Transberica, l’esplorazione dei Colli Berici in sella a una bici

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Una traccia da correre in bicicletta è l’inizio dell’esplorazione: quella che potrebbe sembrare uno slogan, in realtà è lo spirito della Transberica, un viaggio alla scoperta dei Colli Berici partito per la sua prima edizione da Vicenza. A questo appuntamento ha partecipato anche Alley Oop, in sella a una ebike che ci ha portato in giro tra vigneti e ville palladiane il 22 e 23 ottobre scorsi.

La rivincita della lentezza

whatsapp-image-2022-11-17-at-22-32-33La Transberica parte in una mattina che cerca di soffiare via la nebbia che al ciclista promette sole, o almeno tregua. Dividere l’evento in due giorni aumenta la festa e diminuisce il traffico, c’è anche più silenzio e in bici ce n’è sempre bisogno. L’appuntamento promosso dalla M&A Sport vive in una dimensione tutta sua, dove l’unica cosa che conta davvero è pedalare: come, per quanto e a che velocità è del tutto superfluo, basta arrivare. Si arriva sempre. È la rivincita della lentezza sulla velocità, ché la velocità è di per sé escludente e si avvicina a una rincorsa alla solitudine.

whatsapp-image-2022-11-17-at-22-45-47E così mettere il piede a terra, guardarsi attorno, fermarsi due minuti in più da qualche parte, mettere in bocca polenta e speck innaffiandolo con il vino rosso diventa qualcosa di assolutamente necessario. Almeno per chi prova piacere nel pedalare senza nessun assillo da competizione.

C’è di bello che in bicicletta si guarda comunque sempre avanti, o si rischia di finire a gambe all’aria a voltarsi troppo indietro. Durante la Transberica l’entusiasmo si trasforma in consapevolezza: è bello andarci, ritrovarsi, pedalare, prendersi un fine settimana lontano da tutto, impegni, problemi, cose da fare. Un giorno per pedalare senza fretta tra un sacco di persone che pedalano senza fretta.

Un’attività silenziosa

whatsapp-image-2022-11-17-at-22-32-31Il pedalare d’altra parte è un atto silenzioso. Anche se parziale, non assoluto. Sta nella scia del silenzio, lo insegue, si avvicina, senza mai raggiungerlo. La bici non fa rumore, al massimo un fruscio, un tintinnio, un sommarsi di piccoli suoni metallici che diventano lieve colonna sonora del muoversi. Muovere i pedali porta a galla i pensieri, le idee, evidenzia cosa va e cosa non va in noi.

Il bello della Transberica è proprio questo, che con i suoi tanti percorsi ti dà il modo di interpretarla come vuoi e come ti piace, di percorrerla con la bici che vuoi tu e al ritmo che si confà al tuo allenamento. La Transberica è tutto meno che una gara, è piuttosto una grande impresa personale. Si pensi a quella del fango per esempio, dove lo pneumatico pericolosamente può scivolare o peggio affondare.

whatsapp-image-2022-11-17-at-22-39-24In tutti i casi, per affrontare certe strade che si arrampicano lungo i Colli Berici, la parola d’ordine è assumere con il corpo un atteggiamento mai rigido, ma morbido e rilassato, che sappia assecondare e copiare il terreno che di volta in volta ti si trova sotto le ruote. Le traiettorie però non vengono a caso: serve sempre avere quel colpo d’occhio immediato che riesca ad anticipare il terreno che ti si sta approssimando. 

Come nasce la Transberica

whatsapp-image-2022-11-17-at-22-32-32-1L’idea della Transberica nasce da una dichiarazione d’amore per il territorio vicentino ed è diventato un progetto capace di trasformarlo da una periferia di aziende e seconde case, in una meta attraente per il turismo in bicicletta. Il progetto messo a punto dalla squadra di Nicolò Muraro rappresenta infatti un’occasione per promuovere la città del Palladio e i Colli Berici attraverso un percorso immerso nella natura tra sapori e architettura vicentina.

whatsapp-image-2022-11-17-at-22-32-33-1Ora si punta a farlo diventare un appuntamento stagionale tra le proposte turistiche del Veneto, con l’intento di regalare ai partecipanti un’esperienza sempre differente. Qui lo sviluppo del turismo è andato in una direzione ben precisa, che guarda di certo alle presenze ma rimane al tempo stesso fedele alla vocazione di un territorio capace di preservare il suo tempo e la sua essenza. Non c’è spazio per la promozione patinata che finisce per rendere tutti i luoghi uguali: la regione palladiana, grazie a iniziative come la Transberica, supera gli slogan e fa dei Colli un’opportunità per farsi conoscere.

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