Cyber Rebel: opportunità di lavoro per talenti neurodivergenti

“Mamma che cos’è l’autismo?”
“L’autismo è una neurodivergenza”

Di fronte a domande come quelle di un ragazzino di dodici anni è più facile fare nomi che dare definizioni. I nomi di qualche suo amico che appartiene allo spettro autistico e ne è consapevole, che si racconta, che è compagno di giochi e di litigate e di riflessioni.Un amico con cui la relazione è sfumata, complessa, faticosa a volte, piena di risate altre.

Cos’è l’autismo?

Insomma, da preadolescenti. “neurodivergenza” è una parola forse difficile da spiegare ma è una conquista. Perché stabilisce una volta per tutte che l’autismo non è una malattia, ma un funzionamento neurologico differente da quello che è considerato tipico o normale. Il che non edulcora le difficoltà, non semplifica, non allevia le complicazioni di inserimento in una società neurotipica. Però mette “gli autismi” in una prospettiva diversa: implica la possibilità che le persone autistiche non debbano essere considerate ‘soggetto’ di inclusione nella società, ma abbiano risorse che possano essere messe al servizio della società.

Cervelli Ribelli Onlus

Una sorta di rivoluzione copernicana che qualcuno persegue da tempo. Come Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore e autore radiotelevisivo, fondatore e presidente della Fondazione Cervelli Ribelli Onlus, padre di Tommy, ragazzo dello spettro autistico di 25 anni. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, che ricorre oggi 2 aprile, Gianluca Nicoletti in collaborazione con Kirey Group, realtà internazionale che opera nell’ambito ITC, ha lanciato l’iniziativa Cyber Rebel, call per persone dello spettro autistico di età compresa tra i 18 e i 29 anni con particolare propensione e competenze per l’information technology.

In occasioni come queste cerco sempre di realizzare iniziative pratiche e concrete per immaginare una possibile dignità sociale e lavorativa di persone autistiche adulte”, racconta Gianluca Nicoletti. “Quest’anno ho voluto occuparmi di una fascia di persone dello spettro autistico cosiddette ad alto funzionamento, che a un elevato quoziente intellettivo associano anche la capacità di esprimersi ma che preferiscono isolarsi e passare la giornata davanti al computer, una propensione accentuata dai lockdown. Dall’altra parte, quello del settore ITC, spesso mancano persone capaci di stare davanti allo schermo con attenzione e concentrazione”.

Nel mondo del lavoro

Ed è qui che si trova un importante punto di incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro. Ed è da qui che nasce la call Cyber Rebel. “Le candidature sono già andate ben oltre il numero minimo di dieci che ci eravamo posti. Tra loro ci sono sedicenni che potrebbero già essere risorse utili all’università e frequentano il secondo anno di liceo”.

Chi ha supererato il primo test sulle competenze informatiche di base e un colloquio conoscitivo con il Team Recruiting, oggi prenderà parte all’incontro con Kirey Group, presso l’HubLab di Fondazione Cervelli Ribelli, per una giornata di reciproca conoscenza e di attività insieme agli esperti di Cyber Security del gruppo, che spiegheranno loro le opportunità di carriera nella sicurezza informatica.

La mente autistica

La mente autistica – prosegue Nicoletti – è una sorta di laboratorio di quello che sarà la società futura, la sua cifra è l’attitudine a farsi domande e rispondere in maniera sistematica. Cervelli Ribelli nasce dal 2013, quando ho cominciato a occuparmi con altrettanta sistematicità di mio figlio Tommy, dopo la sua adolescenza. Allora ho voluto spostare la mia attenzione professionale in questo campo. Ho capito che le persone autistiche avevano bisogno di un posto dove potersi esprimere. Dopo anni passati nella ricerca di ottenere uno spazio adeguato con il supporto delle istituzioni, nel 2019 ho deciso di fare da solo”.

Gianluca Nicoletti ha acquistato al centro di Roma Prati uno spazio grande ma totalmente devastato, che ha ristrutturato e che è diventato l’Hub dei Cervelli Ribelli. “Su mio figlio Tommy investo come artista. Perché la dignità professionale abbraccia le diverse attitudini di ciascuna persona neurodivergente. Tommy ha un talento artistico dipinge e disegna, progetta marchi. Ha ormai un suo segno distintivo. Questa sua attitudine è stata riconosciuta e valorizzata da Leroy Merlin, che ha già commercializzato una serie di cuscini disegnata in esclusiva da Tommy. Nella prossima edizione del Fuori Salone del Mobile di Milano ne presenteranno una nuova. Ogni cuscino ha una faccia, perché le persone autistiche hanno bisogno delle facce con espressioni per comprendere le emozioni. Dietro a ogni faccia un pensiero”.

Segno che un artista neurodivergente può produrre concretamente un valore, avere un mercato, oltre ogni antiquata concezione di azione caritatevole: “Il nostro obiettivo è realizzare prodotti che abbiano un mercato di fascia alta. Perché cerchiamo e promuoviamo il bello, il ben fatto, l’eccellenza ”. Come tutti.

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