Tre consigli per affrontare l’Holiday Blues

Le feste sono alle porte e come sempre diventano un monito di quanto il tempo scorra velocemente. Dicembre è un mese a metà. Ce lo si ripete negli appuntamenti di lavoro e tacitamente lo si sa dentro di sé, nella speranza, festeggiamenti o meno, di poter rallentare verso fine anno. Chi può, va in vacanza, chi non ne ha la possibilità o non lo desidera, sperimenta comunque la volontà di fermarsi. Almeno qualche giorno. La sensazione, è quella che si tenti in ogni caso di arrestare un po’ la corsa. Per riprendere fiato o più semplicemente per cadenzare le giornate con altri ritmi.

È proprio in questo periodo che emerge l’ormai conosciuto Holiday Blues, ossia quella sensazione di tristezza e fastidio tipica di questo momento dell’anno. Qualche tempo fa, il National Alliance on Mental Illness (NAMI) ha condotto una ricerca sulla popolazione americana, mostrando come il 63% delle persone sperimenta eccessiva pressione durante le feste. E addirittura il 66% percepisce aumentato il senso di solitudine. Evidenze che hanno portato il NAMI a titolare un successivo articolo “The Most Difficult Time of The Year: Mental Health During the Holidays”, scherzando sul titolo della celebre canzone natalizia di Andy Williams “It’s The Most Wonderful Time Of The Year”.

Il fatto che durante le feste si stia necessariamente bene, è ormai un mito che non serve sfatare. Lo sappiamo: molto più frequentemente il periodo natalizio si accompagna a stanchezza, irritazione e tristezza. Quello che spesso manca, è tuttavia la consapevolezza del perché questo accade e, ancora di più, il fatto che vada bene anche così. Nella convinzione che non sia sano affidare agli ultimi giorni di dicembre la propria felicità e benessere. Ciononostante, vi sono alcuni regali che si possono fare a se stessi e a se stesse, con l’obiettivo di gestire almeno un po’ il proprio “blues”.

Lasciare andare le aspettative

Capita che le cene e i pranzi con i parenti riuniscano persone che durante il resto dell’anno conducono vite diverse, con differenti vedute, opinioni e credenze. L’aspettativa della “famiglia della Mulino Bianco” tenta sempre di imporsi, ma è sano ricordarsi che va bene anche non essere d’accordo e non trovarsi, al di là del legame di sangue, con chi è seduto di fronte a noi. Per gestire nervosismo e frustrazione che spesso ne derivano, si può allora semplicemente uscire di scena per qualche minuto, facendosi un primo regalo. Prendersi una piccola pausa, che sia una boccata d’aria, una telefonata a una persona che sia di supporto o qualsivoglia diversivo possono allora essere utili strumenti per sfiatare.

Sostare nella solitudine

La solitudine durante le feste prende forme differenti. È tale per chi non ha persone con cui festeggiare, per chi non celebra o, ancora, per chi lo fa ma non può fare a meno, nonostante le tante persone intorno, di notare l’unica che manca. Che sia un parente da poco venuto a mancare o una persona che ha scelto un’altra strada. C’è però un’ulteriore casistica che in qualche modo si allaccia al punto precedente: anche sentirsi un pesce fuor d’acqua rispetto alla propria famiglia, può far sentire soli o sole.
A prescindere dall’origine della propria solitudine, è importante provare a sostare con questa sensazione. Solamente facendolo, infatti, si è in grado di comprendere davvero ciò che si desidera e ciò che si vuole essere. Un altro regalo che è possibile farsi, è allora quello di prendersi il tempo della propria solitudine e interrogarsi. Chissà che non emergano nuovi orizzonti per l’anno a venire.

Aggirare lo stress finanziario

In un’epoca di crisi e inflazione come quella che stiamo vivendo, non è raro che l’avvicinarsi delle feste si accompagni a una crescente preoccupazione a livello finanziario. Secondo un sondaggio condotto da Principal Financial Group, una società di investimento globale, il 53% delle persone sperimenta stress finanziario proprio a causa delle spese legate a questo periodo dell’anno. Ecco allora che i regali diventano un ulteriore peso che si aggiunge ai tanti già presenti.

Anche in questo caso, è possibile aggirare l’ostacolo, sfruttandolo a favore del proprio benessere. Ci si può infatti dedicare al fai da te, nella forma che più si sente propria. Con un triplice beneficio: regali di impatto – perché personalizzati e altamente “pensati” – risparmio e senso di soddisfazione derivante dal costruire qualcosa da zero, attraverso un’attività manuale che, tra gli altri, ha importanti ricadute sul benessere psicofisico. Senza contare che in questo modo non solo si farà un regalo all’altra persona, ma anche a sé.

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