Imola Charity Bike, la pedalata a supporto della ricerca sulla fibrosi cistica

Nel 2023, quasi 62 milioni di turisti hanno scelto l’Emilia-Romagna per trascorrere le proprie vacanze con 14,5 milioni di arrivi. Un vero record che ha superato i numeri del pre-pandemia e che assume ancora più importanza se si pensa che è passato solo un anno dall’alluvione e dal terremoto, due eventi che hanno messo a dura prova il carattere di una regione che da sempre fa di accoglienza e solidarietà i suoi baluardi.

Sì, perché l’Emilia Romagna non è soltanto terra di spiagge, divertimenti, cultura e buon cibo, ma è anche un luogo dove l’amore del fare per aiutare pulsa allo stesso modo di quello per i motori e per il ciclismo, due passioni che in questa regione vengono tramandate di generazione in generazione. E sono stati proprio motori e ciclismo, domenica 26 maggio, i protagonisti di Imola Charity Bike | In loop per FFC Ricerca, la pedalata solidale a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica tenutasi nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, il tempio della velocità che dopo la profonda ricostruzione del 2007 è tornata ad ospitare da quattro anni la Formula 1; e che di recente è stata anche teatro di una prova del Campionato Mondiale Endurance dopo un’attesa di oltre 40 anni.

Ricerca per la fibrosi cistica

L’Imola Charity Bike – alla sua prima edizione – è stato fortemente voluto dalla delegazione Imola e Romagna della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica ETS (FFC Ricerca), che da più di 20 anni promuove, seleziona e finanzia progetti avanzati di ricerca per migliorare la durata e la qualità di vita dei malati e sconfiggere definitivamente la fibrosi cistica. Riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) come ente promotore dell’attività di ricerca scientifica sulla malattia, la Fondazione si avvale di una rete di circa 884 ricercatori e del lavoro di157 delegazioni e gruppi di sostegno distribuiti in tutta Italia. Cinque mila volontari raccolgono fondi e fanno informazione su una grave patologia che in Italia vede la presenza di un portatore sano ogni 30 persone circa, con una probabilità su quattro per una coppia di concepire un figlio già malato di fibrosi cistica.

«Sono felice di essere tornato ad Imola e riprendere il progetto che, per i drammatici accadimenti climatici dello scorso anno, avevamo sospeso – ha detto Matteo Marzotto, presidente FFC Ricerca – e sono anche contento che la bici, che tanto io amo, stia diventando il nostro elemento distintivo. Eventi cicloamatoriali come questo, infatti, seminano la passione per lo sport anche tra i più piccoli, diventando delle occasioni per praticare un po’ di sana attività fisica da condividere, in famiglia o con gli amici, in una location che rappresenta la storia dei motori».

Una formula da “sei ore in pista”

All’evento hanno partecipato più di un centinaio di ciclisti, che si sono sfidati sul circuito di Imola – intitolato nel 1988 alla memoria di Enzo e Dino Ferrari – pedalando sul mitico tracciato che conserva alcuni dei tratti iconici che lo hanno reso famoso negli anni: la “Tosa”, la “Rivazza” e la “Acque Minerali”.

Imola Charity Bike | In loop per FFC Ricerca prevedeva una gara a squadre (numero massimo 6 partecipanti) o per singoli, della durata di 6 ore e con partenza alle ore 10:00; suddivisa in diverse categorie, è stata aperta a tutti gli enti riconosciuti dal CONI. L’evento, dal taglio solidale, amatoriale ma soprattutto educativo, ha coinvolto gli appassionati della bici, le associazioni sportive, le famiglie e le scuole del territorio imolese. Parallelamente alla “sei ore”, infatti, si sono svolte anche delle attività formativa dedicate alle scuole primarie e secondarie (fino ai 15 anni) di Imola e circondario, che hanno avuto l’opportunità di vivere e capire il mondo della bici sia come attività sportiva (bici da corsa e percorsi a ostacoli con mountain bike) che come modalità di trasporto sostenibile.

Insieme al presidente Marzotto hanno pedalato anche Fabrizio Macchi, bronzo ai Giochi Paralimpici di Atene 2004, gli ex ciclisti professionisti Max Lelli Alan Marangoni (volto noto del canale GCN insieme a Giorgio Brambilla, ex pro e consulente biomeccanico) e Veronica Santandrea (cicloturista del territorio conosciuta con l’acronimo di cara biga). Presenti anche l’assessore del Comune di Verona Tommaso Ferrari e il team dei compagni di squadra dell’indimenticabile Marco Pantani ai tempi della storica Mercatone Uno: Marcello SiboniCristian MoreniRoberto Conti e Fabiano Fontanelli. Non sono mancati neanche alcuni tra i brand più iconici del ciclismo moderno e della nutrizione sportiva come Smith Optics, Selle Royal e X-Sport.

Così Marco Panieri, primo cittadino imolese: “Come città e amministrazione siamo orgogliosi di aver ospitato quest’iniziativa a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica e della sensibilizzazione della cittadinanza. FCC Ricerca a Imola è di casa, e ha trovato nell’autodromo uno spazio aperto e inclusivo che dona la sua visibilità e fama internazionale a progetti come Imola Charity Bike. Il mio ringraziamento va anche al comitato locale della Fondazione per il lavoro che svolge nel territorio del circondario imolese, un presidio prezioso con il quale collaboriamo sempre con grande piacere”.

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