“La menopausa non è una malattia ma un momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità”, si legge sul sito del Ministero della Salute. Non è una malattia, certo, anche se si presenta con una serie di sintomi che possono variare molto da donna a donna, ma anche di mese in mese e di anno in anno per la stessa donna. Non è una malattia, eppure è sempre il Ministero a informarci che quando calano gli estrogeni la donna è più esposta al rischio di alcune patologie, anche molto serie, e non può più permettersi di trascurare la prevenzione.
La menopausa non è una malattia, eppure nominarla evoca nella maggior parte delle persone un senso di disagio e un immaginario legato a fastidi misteriosi e vampate di calore vagamente umoristiche. Si ride spesso della menopausa, se ne ride per scongiurarla o per affrontare il tabù che rappresenta, se ne ride per sollevarsi dal peso di doverne parlare francamente, apertamente, esponendosi con onestà.
Molto spesso le ragazze arrivano impreparate alla prima mestruazione, e comunque nel corso della vita non sempre approfondiscono la relazione con il ciclo mestruale, quanto e come condizioni la loro vita. Lo si dà per scontato, accettando anche quei momenti invalidanti durante i quali si è imparato a continuare a fare come se niente fosse, depotenziandosi nella sopportazione anziché dandosi forza nella consapevolezza. Allo stesso modo, si arriva impreparate alla menopausa.
Cosa sappiamo della menopausa?
La menopausa è quel momento della vita che, sempre secondo il Ministero, “si verifica tra i 45 ed 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive”. In pratica, può arrivare in qualunque momento, e non c’è nessun orologio biologico ad attivare alcun promemoria. La verità, è che c’è un momento nella vita di ogni donna in cui un ritardo nel ciclo può significare allo stesso tempo una gravidanza o un’avvisaglia di menopausa. E in entrambi i casi, non si sa bene come sentirsi a riguardo. Sono i tabù del corpo femminile: la fertilità, che ci sia oppure no, condiziona le nostre vite, anche se dobbiamo continuamente fingere che non sia così.
“La pre-menopausa e menopausa sono un passaggio importante nella vita di ogni donna, spesso associato all’idea della sottrazione, alla perdita della fertilità, della sessualità, dell’energia. Un “meno” che in realtà nasconde tanti “più”, tante occasioni da cogliere per affrontarlo al meglio, con un nuovo equilibrio e una nuova qualità della vita” spiega la dottoressa Mariafrancesca Waldis, ginecologa del centro Humanitas San Pio X di Milano.
“Tra i cliché più comuni sul fronte menopausa quello dei sintomi, che spesso si pensa di dover accettare in modo rassegnato, o della sessualità a cui si teme di dover rinunciare” continua la dottoressa: “Senza dubbio, l’ingresso in menopausa rappresenta una grande opportunità di prevenzione e una visita approfondita può costituire il pilastro essenziale per una gestione di sintomi e disturbi, permettendo di identificare da un lato i fattori che orientano verso l’utilizzo di una terapia ormonale e dall’altro quelli che la controindicano”.
Per favorire l’incontro tra prevenzione ed esperienza personale, per sensibilizzare sull’importanza di stili di vita sani e per superare pregiudizi ancora profondamente radicati, il Teatro Carcano con il centro Humanitas hanno in programma due laboratori teatrali gratuiti e una performance di e per sole donne, in programma il 28 ottobre e il 18 novembre, dedicati rispettivamente alla menopausa e alla maternità.
Il teatro: un luogo protetto per parlare di menopausa
A tenere le fila di questo progetto è la drammaturga, regista e attrice Silvia Gallerano, prima attrice italiana a vincere il The Stage Award (2012) come Best Solo Performer per lo spettacolo “La Merda”, grazie al quale è stata definita dal The Guardian “straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso”. Continua dunque la sua indagine intorno al corpo femminile, dopo aver sezionato ed esposto il proprio, in un percorso artistico generoso e coerente. In questi anni si è dedicata a laboratori all’interno dei quali è nato lo spettacolo “Svelarsi”, tappa finale del percorso organizzato dal Teatro Carcano.
“Nel corso di questi laboratori” spiega Gallerano “abbiamo esplorato la nudità, abbiamo ragionato sul rapporto col nostro corpo, come lo abitiamo, quali influenze esterne creano i clichè che ci condizionano. Il mio approccio parte dall’esperienza del corpo, dall’esplorazione della nostra relazione concreta e fisica con il corpo, e con quello che si dice del corpo delle donne”.
In questa esplorazione, è stato naturale toccare anche il tema della menopausa, come continua a raccontare la regista: “La menopausa mi incuriosisce particolarmente perchè io, ad esempio, sono andata in menopausa molto presto, e la mia è stata un’esperienza solitaria. Sono stata la prima di tutte le mie amiche e ho percepito questo stato del corpo femminile come qualcosa di poco conosciuto, un po’ un tabù. Esiste tutto un immaginario sul corpo femminile legato alla fertilità, al grado di interesse e appetibilità sessuale. Mentre della menopausa non è che si parla male, è che non se ne parla”.
Il laboratorio si offrirà dunque come un luogo sicuro, all’interno del quale si troveranno anche una psichiatra, una dermatologa e una ginecologa, che parteciperanno come utenti ma anche come esperte, portando una condivisione del sapere medico di fronte a domande che, troppo spesso, ci si vergogna di porre nelle sedi appropriate.
“Sarebbe importante che succedesse che si sfatassero delle ignoranze” prosegue Gallerano, “che si colmassero dei vuoti rispetto alla salute e al corpo femminile. Dobbiamo parlarne, focalizzare il fatto che non ne parliamo, darci la possibilità, in un contesto protetto, di porre le questioni in sospeso”.
Conclude la dottoressa Waldis: “Partecipare a questo genere di laboratori multidisciplinari credo sia fondamentale per le donne che entrano in questa fase di passaggio della vita per comprendere che ogni donna ha la “sua” menopausa, con pochi o tanti problemi a seconda dei casi, e soprattutto è di grande aiuto poter condividere i temi e le preoccupazioni con le altre donne e con gli specialisti cercando insieme la chiave di volta per viverla in modo propositivo anziché subirla”.
Teatro Carcano e Humanitas San Pio X insieme per la salute femminile
28 ottobre, 18 novembre: i laboratori gratuiti
dall’8 all’11 febbraio 2024: “Svelarsi”, spettacolo con la regia di Silvia Gallerano
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