarcela”

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Ben 324 punti, 275 schiacciate, 26 muri e 23 ace. Basterebbero le statistiche dei Mondiali 2018 in Giappone per disegnare la grandezza di un’atleta di appena 20 anni, Paola Egonu, già diventata il simbolo della Nazionale italiana, tanto che i brand fanno la fila per averla come testimonial. D’altra parte riuscire a saltare un massimo di 3,44 metri in elevazione in partita e schiacciare siluri da far paura alle avversarie non è caratteristica comune e al mondo già ci invidiano la campionessa che ha trascinato l’Italia ai Mondiali 2018 fino all’argento. E ancora una volta i numeri lo confermano: nella semifinale contro la Cina, vinta dall’Italia per tre set a due, Paola Egonu ha messo a segno 45 punti, pari al 39% di quelli totali segnati dall’Italia, compreso quello della vittoria. Nessuna atleta era mai riuscita a fare così tanti punti in una sola partita. Il precedente record, che resisteva dal 2006, apparteneva a Yelena Pavlova con 40 punti. Ma Egonu non è nuova a certi record: ad appena 17 anni l’atleta ha segnato il record assoluto di marcature in una partita di Serie A1 con 46 punti segnati giocando con il Club Italia contro Firenze.

A guardarla dagli spalti, questa ragazza alta 1,90 e dal fisico scolpito, si ha l’impressione sia una pantera pronta a divorare le avversarie anche per quel suo sguardo penetrante. La realtà è totalmente diversa: «Sono molto emotiva. Prima delle partite importanti sento la tensione. Ci sono quegli attimi in cui le gambe ti tremano.  Certo rispetto a 4 anni fa sono più in grado di sentire e riconoscere le mie emozioni e riesco a essere più consapevole di quello che sto vivendo» racconta Paola, che fra allenamenti e partite è difficile da raggiungere in momenti di quiete. E con gli anni hanno imparato a conoscerla bene anche l’allenatore della Nazionale, Davide Mazzanti, che nel maggio del 2014, quando era tecnico della Juniores azzurra, la convoca, ancora in età da pre juniores, per le qualificazioni europee in programma a Montesilvano. E la conoscono meglio anche le compagne, che non hanno bisogno di parole per leggerle dentro: «Abbiamo dei caratteri forti e capita raramente che facciamo vedere le nostre debolezze. Quando mi trovo in quelle situazioni di tensione, mi aiutano molto le mie compagne, che se ne accorgono dalle mie espressioni e dai miei modi, vengono da me e hanno gesti che mi aiutano e mi supportano. Un vero punto di riferimento, per me, è Miriam Sylla, che mi capisce e sa come prendermi».


L’intervista completa a Paola Egonu è contenuta nell’ebook Donne di Sport, scaricabile gratuitamente sul sito del Sole 24 Ore, cliccando sulla copertina qui di seguito:

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