Puglia, presentata l’agenda delle azioni per la parità di genere

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Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze: l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile ha ispirato il Women’s Equality Festival, la manifestazione sulla parità di genere che si è svolta a Lecce dall’1 al 3 ottobre 2021. In questa occasione è stata presentata l’Agenda di Genere della Regione Puglia, il primo documento italiano di programmazione strategica per comprendere le cause delle disparità, individuando al tempo stesso le misure migliori per ridurre il gender gap.

wefestival2La Giunta regionale, durante la scorsa Giornata Internazionale delle Donne, aveva assunto l’impegno di arrivare alla realizzazione dell’Agenda entro le date del festival: in un’occasione simbolica quindi sono state poste le basi del lavoro dei mesi successivi, che hanno visto istituzioni e associazioni collaborare  per la produzione di proposte concrete sull’argomento. Dalla Puglia è partito un vero e proprio laboratorio per elaborare interventi trasversali in grado di migliorare la vita delle donne. E la scelta di diffondere i risultati attraverso il Women’s Equality Festival non è casuale, perché questo evento rappresenta un esempio concreto di come pubblico e privato possono lavorare insieme per inaugurare una nuova dimensione di giustizia sociale. Durante i tre giorni dell’iniziativa promossa da Alessandro Beulcke, presidente di We Festival e ceo di Beulcke+Partners, si sono confrontati tanti ospiti sulle tematiche che hanno poi composto i sei punti dell’Agenda di Genere. La discussione sulle aree prioritarie di azione ha portato alla presentazione di una serie di suggerimenti pratici su cui ora verterà la seconda fase del progetto condotto dalla Regione Puglia. Vale a dire quella della loro attuazione.

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La qualità della vita delle donne e degli uomini” è stato il primo intervento analizzato dagli esperti. Si intende costruire una città più inclusiva, in cui esista la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, iniziando anche a parlare di medicina di genere. Gli interventi comprendono allora la realizzazione di nuovi poli per l’infanzia, il rilascio di voucher per sostenere le famiglie e la creazione di “ReD Women”, una rete per contrastare il rischio di povertà di donne sole con figli o vittime di maltrattamenti. E non solo, perché si è pensato inoltre alla realizzazione di condomini sociali e spazi per il coworking dedicati ai genitori lavoratori e ai bambini.

Il secondo punto riguarda l’istruzione, la formazione e il lavoro. Per esempio, al fine di favorire l’accesso delle donne al mercato del lavoro e alle carriere Steam sono stati proposti: il Women Network World per orientare le ragazze nelle scelte professionali e di inserimento lavorativo; il Steam – Lab per diffondere laboratori sull’innovazione e la creatività; Kit apprendimento – Istruzioni per l’uso con cui contrastare invece gli stereotipi di genere nei luoghi della formazione. 

wefestival5Competitività, sostenibilità e innovazione” è il tema del terzo intervento. A tal proposito l’obiettivo è favorire la partecipazione delle donne all’innovazione e ai processi di sviluppo sostenibile, rinforzando l’imprenditoria, il digital empowerment e la ricerca. Per riuscirci, tra le altre cose, si vogliono garantire strumenti vantaggiosi di finanza e microcredito per il sostegno delle microimprese femminili. A questo fanno seguito le misure per “un lavoro di qualità”, che può essere garantito attraverso il contrasto al lavoro femminile irregolare nei settori più sensibili, quali l’agricoltura, il turismo, la ristorazione e il lavoro di cura. Risulta così importante potenziare contestualmente gli strumenti di welfare aziendale, garantendo alle donne l’accesso ai ruoli decisionali.

wefestival4Di discriminazione e contrasto alla violenza di genere si parla ulteriormente nel quinto punto dell’Agenda, che prevede l’istituzione di campagne di comunicazione dedicate al tema e di percorsi di accesso riservati al Pronto Soccorso per le donne vittima di violenza, combinandoli al rafforzamento della rete dei servizi di antiviolenza e delle case rifugio. Infine, si deve essere incisivi anche nell’azione amministrativa degli enti pubblici. E le strategie in merito vanno dall’implementare il bilancio di genere, alla formazione di un Gender City Manager e di funzionari pubblici sul piano per la parità di genere e il gender impact delle politiche pubbliche.

Il percorso tracciato durante il Women’s Equality Festival definisce l’inizio di un’evoluzione culturale e sociale che parte dalla Puglia, ma che chiede alle altre regioni di unirsi con i propri contributi. L’appuntamento è fissato a Lecce nel giugno 2022 con la nuova edizione del festival, che si attenderà per esporre i risultati degli interventi messi a punto con la prima Agenda di Genere italiana.

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  • Valeria Di Cesare |

    Farò leggere l’articolo ai miei studenti del liceo, grazie

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