Il caso Telegram: l'informazione piratata ai tempi del Coronavirus


In questi giorni di clausura abbiamo imparato a fare il pane, a seguire con più attenzione i compiti dei figli, a scandire la giornata su un calendario tutto nuovo. E abbiamo letto. Tanto. Moltissimo. Soprattutto i quotidiani, ma anche i settimanali e i mensili. Stampa estera, giornali specializzati, fumetti, perfino le parole crociate. Valanghe di carta digitale, informazione come se piovesse. Tutto gratis. Edicole intere materializzate in un clic su cellulari e computer a costo zero. Una cuccagna. Poco importa che si tratti di pirateria, che quelle copie scaricate gratis impoveriscano un'informazione già malandata nei profitti e che...