A Roma si racconta il gesto dell’atleta nell’arte, nel nome di De Coubertin

logo-per-socialSport e cultura. Qualcuno vede queste due dimensioni della vita umana come antitetiche, quasi che l’una escludesse l’altra. C’è lo stereotipo dello sportivo tutto muscoli e poco cervello, figurarsi la creatività. E quello dell’artista talmente assorbito dal momento della creazione da dimenticarsi di mangiare, quasi che il fisico non esistesse. E invece, se si guarda indietro, ma non troppo, alla fine dell’Ottocento si incontra il pensiero del barone Pierre de Coubertin, ideatore delle Olimpiadi moderne, secondo cui lo sport è sì una parte importante nella formazione del giovane uomo moderno, ma insieme con le arti.
A questa idea che fonda la modernità dell’evento sportivo più importante al mondo si ispira l’esposizione Il Gesto dell’Atleta nell’Arte in programma contemporaneamente in due sedi, il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (MLAC) e il Museo di Arte Classica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Sapienza di Roma, dal 16 al 30 giugno 2017.

L’iniziativa, promossa da un gruppo di studenti del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo della Sapienza, grazie al bando di Ateneo “Iniziative culturali e sociali proposte dagli studenti”, è stata curata da un team interamente femminile: Miriam Carinci e Sara Taffoni, studentesse, e Tiziana Pikler, giornalista professionista, già autrice di due libri “Lo sport nelle arti pittoriche” e “Immagini di Sport”.

Il nostro intento è quello di porre in evidenza la valenza dello sport in quanto cultura, il suo valore formativo per l’individuo e per la collettività. Queste valenze positive dell’attività sportiva si rintracciano anche nella produzione artistica, letteraria e cinematografica. È proprio il suo essere soggetto di ambiti diversi che permette di dare dello sport una rappresentazione realmente completa e multidisciplinare”, spiega Tiziana Pikler, contributor anche di Alley Oop su temi dell’arte e dello sport. La mostra è articolata in due percorsi: il primo, al Museo d’Arte Classica, in cui saranno esposte le antiche sculture di atleti; il secondo, al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, in cui saranno invece presentate opere degli artisti Franco Ariaudo, Cranny Aulo, Danilo Correale, Ottorino Mancioli, Emilio Notte, Eduardo Palumbo e Daniele Villa Zorn insieme alle fotografie di Paolo Mussat Sartor. In occasione dell’inaugurazione, prevista venerdì 16 giugno alle ore 17, ci saranno due performance live: dalle ore 17 Cranny Aulo con “MUSEI intanto IDIVIDUALI” e dalle ore 17.30 Daniele Villa Zorn con “dove andare a parare”.

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L’evento ha avuto il patrocinio del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana, della Scuola dello Sport del Coni e dell’Associazione Fare Cultura. Del comitato scientifico fanno parte i docenti dell’Ateneo romano Marcello Barbanera, Francesca Gallo, Andrea Minuz e Claudio Zambianchi, oltre a Mauro Checcoli e Rossana Ciuffetti in rappresentanza del Coni.

Giovedì 22 giugno, dalle ore 15 alle ore 19, sempre al MLAC si terrà inoltre una Tavola rotonda alla quale parteciperanno tra gli altri il presidente del Coni Giovanni Malagò, il Consigliere del Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo Paolo Masini, il presidente dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana Mauro Checcoli, il Direttore della Scuola dello Sport del Coni Rossana Ciuffetti, l’artista Tea Andreoletti, l’atleta della Nazionale Italiana di Scherma Lucrezia Sinigaglia e la rappresentante della Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali – Palazzo Braschi Fulvia Strano.
Con la nostra Associazione Fare Cultura stiamo già collaborando alla realizzazione di una mostra, sempre su questi temi, prevista nel 2018 al Centro Trevi di Bolzano”, concludono Miriam Carinci e Sara Taffoni.

Info: Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (MLAC) e Museo d’Arte Classica, Sapienza Università di Roma, piazzale Aldo Moro 5, Roma
Orari: al MLAC dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00; i giorni degli eventi dalle ore 10.00 alle ore 19.00; al Museo dei Gessi dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Ingresso gratuito