Diciamolo una volta per tutte: la tecnologia salva la vita. Quando la si sa usare. Oggi la rappresentante di classe ha smesso i panni della desperate housewife ed è a tutti gli effetti un/una digital manager, un’eroina dei nostri giorni al servizio di tutti noi.
Quest’anno ho esordito nel ruolo di mamma di un bambino che va a scuola e solo all’idea di trovarmi nella condizione di dover fare la rappresentante di classe, mi sentivo male. Non lo sono direttamente, ma mi presto a condividere qualche consiglio digitale con la nostra super rappresentante, e se c’è un apprendimento che ho subito fatto mio in questi pochi mesi: oggi la rappresentante di classe deve essere una digital manager, per il bene di tutti, a iniziare da se stessa.
Che ruolo aveva la rappresentante di classe prima dell’avvento del digitale? Passare ore e ore a scuola per parlare con le insegnanti, raccogliere i problemi e i bisogni, riportarli a ciascuno dei genitori nei mezzi di comunicazione disponibili al momento (cornetta e telefono analogico, letterina da scrivere e fotocopiare per tutti?) e raccogliere feedback, o soldi, come la piccola fiammiferaia bussando alla porta di tutti, anche quelli che non possono darli o che fanno finta di niente. Sia allora che ora la rappresentante è anche il punto di riferimento per i genitori che si perdono i pezzi di comunicazioni (e di figli a volte) per strada.
Oggi, sempre più, il/la rappresentante è un eroe o un’eroina digitale: apre il gruppo whatsapp il primo giorno di scuola e lo popola a occhi chiusi con i numeri di tutti i genitori che incontra; raccoglie informazioni utili a tutti e le condivide in un click (menù della mensa, scioperi, novità, attività sportive); stende comunicazioni di vario tenore per il gruppo con cadenza regolare (messaggi dagli insegnanti, foto di eventi chiusi ai genitori ma a cui lei può partecipare, indicazioni riguardo il Natale, suggerimenti per le feste dei bambini, insight su tutte le malattie che stanno spopolando in classe); fa da digital coach per chi non è pratico di questi strumenti; infine organizza incontri e invita le persone a partecipare a questo e quell’evento. Manca solo che attivi una di quelle app per raccogliere i soldi con un messaggio. Ma è solo una questione di tempo. Forse già con il nuovo anno scolastico farà anche questo.
Il/la rappresentante di classe è anche un/una community manager, perché sa quali comunicazioni devono circolare nel gruppo e quali no, e quando vede qualcuno scrivere cose inappropriate o inopportune a quel contesto, evita di rispondere e sensibilizza le altre persone a non farlo per non alimentare la polemica.
Che l’incarico di rappresentante di classe vada valorizzato sul proprio profilo LinkedIn?
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