Violenza sulle donne, servono mediatrici culturali per salvare le migranti


L’integrazione delle donne migranti, rifugiate o richiedenti asilo, che hanno subito violenza o sono vittime di tratta, passa per una figura, quella della mediatrice culturale che va formata e incrementata. Più di un interprete, la mediatrice parla con donne spesso completamente a digiuno di lingua italiana, e riesce a inserirle in un contesto più ampio, che passando dalla comprensione del linguaggio arriva alla conoscenza e alla dimestichezza di regole, usanze, costumi. Spiegando le differenze, aiutandole le vittime a integrarsi, a seguire i propri figli in un Paese dove spesso non capiscono quello che viene loro detto....