#Millennials: quando una casa tutta per sé è un lusso

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Andrea vive in provincia di Milano e lavora a Bergamo. Paola a Bergamo invece ci vive ma studia a Milano. Entrambi hanno 27 anni, fanno i pendolari e vivono con la propria famiglia. Tutti e due vorrebbero andare a vivere da soli ma le condizioni economiche attuali non permettono loro di fare piani a lungo termine. “È una questione di soldi – dice Paola – ci penserò dopo la laurea”. Andrea conferma: “sul lato economico vorrei avere un fondo di sicurezza in banca prima di prendere, anche solo in affitto, una casa per un anno o più”.

Paola e Andrea fanno parte di quei 7 milioni i giovani italiani che vivono con mamma e papà. Secondo gli ultimi dati Eurostat il 67,3% di chi ha tra i 18 e i 34 anni abita con i genitori, contro il 47,9% della media europea. Il valore più alto dell’Unione dopo la Slovacchia. Per fare un confronto con gli altri paesi: in Germania è il 43,1%, in Inghilterra il 34,3% e in Francia il 34,5%, fino ad arrivare alla Danimarca dove la percentuale degli under 35 che vive a casa dei genitori è del 19,7%.

I motivi sono sia culturali che economici. Nello stesso studio Eurostat emerge che il 40,3% di chi vive con i genitori ha un’occupazione. Solo 1 ragazzo su 5 in quella fascia di età si dichiara disoccupato. Certo la precarietà non invoglia a lasciare un tetto sicuro ma è anche vero che in Italia si è sempre rimasti con i genitori finché non ci si sposava o si creava la propria famiglia per tradizione. Oggi è plausibile pensare che le condizioni economiche abbiano spostato un po’ più in là i tipici traguardi della vita adulta, come il primo figlio o il matrimonio ma, secondo dati Istat, in Italia il dato degli under 35 in casa di mamma e papà ha sempre oscillato intorno al 60%, con il valore più basso registrato tra il 2009 e il 2010 al 58,6%. Anche vent’anni fa gli uomini italiani con meno di 35 anni che abitavano con i genitori erano il 62,8%.

trasloco3Anche le disponibilità economiche contano: andare a vivere da soli è un esperimento di maturità che non tutti si possono permettere. Il canone di affitto è una delle principali voci di costo nel bilancio di un single. In alcuni casi lo sforzo economico è tale da lasciare ben poco in tasca. E questo senza contare la seconda voce di spesa più importante: le bollette. Elena, 28 anni, vive a Roma ed è alle prese con gli ultimi scatoloni del trasloco. “Spostarsi in un quartiere diverso in una città smisurata come Roma è veramente un grande cambiamento”, dice. Da poco ha cambiato casa: si è appena spostata da San Paolo alla zona Gianicolense. Da un appartamento condiviso con due coinquilini ad una casa tutta per lei e la sua compagna. “Non è un passaggio semplice, per mesi abbiamo tenuto traccia delle nostre spese mensili per vedere se ce lo potevamo effettivamente permettere. Se fossi stata da sola, il prezzo degli affitti (e l’ammontare del mio stipendio, che è nella media) non mi avrebbe permesso di affittare neanche un monolocale. In due ce la caviamo, stando attente”.

A Milano e Roma dividere l’affitto è praticamente una necessità. Mitula, motore di ricerca immobiliare presente in 40 Paesi, ha analizzato il costo dell’affitto di un appartamento di 40 metri quadrati a Napoli, Torino, Palermo, Roma e Milano in relazione ad uno stipendio medio di 1100 euro al mese.millennials-casa-2 Le ultime due città risultano le più costose: mentre gli esperti consigliano di non spendere per la casa più del 30% di quanto si guadagna, per vivere da solo a Milano e Roma si dovrebbe impiegare il 70% del proprio stipendio. Nella capitale l’affitto medio di un appartamento di 40 metri quadrati nel centro storico è di circa 1.000 euro. Poco più alto a Milano, circa 1100 euro. Va poco meglio a Napoli. Le persone che vivono da sole nella città partenopea rappresentano il 26.6% e spendono fino a 513 euro per affittare un piccolo appartamento che corrisponde quasi al 60% del salario medio. A Palermo l’affitto incide invece del 33% sull’economia di un single che decide di non condividere casa con amici o coinquilini. Per finire la città che offre il miglior rapporto affitto/stipendio tra quelle analizzate è Torino. Qui il canone di locazione non supera il 27% delle entrate mensili.

“Analizzando i nostri dati abbiamo visto che mantenere l’affitto di un immobile, seppur di dimensioni ridotte, è molto costoso per un single in Italia, a volte in rapporto con lo stipendio quasi insostenibile. È per questo che molti single, soprattutto giovani, scelgono la coabitazione e rinunciano alla propria privacy”.  dichiara Anna Westermann, responsabile dello studio di Mitula.

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