Addio ad Alessandra Ponari, il suo impegno per i diritti di donne e bambini

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Ho visto Alessandra Ponari, già capo del dipartimento per Pari opportunità, solo due-tre volte. Le persone con cui mi interfaccio per lavoro da quasi 20 anni di mestiere sono e sono state tante, diverse, di ogni estrazione politica e sociale. Ma con Alessandra è stato diverso. Si è creata subito una sintonia, è nato un forte feeling nel campo della difesa dei diritti delle donne, che ha portato ai suoi bei contributi sul nostro blog riguardo al tema, per Alley Oop tra i più importanti, della lotta alla violenza di genere. Fino alla conferma del patrocinio, che Alessandra ha fortemente voluto, da parte del Dipartimento alla seconda edizione dell’ebook “#Hodettono” sulla violenza contro le donne.

Del contributo di Alessandra Ponari alla nostra pubblicazione vorrei ricordare l’importanza da lei riconosciuta alla formazione che, anche alla luce degli ultimi episodi di cronaca, si rivela l’anello debole nella risposta tempestiva e competente alle donne vittime di violenza. La formazione per Alessandra Ponari dovrebbe riguardare tutti quelli che si interfacciano con il problema della violenza: “operatori sanitari, forze dell’ordine, magistratura, scuola, comunicazione”. E proprio nel campo della comunicazione, che continua a dare cattive prove nel raccontare gli ultimi femminicidi, aveva voluto un gruppo di lavoro aperto, tra l’altro, all’Ordine dei giornalisti e alla Fnsi che, basandosi sul manifesto di Venezia già esistente, allargasse i principi già attuati in varie redazioni giornalistiche a tutti gli operatori della comunicazione, soprattutto a coloro che non hanno ricevuto una formazione ad hoc in materia.

Alessandra Ponari, classe ’72, dopo una breve malattia combattuta con forza ci ha lasciato. Resta la stima e l’affetto di quanti l’hanno conosciuta e hanno lavorato con lei. Empatica, socievole, determinata. Viceprefetta, era rientrata da qualche mese al ministero dell’interno, dove a suo tempo aveva lavorato al Dipartimento per l’immigrazione a stretto contatto col prefetto Morcone. Ma il suo impegno più intenso è stato al Garante per l’infanzia. Quella passione per la tutela dei diritti della persona e dei minori l’aveva trasferita al Dipartimento per le Pari Opportunità dove ha dato il suo apporto, per alcuni mesi.

Ci mancherai Alessandra, e grazie per il tuo contributo al nostro lavoro. Ecco, forse il modo migliore per ricordarti è il link al nostro ebook, nelle cui pagine sei presente con le tue idee concrete e le tue parole d’impegno.