Un team di hacker, ha iniziato la fase di attacco scansionando l’infrastruttura di rete e individuandone le falle per aggirare il sistema e prendere il controllo del maggior numero di macchine. La contromossa è avvenuta con azioni difensive per bloccare gli hacker e preservare i propri dati.
Anni fa avremmo pensato alla trama di un film, oggi potrebbe sembrare un fatto di cronaca.
Se vi dicessimo invece che si tratta di un nuovo approccio di recruiting?
Lo scorso 25 maggio Accenture ha dato vita al “Cyber Game 4 Talents”: un diverso modello di reclutamento e al tempo stesso un’opportunità concreta per i candidati di testare le proprie capacità in una dinamica di gamification (ovvero l’utilizzo di dinamiche proprie dei giochi in contesti non ludici). “A chi si occupa di sicurezza informatica, sono sempre più richieste competenze trasversali e capacità di interagire con molteplici aree aziendali. Ecco perché iniziative come il CyberGame4Talents di Accenture rappresentano uno strumento innovativo con il quale valutare capacità e attitudini che in genere non si colgono da un curriculum o da un colloquio di lavoro”. Paolo Dal Cin, managing director di Accenture Security Lead per Italia, Europa Centrale e Grecia.
Venti partecipanti, con un’età media di 23 anni e selezionati tra neolaureati triennali e laureandi magistrali di Informatica, Ingegneria e Matematica, si sono sfidati sotto la supervisione del Purple Team, gruppo di esperti Accenture che ha decretato il team vincitore e i most valuable player che si sono distinti durante la sfida.
La domanda di professionisti in questo settore sta crescendo rapidamente di pari passo con un cyber crime sempre più aggressivo e organizzato, conferma Paolo Dal Cin.
Per questo motivo è previsto un inserimento di 40 professionisti in ambito Security per i prossimi 3 mesi in Accenture. Si tratta prevalentemente di profili esperti e junior e di circa 10 posizioni per stage che saranno sulle sedi di Milano, Napoli e Torino.
Venti ragazzi di cui solo 2 partecipanti donne, è un bilanciamento rappresentativo degli studenti iscritti ai corsi di studio? “La partecipazione femminile a CyberGame rispecchia quello che è il trend di presenza universitaria delle studentesse ai corsi di studio tecnici, ma la tendenza sta cambiando, vediamo sempre più spesso donne che si riconoscono e si legittimano in ruoli tecnici e mi aspetto di vedere sempre una maggiore partecipazione femminile alle selezioni del personale ed alle prossime edizioni del CyberGame” spiega ad Alley Oop Elena Iascone, consulting manager di Accenture Security e Project Manager del primo CyberGame4Talents.
Il digitale e l’accrescimento di competenze tecniche è un tema caldo, visto come un motore che può favorire la riduzione del gap salariale di genere.
Le competenze tecniche sembrano essere la via di entrata per le donne nei board. Secondo una ricerca Accenture la probabilità che le donne che siedono nei consigli di amministrazione abbiano un’esperienza tecnologica professionale, sono quasi il doppio rispetto a quelle dei loro colleghi maschi. Lo studio – che ha esaminato la rappresentanza delle donne nei cda di oltre 500 aziende dell’elenco Global 2000 di Forbes in 39 paesi fra Europa, Asia, Nord America, Sudamerica e Australia – ha rilevato che il 16% delle donne che siedono nei cda ha un’esperienza tecnologica professionale, rispetto al 9% dei colleghi maschi.
Un’altra recente ricerca, “Getting to Equal 2017”, mette in evidenza come la generazione di donne che uscirà nel 2020 dalle università dei Paesi maturi potrebbe essere la prima a godere della parità retributiva con i colleghi maschi.
Buone notizie quindi. Il divario retributivo potrebbe scomparire se le donne sapranno sfruttare tre fattori chiave: digital fluency, strategia di carriera, competenze tecnologiche, a patto che Stato, mondo accademico e imprese sostengano fattivamente il cambiamento.