Cda, via libera della Sec alla proposta Nasdaq su inclusione minoranze

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Svolta all’insegna dell’inclusione a Wall Street. La Securities and Exchange Commission, l’authority che vigila sui mercati regolamentati, ha approvato la proposta del Nasdaq – il listino dei titoli tecnologici della Borsa di New York – per aumentare il numero di donne, minoranze razziali e persone Lgbtq nei board delle aziende quotate negli Stati Uniti.

La nuova politica – la prima del suo genere per una Borsa valori statunitense – richiede che la maggior parte delle quasi 3.000 società quotate al Nasdaq abbiano almeno una donna nel consiglio di amministrazione, insieme a una persona appartenente a una minoranza razziale o che si identifichi come gay, lesbica, bisessuale, transgender o queer. Richiede inoltre alle aziende di divulgare pubblicamente le statistiche sulla composizione demografica dei loro consigli di amministrazione. “Queste regole consentiranno agli investitori di acquisire una migliore comprensione dell’approccio delle società quotate al Nasdaq alla diversità del consiglio di amministrazione, garantendo nel contempo che tali società abbiano la flessibilità necessaria per prendere decisioni che servano al meglio i loro azionisti”, ha affermato il presidente della Sec Gary Gensler in una nota.

Le società quotate al Nasdaq con cinque o meno membri del cda, tuttavia, dovranno avere solo un membro con queste caratteristiche. La decisione è stata presa tenendo in considerazione il feedback di investitori, gestori patrimoniali, legislatori e gruppi di difesa. Le aziende che non soddisfano i criteri di diversità non verranno delistate dal Nasdaq, ma dovranno spiegare pubblicamente perché non hanno potuto conformarsi. La scadenza data alle aziende per adeguarsi alle nuove regole varia a seconda di come le società sono quotate in Borsa, ma tutte le società devono avere almeno un membro del consiglio entro un anno.
Siamo lieti che la Sec abbia approvato la proposta del Nasdaq di migliorare la divulgazione della diversità dei consigli di amministrazione e incoraggiare la creazione di consigli di amministrazione più diversificati attraverso una soluzione guidata dal mercato“, hanno commentato dal Nasdaq. Il listino tech sta collaborando con Equilar, un’associazione che sostiene consigli di amministrazione più diversificati, per aiutare le aziende a reclutare candidati al board.
Le aziende statunitensi, negli ultimi anni, hanno implementato gli sforzi per nominare più donne e minoranze razziali nei loro consigli, rispondendo alle pressioni di investitori e funzionari eletti. Ora, il requisito richiesto del Nasdaq avrà un peso significativo nell’accelerare il cambiamento. Se da una parte, infatti, la presenza femminile è lentamente aumentata, gli studi evidenziano che le aziende sono state più lente nel portare più minoranze razziali nei consigli di amministrazione fino a quando l’uccisione di George Floyd da parte della polizia del maggio 2020 ha scatenato proteste a livello nazionale e una resa dei conti nazionale sul razzismo.
Secondo uno studio dell’Alliance of Board Diversity e della società di consulenza Deloitte, a giugno 2020 uno schiacciante 82,5% dei direttori dei consigli di amministrazione di Fortune 500 era bianco. Il numero di minoranze razziali nei consigli di Fortune 500 è aumentato solo dell’1% tra il 2018 e giugno 2020. Tuttavia, il numero di donne è aumentato di 4 punti percentuali in due anni al 26,5%.
Più di recentemente, c’è stata un’ondata di nomine dei consiglieri neri: tra luglio 2020 e maggio 2021, secondo un’analisi di Iss Corporate Solutions, circa il 32% dei membri del consiglio di nuova nomina nell’S&P 500 erano neri, rispetto all’11% dell’anno precedente. Secondo uno studio Equilar, inoltre, solo il 18% dei membri del consiglio di amministrazione delle aziende Russell 1000 sono rappresentati da minoranze etniche.
Non sono mancate le voci di opposizione a questa riforma: in particolare alcuni gruppi conservatori e legislatori repubblicani hanno combattuto strenuamente contro la sua approvazione da parte della Sec, sostenendo che i requisiti fossero arbitrari e gravosi. I repubblicani della Commissione bancaria del Senato hanno scritto una lettera sollecitando la Sec a respingere il piano, dicendo “I consigli di amministrazione delle aziende americane non sono il posto per l’ingegneria sociale“. Ma Lorraine Hariton, ceo del gruppo di difesa del lavoro femminile Catalyst, ha affermato che il piano del Nasdaq è una risposta ragionevole al desiderio dei consumatori, degli investitori e di molti leader aziendali di una maggiore trasparenza sulla diversità aziendale.
La decisione ha ricevuto anche il plauso di Women Execs on Boards, che ha elogiato il Nasdaq “per la leadership espressa in questa iniziativa di genere e diversità e la Sec per aver preso sul serio la necessità di un cambiamento trasformativo nella governance del consiglio di amministrazione. Oggi, le donne rappresentano circa il 50% della forza lavoro, ma tale percentuale diminuisce significativamente se guardiamo in posizioni dirigenziali e di consiglio. Inoltre, le iniziative di genere e diversità rientrano nelle misure social della ESG che stanno rapidamente diventando parametri obbligatori per i consigli di amministrazione e vi sono prove significative che le società con migliori condizioni ambientali, sociali e di governance (ESG ) superano in risultati economici le loro colleghi. Questo è un passo piccolo ma di fondamentale importanza verso una governance del consiglio di amministrazione più equa e diversificata”.
  • Gloria |

    Ottima iniziativa .Ogni persona è una ricchezza

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